Licenziamento per flatulenze eccessive? Cosa direbbero i sindacati?

Post n°1502 pubblicato il 12 Ottobre 2015 da kremuzio
 
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La cosa potrebbe interessarci, almeno a tutti quelli che lavorano insieme ad altri colleghi nella stessa stanza: un certo Rich, americano che lavorava in uno stabilimento per la vendita di carne all’ingrosso, stava per essere licenziato per un motivo abbastanza particolare. Viene accusato di soffrire di un esagerato e potente meteorismo, così che ad ogni flatulenza terribilmente puzzolente faceva fuggire a gambe levate i suoi colleghi che si trovavano malauguratamente all’interno di un raggio di distanza anche elevato.

Non è solo questione di naso sensibile, ma di causa potente, al punto tale che l’ufficio del personale è stato costretto ad allontanarlo. Per fortuna non ha perso il lavoro, come gli era stato imposto in precedenza, ma ora è costretto a lavorare a casa grazie ad un giudice a cui si era rivolta la famiglia. Per fortuna è un colletto bianco, per cui non deve ammazzare capi di bestiame o trattare carne macinata dal salotto, ma adesso potrà godersi le proprie arie sganciate senza ferire i sensori odorosi dei colleghi.

Le cronache tengono però a precisare che non si tratta di un vizio o una volontà di ferire i sensi altrui, tantomeno sadismo odoroso. Il poverino era stato sottoposto ad un bypass gastrico, per cui i cibi maldigeriti provocavano terribili gas intestinali poco trattati dai batteri buoni.

Ora sto cercando di minacciare a tal proposito un mio corpulento collega, il quale si sollazza nell’emissione rumorosa e molesta dei propri gas serra. Dopo averlo intimorito portando tappi, maschere antigas, cuffie insonorizzanti, mi vedo ora costretto a rivolgermi all’ufficio del personale ed in subordine ad un’azienda di distribuzione del gas, che con tutto questo metano emesso, basta una scintilla per far saltare in aria l’ufficio.

 

 
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Lo vedi, là c'era Marino....

Post n°1501 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da kremuzio
 
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Che Ignazio Marino sia un uomo antipatico è fuor di dubbio, ma mi è sembrato che sia stato attaccato su mille fronti di infima importanza rispetto agli altri che l’ha visto causare scompiglio nell’habitat e nello status quo delinquenziale mafioso.

Se mi allontano un attimo facendo qualche passo indietro per vedere meglio, vedo che sono state date grandi spallate a quelle organizzazioni criminali che hanno fatto il bello ed il cattivo tempo nella vita politica ed economica romana. Tra scandali grandi ed enormi che hanno sputtanato la gestione precedente, quella dei clientelismi, nepotismi e fascistismi, con tantissimi soldi che hanno preso strade conosciute, il nostro povero Ignazio ha dovuto subire persecuzioni perché passava con la panda rossa dai valichi della ZTL, oppure parcheggiava in posti particolari, o perché se ne andava in vacanza, o perché si inventava inviti papali, o perché ci sarebbe stata troppa sporcizia a Roma.

Bah, in confronto alle spallate date a chi davvero si ingozzava di soldi pubblici, a me non sembrano grandi problemi, specie perché io tutta quell’immondizia per le strade non la vedevo. Ma si sa, sono romano, mica turista.

Magari non l’ha aiutato l’aria da professorino, da saccente e supponente, con quella voce gnègnè impostata tipica di chi ha seguito corsi di dizione.

Vedremo chi andrà al suo posto. Magari non andrà al lavoro in panda ma con l’auto blu, farà finta di lavorare anche di notte come faceva ‘lui’ che lasciava la luce accesa nel suo studio a piazza Venezia, e magari i politici ricominceranno a strafogarsi di soldi pubblici con l’aiuto della mafia.    

 
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Ferie? E chi se le ricorda più?

Post n°1500 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da kremuzio
 
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Arrivato a questo punto dovrei magari parlare un po’ delle ferie passate, di dove sono andato quando sono tornato quando vorrei riandare via eccetera. Ma alla fine non ho granché da raccontare… sarà che sto invecchiando ma mi sono rintanato in un bel campeggio semideserto della Sardegna. Avete presente decine di ettari di pineta dove non ci va più nessuno per motivi che non mi spiego? Forse non va più di moda, o forse si sta perdendo la voglia di vivere un po’ più in mezzo alla natura, agli animali, anche se pizzicano.

Basta arrangiarsi e premunirsi con lozioni, racchette elettriche, repellenti e cose così, ma alla fine andare a letto presto e svegliarsi all’alba, non è proprio male.

Di cose negative ne ho da catalogare poche. Innanzitutto quei cagnetti idioti che abbaiano per sentirsi vivi ed i rispettivi padroni che ormai assuefatti dalla droga e dai guaiti non fanno niente per farli star zitti. Poi un discorso a parte meritano le vespe.

Se apri una scatoletta o mangi un pezzo di carne, se pensi solo al pollo arrosto o al prosciutto, esse si collegano con la tua mente ed arrivano a sciami, contendendo fin dentro alla bocca, fino alla prima masticata, il bocconcino ambito.

Ormai mi sentivo un domatore di vespe. Ricoperto da decine di esse sulle mani unte, le vedevo leccare o mordicchiare, strappare pezzettini, tagliarli con le loro boccucce a cesoia e trascinarli via chissà dove. E non solo la carne.

Arrivavano all’ora di colazione e di pranzo, e se sei in ritardo ti fanno capire che è tempo. Non si riescono a mandare via con le cipolle, gli agli, spruzzate di repellenti per zanzare (e certo, mica sono zanzare) ma un metodo quasi indolore l’ho trovato. La fida racchetta elettrica svolge egregiamente la sua funzione. Una racchettatina con scossa e la vespa poi ci ripensa due volte a tornare. La scossetta non la frigge ma la stordisce solo. Poi magari racconta il fattaccio alle sorelle che si spaventano e ti lasciano in pace per qualche minuto. Probabilmente hanno la memoria corta come i pesci e dopo un altro po’ ritornano.

 

Dopo il tramonto no, probabilmente perché non si orientano con gli ultravioletti, per cui tutta vita: grigliate a più non posso con i rimasugli da mettere ad un angoletto lontano così che si possano recare laggiù e non rompere le palle al sottoscritto.

 
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Leccami! Quando il marketing fa scintille…

Post n°1499 pubblicato il 06 Agosto 2015 da kremuzio
 
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Si sa che a noi italiani piace fare giochi di parole, specie se sconci, e che il nostro occhio batte su quei luoghi che danno adito a risate di pancia grevi e popolari. Una cosa del genere sta accadendo in questi giorni a Palermo causando l’ilarità prima degli abitanti e poi dell’Italia tutta una volta pubblicata l’immagine su facebook. Una buona campagna pubblicitaria, se vista col senno di poi...

La foto in questione, non ancora visibile su streetview di Google, mostra tre attività commerciali in corso Vittorio Emanuele del capoluogo siciliano. L’ultima arrivata in ordine di tempo è una gelateria in franchising che giocando sul fatto che vende coni e che i coni si mangiano direttamente con la lingua, si chiama ‘Leccami!’. Magari dietro la scelta del nome c’era una dotta disquisizione letteraria che voleva ricordare il capolavoro di Carrol ‘Alice nel paese delle meraviglie’ con la torta e la bottiglietta con sopra scritto ‘mangiami’ e ‘bevimi’… sì, di sicuro sarà stato così… Uhm... o forse no...

Ebbene in quella strada c’era già un negozietto, o meglio come si dice, un buchetto, che a causa della sua dimensione, si chiama ‘o pirtusu’ che è proprio la traduzione di ‘buco’.

Subito dopo un albergo che si appella pomposamente ‘Centrale Palace Hotel’ che sembra quasi unirsi letterariamente al negozietto precedente, e per chi legge velocemente e distrattamente ecco che i tre posti ben differenti tra di loro si uniscono immediatamente a causa del nostro limitato cervello italiano, come se fossero un rebus o una sciarada.

Da sinistra a destra abbiamo quindi ‘Leccami o pirtusu centrale’ frase che porta gaiezza ed immaginazione un po’ trash, magari desiderio nelle passanti dapprima e nel mondo poi.

 
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Sono i turisti a sporcare Roma!

Post n°1498 pubblicato il 27 Luglio 2015 da kremuzio
 
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Dicono ci sia molta immondizia per le strade di Roma, ma ad essere sinceri io non la vedo, per questo non capisco il perché di tante storie, di lamentele, di dichiarazioni, fatte per non so quale motivo. Al telegiornale fanno vedere angoli con buste gettate in strada. Non so dove siano.

Tanto per fare un esempio, io abito a pochi chilometri dal Colosseo, e non vedo niente al di fuori dei secchioni, che non sia la solita quantità buttata fuori dagli zingari che rovistano alla ricerca di roba da vendere.

E non è che il mio quartiere non sia turistico, visto che ci sono basiliche, metro, catacombe, belle case antiche, e guarda caso, un po’ più di zozzeria si trova proprio nei posti dove bivaccano i turisti. E non è una novità. Sarà colpa dei controlli, del fatto che non ci sono guardie a controllare, occupate come sono a fare multe per i divieti di sosta, ma se si multassero coloro che buttano la carta del panino, della pizza o le bottiglie di birra a bella posta vicino le panchine, si risolverebbe a monte il problema.

Che per continuare lo sfogo, lo so io quanto pago l’azienda dei monnezzari, non sono certo i turisti a farlo, ed aggiungo che se vanno a comprare un pezzo di pizza, o se dormono in alberghetto ad una stella, a me in tasca non entra un centesimo bucato.

Mi piacerebbe che cambiassero i titoli sui giornali. Non più ‘Roma è sporca’, ma ‘i turisti sporcano Roma’.

Guardate bene la foto affianco al titolo. Secondo voi sono i romani a girare con la birretta in mano ed a mettere il vuoto in terra in mezzo a piazza Venezia? Io ci vedo ragazzetti in gita turistica, ubriachi maleducati ed ignoranti a fare tutto questo. Le solite turpi genie (come dicevano cento anni fa) che oltrepassano i valichi per invadere e sporcare e rovinare quanto ci rimane di bello.

L’unica cosa che in effetti non va, è il fatto che di domenica non ritirano l’umido, e con tutto questo caldo assurdo, potete immaginare la puzza che c’è, anche se c’è poca robaccia all’interno dei raccoglitori. Praticamente nelle vicinanze di questi angoli di inferno c’è la stessa puzza di un mattatoio di Baghdad unita al cimitero degli elefanti dopo che vi hanno buttato tonnellate di pesce marcio.

Le zaffate mi stendono quasi. Ma è il prezzo che si deve pagare per fare arricchire il comune per la vendita del biogas. Ma Roma non è sporca, puzza per il troppo riciclare!

 

 

 
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La-menta-zione

Post n°1497 pubblicato il 24 Luglio 2015 da kremuzio
 
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Ci sono poche cose più belle di una scatola di ghiaccioli alla frutta pronti in freezer. Specie quelle che si vendono nei supermercati e che costano pochi centesimi l’uno. Sono una buona alternativa alle schifezze dolci di cui viene voglia la sera estiva difronte alla tv mentre si guardano repliche delle repliche di qualcosa.

Se poi, per quel che mi riguarda, calcoliamo anche che in casa ho la bellezza di 37 gradi la sera con una umidità simile a quella di un terrario per salamandre sudate, capisci che c’è poco scampo anche se hai l’aria condizionata a palla.

Gettare tachipirina nel corridoio per cercare di far passare la febbre dell’appartamento non può servire quanto ciucciare stecche di ghiaccio aspettando che si squaglino in bocca neanche fossi un orso polare allo zoo intento a trangugiare sampietrini di ghiaccio contenenti mele.

Mi riprometto sempre di comprare gli stampini e riempirli di frutta fresca come faceva tanti anni fa mia nonna con le visciole o le fragole, quando avevano ancora il sapore che contraddistingueva quei due saporiti frutti prima che si perdessero nel tempo a causa degli aromi naturali.

Ma si sa la pigrizia è tanta e vuoi mettere una bella scatola multicolorata ad 1 euro e 69? Quasi 17 centesimi l’uno per ghiaccioletti tuttifrutti, conviene di più.

L’unica cosa che fa pensare è quel ghiacciolo verde che non fosse mai sia menta, anche perché la menta non è un frutto. Come se fosse basilico o prezzemolo. Sarà di sicuro kiwi o lime dei Caraibi, che ci facevano anche le saponette tanti anni fa pubblicizzate da una bella ciaciona in bikini bianco.

Ci si penserà dopo, dopo aver fatto fuori arancio, limone e lamponi nell’ordine, riconoscibili dai colori, dal bianco, arancio, rosso, e poi quel verdognolo.

Ebbene ieri erano rimasti solo quelli verdi.

Ne prendo uno e lo annuso.

Menta! Maledetti…  Ancora fregato dal marketing e dai colori che promettono ghiaccioli alla frutta che frutta non è.

Faccio un annuncio: mi sono accorto che in fondo al freezer ci sono ancora un certo numero di antichi ghiaccioli mentolati avanzi di decenni di gelati-trappola. Se a qualcuno piacessero, può venirli a ritirare, gratis, anche con calma, che tanto non butto mai via niente…

 
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...e se andassimo a vedere il tramonto blu su Marte?

Post n°1496 pubblicato il 18 Maggio 2015 da kremuzio
 
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Dopo 956 giorni marziani di missione sul pianeta rosso, il rover Curiosity mentre si trovava nel cratere Gale il 15 aprile scorso, ha immortalato a colori un tramonto bellissimo. Questo è stato il primo tramonto ad essere stato filmato a colori "normali". L'immagine proviene dalla telecamera di sinistra della camera principale del rover (MastCam) costruita e gestita dal Malin Space Science Systems di San Diego. Il colore è stato calibrato e bilanciato nei bianchi per rimuovere tutte le distorsioni e le interferenze subite e create dalla fotocamera nella pericolosa debole atmosfera di Marte. La MastCam "vede" il colore in un modo molto simile a quello dell'occhio umano, ma è meno sensibile al blu.

La polvere nell'atmosfera marziana è composta da un mix di polveri sottili che permettono alla luce bluastra di penetrare l'atmosfera con una maggiore efficienza rispetto ai colori di altre lunghezze d'onda. Questo fa sì che i colori blu nello spettro luminoso proveniente da Sole rimangano nella porzione di cielo in cui si osserva la stella, mentre il giallo ed il rosso si disperdono. L'effetto è più pronunciato nei momenti vicini al tramonto, quando la luce solare passa attraverso un percorso più lungo nell'atmosfera di quanto non faccia a mezzogiorno. Ecco giustificato il romantico colore del tramonto che non avremmo mai immaginato finora.

Queste bellissime immagini fanno un po' togliere dal nostro immaginario quella che pensavamo fosse una atmosfera marziana completamente rossa, ed a questo punto andrebbero riviste le cognizioni che hanno suggerito le ambientazioni dei film di fantascienza che hanno come sfondo il pianeta più simile alla Terra nel nostro Sistema Solare. Ora dovremo correggere i film di fantascienza!

Possiamo considerare queste semplici immagini uno dei tanti successi del robottino esploratore Curiosity costruito invece dal JPL, il Jet Propulsioni Laboratory di Pasadena, di proprietà della Nasa, arrivato sul suolo di Marte il 6 agosto 2012.

Purtroppo ancora non ci sono panchine sulle quali metterci seduti e contemplare una tale visione. 

 
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Meglio un maiale sindaco o un sindaco maiale?

Post n°1495 pubblicato il 12 Maggio 2015 da kremuzio
 
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Sembrerebbe un dubbio amletico di cui in molti pensano di conoscere la risposta. Ma per alcuni laggiù nel Michigan il dubbio diviene addirittura elettorale, nonostante si capisce si tratti di una esagerazione.

Un avvocato del Michigan vorrebbe iscrivere il suo maiale alla competizione elettorale per diventare sindaco, al fine di protestare contro la decisione di non pubblicare i nomi dei partecipanti al ballottaggio delle primarie. Il quotidiano Flint Journal afferma che Michael Ewing abbia lanciato la campagna "Giggles il maiale come sindaco di Flint" per fare in modo che non slittino le primarie di agosto per selezionare i candidati alle elezioni generali di novembre.

La candidatura del simpatico suino sembra stia attirando l'attenzione alla corsa per la carica di sindaco meglio degli sforzi fatti dai vari comitati elettorali per diffondere le rispettive candidature e confrontarle con le richieste dei cittadini. Erwing pensa addirittura ad un confronto pubblico tra Giggles ed i residenti di Flint. "Non vorrei che diventi tutta una burla" dice Erwing, "non so cosa fare di più per attirare l'attenzione."

I responsabili della competizione elettorale hanno dichiarato che un dipendente di Flint ha accidentalmente ammesso che le nomine dovevano essere presentate entro il 28 aprile, ma che ai candidati sarebbe stata concessa un'altra settimana di tempo. Purtroppo lo Stato non consente ai commessi pubblici di procrastinare una scadenza legale.

Sembra comunque che nessuno stia prendendo alla leggera la candidatura di Giggles. I candidati alla carica Karen Weaver e Wantwaz Davis hanno entrambi contestato al maiale la decisione di scendere in campo elettorale. "Non ho visto alcun maiale chiedere firme per l'iscrizione alla competizione" ha detto Weaver: "si tratta solamente di una presa in giro del processo elettorale". Davis invece ha esclamato che "Mettere in gara un maiale è un reato per il carattere ed il valore morale che stiamo cercando di instaurare nella città".

Il mese scorso il governatore Rick Snyder ha dichiarato la fine dell'emergenza finanziaria a Flint. La città è stata gestita da quattro coordinatori d'emergenza fin dal 2011 e da pochissimo è stato restituito il controllo ai funzionari locali, affiancati da un consiglio di transizione formato da cinque membri. Ewing afferma: "Se scegliamo qualcuno che non sia all'altezza della sfida, torneremo ad avere un direttore d'emergenza nello Stato del Michigan!"

Sono sicuro che saranno in molti a votarlo...

 
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Donna lesbica serial killer uccide due uomini e li usa come cibo per i suoi maiali

Post n°1494 pubblicato il 28 Aprile 2015 da kremuzio
 
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Nessuno sa davvero cosa ci sia nella mortadella. Può esserci di tutto, ma nelle salsicce siamo poi sicuri ci sia roba buona? A cominciare da quello che danno in pasto ai maiali, la catena alimentare è abbastanza un mistero per noi cittadini. Una signora 66enne lesbica americana, Susan Monica,  è stata condannata ad “almeno” 50 anni di carcere per aver ammazzato un paio di persone che lavoravano per lei, e poi fatte a pezzi e date da mangiare ai suoi maiali. Almeno così dice l’accusa. Lei si era trincerata dietro una legittima difesa ed una pietosa uccisione per non far soffrire uno dei due diventato fiero pasto degli affamati suini.

In versione macho

Dopotutto sappiamo che di solito tutti gli avanzi sono preziosi in campagna. Sarebbe stato più difficile farli diventare mangime per galline, mentre i maiali, si sa, sono meno schifiltosi e mangiano tutto.

Certo che quella signora era un bel tipetto. Nelle foto potete gustarla nella versione romanticamente femminile ed in quella rudemente maschile. A voi decidere quale sia la migliore. Io quasi quasi la preferisco maschio, dato che somiglia spiccicato all’ubriacone che schiamazza sotto casa e che fa pipì tra le auto in sosta.

Comunque, non sappiamo bene perché li abbia ammazzati. Alcuni dicono perché era una lesbica accanita, e dato che gli uomini sono tutti porci, tanto valeva trarne un vantaggio in  termini di risparmio sul cibo per gli animali, che come tutti sappiamo, almeno quelli che hanno una cara bestiola in casa, le scatolette costano un occhio della testa.

Ed ora che gli animali sono ingrassati, sarebbe ora che qualche umano li mangiasse. Ed il cerchio si chiude.

Qui la mia versione seria della storia

 

 
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Vita aliena? Sì e molto presto la scopriremo!

Post n°1493 pubblicato il 16 Aprile 2015 da kremuzio
 
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Se lo dice la Nasa, dovremmo starla a sentire   

E quel che dice è interessante, ovvero che entro una decina di anni dovremmo avere la prova che c’è una vita aliena al di fuori della Terra. E neanche troppo lontana.

Secondo la scienziata Ellen Stofan, “Stiamo avendo forti indicazioni riguardo la scoperta di vita extraterrestre entro un decennio, e siamo vicini ad avere la prova definitiva entro 20 o 30 anni. Sappiamo dove cercare e sappiamo come guardare, nella maggior parte dei casi abbiamo la tecnologia e siamo su un percorso di attuazione. Quindi credo che siamo decisamente sulla strada giusta.

Ora posso immaginare che i motivi per queste dichiarazioni siano principalmente due.

1.       Servono fondi per finanziare nuove spedizioni all’interno del Sistema Solare, a cominciare da Marte, dove ormai abbiamo la sicurezza che sia stato ricoperto di acqua e che ancora ce ne sia molta intrappolata sotto il terreno. L’equazione acqua=vita sembrerebbe essere la spinta principale per la prossima esplorazione del pianeta rosso.

2.       Hanno già qualche prova. E non parlo di improbabili contatti con alieni provenienti con i loro dischi volanti, ma di prove scientifiche quali che siano microscopici resti fossili o chissà quali reazioni biochimiche scoperte durante le trapanazioni del suolo marziano.

In pratica ci sono molti ambienti abitabili, oceani di acqua liquida sotto Europa e Ganimede, gelide lune di Giove, o sotto Encelado, satellite di Saturno. Si è capito che gli oceani ricoprivano Marte moltissimo tempo fa, e che le striature scure osservate sulla sua superficie erano causate dall’acqua salata.

Forse un giorno vedremo cose che i nostri occhi, oggi, non riescono ad immaginare…

Il rover Curiosity ha trovato molecole organiche contenenti carbonio ed azoto sul suolo marziano, ingredienti base per la vita simile a quella sulla Terra. Come dice Paul Hertz, direttore della divisione di astrofisica della Nasa: “La Via Lattea è letteralmente fradicia. Possiamo vedere l’acqua nelle nubi interstellari dai sistemi planetari in formazione. Possiamo vedere l’acqua nei dischi di detriti che stanno per diventare sistemi planetari intorno ad altre stelle, e possiamo anche vedere nelle comete come l’acqua evapori quando si avvicinano al Sole.”

Il prossimo rover Mars, il cui lancio è previsto nel 2020, cercherà campioni di vita esistita nel passato marziano e li riporterà a Terra per ulteriori analisi.

E’ pianificata anche una spedizione su Europa nel 2022. L’obiettivo principale di questa missione da 2,1 miliardi di dollari, sarà quello di far luce sulla potenziale abitabilità della luna ghiacciata, ma potrebbe anche cercare segni di vita aliena. Scienziati Nasa stanno valutando il modo di assaggiare e studiare i pennacchi di vapore acqueo che apparentemente sgorgano dalla regione polare sud del satellite di Giove.

Sarà lanciato inoltre nel 2018 lo strumento JWST (James Webb Space Telescope) da 8,8 miliardi di dollari che scruterà le atmosfere dei pianeti alieni simili alla Terra, alla ricerca di gas che possono essere prodotti da organismi vivi tramite il metodo denominato “spettroscopia di transito”. Inoltre a metà degli anni 2020 dovrebbe esserci il progetto Wide-Field Infrared Survey Telescope con un coronografo per le osservazioni dei pianeti extrasolari.

E poi, anche se non la troveremo come ci ha insegnato la fantascienza, con bipedi, mostri e grigi rettiliani, già scoprire un fossile di granchietto nascosto in un anfratto di Marte, non so voi, ma a me farebbe scoppiare dalla gioia!

E non metto nel calderone quei misteriosi segnali provenienti dallo spazio che dicono siano stati ricevuti per la prima volta 14 anni fa… Sarebbero 11 impulsi radio molto veloci che sembrano seguire un modello matematico.

Secondo lo studio di Michael Hippke dell'Istituto di Analisi dei dati in Neukichen-Vluyn in Germania e John Learned della University of Hawaii di Manoa, i radio-bursts rilevati per la prima volta nel 2001, sono tutti multipli interi dello stesso numero: 187,5. Learned ha affermato "Gli astronomi che hanno ricevuto questi segnali non li hanno mai visti prima, e neanch'io li capisco".

Se non li capiscono loro, magari non vogliono dire nulla, e come si pensa più borghesemente, che siano provenienti da una fonte stellare o addirittura terrestre, da un satellite in orbita. Staremo a vedere, anzi a sentire.

 

Post tratto da due miei articoli qui e qui

 
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Mi preme avvertire che tutto quello che leggerete è frutto della mia mente, anche quelle cose che sembrano scopiazzate. Potrebbe essere che siano stati altri a scopiazzare me. Avverto che l'aggiornamento viene effettuato quando mi pare e piace, anche se, sembra, lo faccia tutti i giorni tranne il sabato, la domenica ed i giorni di festa, quando non mi piace accendere il computer, anche se continuo ad interessarmi ai fatti del mondo e strombazzare il mio malcontento. Con questo intendo dire che non sono un giornalista e che questa non è una testata giornalistica e bla bla bla. Le foto che appaiono negli articoletti di solito le prendo facendo una ricerca su google immagini, ritenendo che siano libere di essere prese e schiaffate sul blog. Se ritenete che io non debba pubblicare una di queste immagini, mandatemi un messaggio ed io la toglierò nel più breve tempo possibile. Non chiedetemi soldi che tanto non ce li ho. Aggiungo pure che non lo faccio per il bisogno che grazie a Dio di bisogno ne ho abbastanza (Petrolini)...

 

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