Kremuzio

Vedendo ieri sera il film di Woody Allen “to Rome with love” non ho potuto fare a meno di notare quanto sia finta l’immagine di Roma che viene data al mondo. Come nella pellicola di Sorrentino “la grande bellezza”, traspare una visione edulcorata di una città che nelle sue strade ed architetture è simile, ma appare ricostruita in studio.

I protagonisti ovviamente abitano in centro con vista sui monumenti più importanti in case linde ed arredate da artisti, ma questo sarebbe il minimo. La cosa strana che mi sconvolge sono il traffico che non c’è e la pace che regna sovrana neanche fosse un paesino di mille abitanti. Che bello sarebbe davvero se quel che si vedesse in pellicola rispettasse la realtà.

Tanto per cominciare se fossi un protagonista di una di queste pellicole, non mi ammazzerei di lavoro, sarei ricco di famiglia ed abiterei in un bel palazzone proprio dietro piazza di Spagna. Considerando che nella realtà non ci abiterei proprio da quella parti per via del caos che incombe al centro, continuiamo ad immaginare… Allora avrei anche una bella auto pulita, parcheggiata davanti al portone di casa, senza escrementi di uccelli e con tutte le ruote. Nessun cassonetto pieno zeppo di immondizia con cumuli di sacchetti tutt’intorno, e neanche un paio di zingari che ci stanno frugando all’interno. Per i negozi ben illuminati escono ed entrano allegre frotte di spendaccioni che hanno fior di buste piene di oggetti di lusso. Neanche una cartaccia o una sigaretta in terra. Nessuno che stia parlando al cellulare o che chatti venendoti addosso. Addirittura parecchie biciclette con in sella felici persone che chissà dove stanno andando, forse a far colazione, come se fossero in una cittadina del nord, e senza cadere per i sampietrini divelti e le buche nell’asfalto.

Nessuna fila alle fermate degli autobus piene di signore con la borsa della spesa che aspettano da mezzora. Niente mendicanti senza braccia, gambe e denti che salutano come ripetendo un mantra ogni passante chiedendo una moneta per il pane o il latte per i 4 o cinque figli.

Niente andirivieni di turisti che occupano la strada ed i marciapiedi venendoti addosso come un branco di bufali assonnati ma sonnambuli che ti travolgono perché sei in traiettoria. Nessun venditore ambulante di cineserie taroccate che cerca di stringerti la mano per venderti calzettoni.

Ma la cosa più fantastica è che non c’è traffico, le strade sono sgombre, nessuna macchina in seconda o terza fila, nessun suv che ti vuole mettere sotto, i semafori sono tutti verdi, niente clacson o sirene o motorini contromano o urla o maledizioni o multe, o tutti noi per strada. E mi chiedo dove siamo andati.

Perché non c’è tutto ciò? È accaduto qualcosa per cui le strade di Roma sembrano essere tornate a quelle di cinquant’anni fa? quelle in bianco e nero, con i mercati rionali pieni di gente che compra carciofi e canta stornelli.

Devo stare attento con queste suggestioni artistiche ed evitare di uscire da casa per qualche giorno, per non rimanerci molto ma molto male… Io invece di scorci, vedo sorci.