Kremuzio

Penso ricordiate tutti cosa accadde il 4 marzo 2005. L'ufficiale del Sismi Nicola Calipari cade ad un check point americano sulla strada per l'aeroporto di Bagdad dove stava andando per riportare in Italia Luciana Sgrena, appena liberata dopo un drammatico sequestro. Ma l'auto con Calipari, l'ostaggio e un ufficiale dei Ros sará colpita dal fuoco dei soldati Usa: Calipari viene ucciso, la Sgrena ferita. Ci furono diverse proteste verso il militare americano (che aveva un cognome italiano) che fece fuoco. Dopo i processi, ovviamente venne scagionato per aver obbedito alle regole d’ingaggio, ovvero quelle procedure per le quali si è costretti a sparare quando si ritiene di essere in pericolo. Secondo la testimonianza dei testimoni italiani, non ci fu un alt, ma solo un faro accecante e 10-15 secondi di raffiche di mitragliatrice. Gli americani dicono che venne rispettata la procedura della “quattro S” ovvero shout (grida), show (mostra), shove (allontana), shoot (spara). Quindi i soldati dovrebbero, a 150 metri di distanza, al sopraggiungere di un pericolo, gridare, fare segnali, poi puntare un laser verde per far capire che gli intrusi sono sotto tiro, poi sparare in aria e quindi sparare al bersaglio. Pare che questo non fu fatto, ma il militare non venne punito.

Ora la stessa cosa, ma molto in silenzio, è stata fatta qualche giorno fa ai danni di una famiglia afghana. 3 mezzi italiani incrociano un’auto che si muove “ad alta velocità” e secondo le regole sparano un colpo in aria, uno sull’asfalto ed uno sull’auto, uccidendo una bambina di 13 anni e ferendo i suoi genitori ed una terza persona. Tutto con un colpo. La famigliola si stava recando ad un matrimonio  Erano le 8:30 locali e pioveva. Quei poveretti dovevano starsene a casa e non viaggiare su una Toyota Corolla, auto spesso usata per gli attentati. Avessero avuto una Ferrari sfrecciante a 200 kmh probabilmente non gli avrebbero sparato.

Abbiamo laggiù soldati aerei ed elicotteri d’assalto. In nome della solita guerra per il petrolio voluta da un uomo con grossi problemi. In più a causa della censura non sappiamo cosa accade veramente, e ci tocca leggere i giornali stranieri per capirci qualcosa. Ad esempio lo sapevamo che gli elicotteri d’assalto Mangusta sono stati usati per un appoggio aereo in alcuni scontri coni talebani? Non lo leggeremo mica sui giornali italiani, e la tv è troppo impegnata nei gossip. Stiamo facendo una guerra, sporca come tutte le guerre. E gli italiani stanno facendo la parte delle truppe di occupazione. Diciamo che si è trattato di un incidente, che non sarebbe accaduto se in quel momento non ci fossero state le 3 camionette. Ma non mi sembra di vedere sconcerto, indignazione, proteste come alcuni anni fa. Ci sono morti di serie A e di serie B. Una piccola Afghana non vale un funzionario del Sismi. Ma io li vedo accomunati nel destino, nel trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato, dinanzi a soldati sbagliati in guerre sbagliate.