Kremuzio

Una delle più importanti notizie di ieri, era quella del compleanno di Paperino. 80 anni portati bene, non come lo zio che è sempre stato vecchissimo, ma neanche come i nipotini che non crescono mai.

Il fortunato personaggio di Walt Disney occupa un posto speciale nella vita di tutti noi. Perennemente sospeso in un continuum temporale in cui vive storie ed avventure da far venire una crisi ad Indiana Jones, è il personaggio perdente per antonomasia, ma nonostante tutto, il più forte.

Basta analizzare la sua vita. Costretto a vestirsi malissimo, con solo una giacchina da marinaretto ed un cappello ridicolo, rimane sempre con tutte le cose intime di fuori. O meglio il suo didietro enorme e ricoperto di piume alla mercé dei passanti, dei parenti ed amici che rischia ogni volta che scodinzola nelle strade malfamate di Paperopoli.

Per non contare il fatto che è un microdotato, e pure quando sta con la fidanzatina, non gli si vedono mai gli attributi. Forse per questo vaga perennemente in uno stato tra l’arrabbiato ed il trasecolante, tra il sognante ed il preoccupato. Senza lavoro, senza sussidi e senza neanche un’occupazione saltuaria che finisca bene, non riusciamo a capire come faccia a mandare avanti la sua casetta o villino monofamigliare. Se non altro ha una casa che visto la fatiscenza, si sarà costruito da sola magari pagando tangenti ai vigili urbani paperopolesi.

Il fatto che non abbia un lavoro è lampante. Non sa fare niente anche se ci mette buona volontà, tutto quel che fa, lo fa male. Se lava i piatti, li rompe, se dipinge le pareti, imbratta tutto se non butta giù le mura. Non riusciamo a capire perché sia ancora vivo. Forse lo aiuta lo zio tirchio e sfruttatore.

Oltre al fatto che Paperina non gliela da’, si trova ragazzo-padre o ragazzo-zio di tre pedanti paperelli, saccenti ed antipatici che non vogliono crescere, ma che sono benvoluti dalla società, forse perché anche loro, imitando lo zio, vestono miseramente con tutte le cose all’aria. Quei tre cappellini terribili che hanno, poi dovrebbero servire al loro riconoscimento, visto i loro stupidi nomi fatti apposta per confondere le idee ed a fregare il prossimo. Io li terrei d’occhio e li metterei in riformatorio.  Se se ne accorgessero i servizi sociali sarebbe la fine delle famiglia. O li darei in affidamento al cugino di secondo grado Gastone, che anche lui è senza mutande, ma ha una giacca lunga che copre a malapena il suo apparato riproduttore.

Al contrario di quest’ultimo, Paperino è iellato forte, per cui sarebbe meglio stargli alla larga, che si sa, in certi casi la sfortuna si attacca più del morbillo. Anzi sarebbe meglio darsi una grattata leggendo questo post.

Mi piacerebbe sapere qualcosa sui nonni o i genitori. Sono tutti zii e nipoti. Non conoscendo l’albero genealogico, forse provengono tutti dalle stesse covate, con le uova scadute, e con i nati, tutti in perenne rischio di incesto. Mi piacerebbe far loro l’esame del DNA.

Però devo anche pensare a Nonna Papera. L’unica nonna? Il nonno è il padre di Ciccio? Non si spiega perché tenersi in casa un lavorante così stupido. Allora Zio Paperone è un prozio,l fratello di Nonna Papera, per cui Paperino è figlio del figlio o della figlia della nonna. Quale oscura storia famigliare si cela dietro tutto questo? Che fine hanno fatto i genitori di Paperino? E se Qui Quo Qua somigliano tanto allo zio, e le cronache dicono che siano stati catapultati nel suo giardino, possono essere suoi figli e Paperina è la madre? O suoi fratelli minori?

Non so quanti anni abbia Pippo, ma lo preferisco, sia perché è completamente uno sballato, senza zii, sebene pure lui si sia accollato Gilberto. Ha problemi dentari ed un cappello orrendo, e  fortunatamente essendo un longilineo, fa bene a portare i pantaloni poiché di sicuro è un superdotato…