Messaggi di Dicembre 2014

Auguracci

Post n°1482 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da kremuzio
 
Tag: 2015, auguri
Foto di kremuzio

Eccoci al nuovo anno, che spero sia migliore del 2014, che ha portato almeno nella mia vita un sacco di cose brutte. Se a voi è andata bene, meglio così, e che vi vada ancora più bene assai.

Non faccio proponimenti per il 2015, considerato che tutti quelli fatti in passato non sono andati in porto, anzi se possibile hanno combinato esattamente il contrario.

Per cui lascio stare e vado a spanzarmi al cenone, così che starò poi male di stomaco fino a due giorni dopo, che rientro anche al lavoro per una definitiva mazzata.

Anzi una cosa buona c'è, che il primo gennaio posso aprire la bottiglia di vov che ho fatto io e che sto rigirando al buio da dieci giorni... Per quella al cioccolato c'è tempo...

:-) 

Auguri a tutti!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Perché si pensa che a Natale nascano i lupi mannari?

Post n°1481 pubblicato il 22 Dicembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

Le tradizioni del Natale sono state tante e tante volte illustrate dalla stampa quotidiana e dai libri di antropologia, che di sicuro ognuno di noi è a conoscenza almeno di qualcuna della sua regione, anche se ne stiamo perdendo la memoria. Però ci sono alcune, più di altre, che confermano al Natale il carattere di festa di inizio anno. 
Ad esempio come un rito di eliminazione, nell'antica Genova il bruciamento del ceppo assumeva l'aspetto di una grande festa pubblica con l'intervento del doge. Ancora in Abruzzo la collocazione del ceppo sul focolare spetta al capo di casa ed è cerimonia solenne. Ma lo spirito cristiano di cui tutta la festa è ormai permeata ha inventato la pia leggenda della Vergine che a mezzanotte entra nelle case e si rifugia presso il ceppo a scaldarvi il divino Infante. In alcune regioni, come ad esempio in Puglia, accanto al grande tronco se ne mettono altri dodici piccoli in ricordo dei dodici apostoli. 
Poi ci sono i riti di purificazione. Oltre all'obbligo di mangiare di magro, in Abruzzo la sera della vigilia, si mette sopra una tavola una conca piena d'acqua, e il capo di casa, prima di andare a letto, prendendo un po' di quell'acqua col bicchiere ne spruzza in tutte le stanze ripetendo "Fòre le spirite maligne de la casa mije! Fòre...". 
Ma ci sono anche i prodigi, come ad esempio chi nasce la notte di Natale, proprio allo scadere della mezzanotte, diventa lupo mannaro se maschio, o strega se femmina. Ma c'è un rimedio sicuro per scansare questo triste destino: basta che il padre, o il padrino, gli tracci con un ferro rovente una crocettina sulla pianta del piede: è pur sempre la potenza purificatrice del fuoco che agisce. Ma che c'entra questa storia orrorifica del lupo mannaro col Natale? Questa credenza sembra non avere niente a che vedere con le usanze e concezioni secondo le quali si festeggia il Natale come nascita del Redentore del mondo. Essa invece si inquadra in tutte quelle credenze che si riferiscono alla data d'inizio di un ciclo annuale, secondo cui è in quella notte e specialmente sul punto della mezzanotte che si avverano prodigi e fenomeni soprannaturali, come nella notte di San Giovanni. 
Quanto ai doni ed ai presagi che specialmente le fanciulle traggono la notte di Natale, sono abbastanza simili a quelli delle feste come Capodanno ed Epifania. 
C'è poi da considerare il valore sempre più in crescita che ha l'uso dell'albero sul presepe. Sull'origine dell'albero di Natale ha fatto un profondo studio il filologo classico svedese Martin Nilsson: l'albero di Natale è nato e si è diffuso in ambiente di riforma luterana, ed era destinato a sostituire il fare regali ai bambini per San Nicola il 6 dicembre. Il suo uso è quindi relativamente recente, ed in Italia è arrivato dai paesi di lingua tedesca verso la metà dell'ottocento, diffondendosi sempre di più. 
La rievocazione della scena della natività e della visita dei pastori entrò nelle primitive forme del dramma liturgico verso il secolo decimo ed undicesimo, presumibilmente attorno all'anno mille. Il centro della scena era costituito dall'altare stesso: alcuni diaconi, che simboleggiavano gli angeli, chiedevano "Quem quaeritis in presepe, pastores, dicite! (Chi cercate nel presepe, o pastori, dite!)". Altri diaconi che rappresentavano i pastori rispondevano "Salvatorem Christum Dominum, infantem pannis involutum. (Il Salvatore Cristo nostro Signore, infante avvolto in panni). 
Queste scene erano recitate nelle abbazie benedettine, come quella di San Gallo in Svizzera, ma forse ancora prima nell'abbazia di Montecassino, però il primo improvvisato esempio fu dato a Greccio nel 1223 da San Francesco. Tuttavia l'uso del presepe così come lo si concepisce e lo si attua oggi, con le statuette raffiguranti i vari personaggi, prese piede soltanto dalla fine del Trecento in poi, e solo verso la metà del Quattrocento si cominciarono a foggiare i gruppi in terracotta, di grandezza naturale.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Rivendico il mio diritto di guardare la gente!

Post n°1480 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

Se ci penso bene, è una cosa che mi fa arrabbiare molto, specie quando non ho da fare niente. Ad esempio in metropolitana, quando stanno tutti ad incrociare le pupille sul display dello smartphone a giocare con minuscoli disegnini colorati, che problema c’è? Fatevi guardare, scrutare, studiare, osservare, tanto a voi cosa vi costa? Non vi consumate i lineamenti e non intrappolo le vostre anime come crede qualche selvaggio al quale viene scattata una foto.
E poi lo faccio senza malizia, senza far male e senza sbavare in preda a chissà quale eccitazione morbosa.  Oggi, nella calca indescrivibile di un vagone pienissimo di carne umana vestita ed imbottita, scorgo un viso bellissimo, simile a quello di una modella effigiata dal Rossetti, come nella Persefone o nella Pia de’ Tolomei. Ecco, era uguale o quasi, senza però quel mento pronunciato e senza avere colori vivaci, aveva in più la profondità di campo, la rotondità dei lineamenti. Una bocca praticamente perfetta sotto  un naso un po’ abbozzato, ma comunque apprezzabilissimo, specie per chi, come me, piace.
Gli occhi eccezionali scuri, poco truccati ma con lo sguardo poco simpatico, altezzoso e luminoso. Non deve essere stata un bel tipino caratterialmente, ma diavolo quanto era bella! I capelli neri ricci ondulati o come si descrivono non so, facevano da degna cornice al volto vittoriano. E così avrò passato una ventina di minuti a guardarla e cercare di capire come fosse il disegno delle labbra, i muscoli buccinatori, le sopracciglia curate e cosa le passasse per la mente.
Solo che… non si è mai preparati quando gli sguardi si incrociano. Di certo non mi sento in colpa di fare alcunché, per cui se alzi lo sguardo e trovi i miei occhi, seppure siano coperti dagli occhiali, non mi ritraggo dallo scontro, e se ti da’ fastidio, peggio per te. Lo sguardo non l’abbasso. E non rischio di scambiare occhiate di sfida con un maschio, che possono essere belli come vi pare, ma non li guardo mica. Eppure penso che sarebbe bello se ci si potesse guardare nelle palle degli occhi, anche senza l’obbligo di sorriso, che male non fa, e poi non dover per forza continuare la storia, l’incontro o anche lo scambio di un ciao.
Basta, finita lì, uno scambio di osservazioni e poi basta, come fanno i cani quando si annusano. Beh, in effetti non è proprio la stessa cosa, ma ci siamo capiti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Nella testa degli altri

Post n°1479 pubblicato il 09 Dicembre 2014 da kremuzio
 
Foto di kremuzio

Ieri sono rimasto una mezzoretta ad aspettare, in una piazzetta che sembrava quella di un paese, semideserta a volte, con edifici bassissimi ed una chiesetta. La panchina era comoda e fredda, il tempo ventoso mi riempiva di chiarezza cerebrale nonostante avessi un po’ di sonno.

In questo osservatorio privilegiato potevo pensare lucidamente, rinchiuso nel mio giaccone col cappuccio calato fin sopra gli occhi, come un tristo mietitore, a scrutare la vita che non mi riguardava, quella che passava davanti, quella che correva e quella che, lenta, sembrava non passare.

In un esercizio che a volte mi vede attivo, stavo li, quasi mimetizzato davanti un po’ di verde, fermo, respirando profondamente ma lentamente, e cercavo di uscire dalla mia testa, nella quale è rinchiuso il mio pensiero, e cercavo di volare via ed entrare nella vita altrui.

Uno che avrà avuto qualche anno più di me, forse, era in piedi dietro la chiesa, a pochi metri e parlava forte al telefono con un amico. Sarebbe andato a cenare in un posto dove era difficile parcheggiare. Aspettava la moglie che non voleva uscire dalla chiesa e che non sarebbe andata in trattoria. E vedo il nervosismo, ed entro nella sua testa.

Ne riesco subito, non mi piace urlare al telefono, non mi piace quello che dice, le frasi che vogliono essere spiritose. Meglio entrare nella testa di quel bambino con la palla. Da’ calci che fanno rimbalzare il pallone e lo fanno sbattere contro il muro di una casetta. Il rimbombo diventa un piccolo eco, specie quando il calcio è più forte. Non sa giocare, non sa palleggiare ed ogni tanto liscia li colpo. Non mi piace. Entro nella testa di quella signora giovane con la carrozzina. Sorride e spinge attraversando la piazzetta. Penso che sta andando a casa e preparerà la cena. Forse è andata a trovare la madre, il marito è andato allo stadio e lei cammina fiera col suo bambino. Ricordo quando passeggiavo con mia madre nei pomeriggi invernali, rinchiuso nel mio cappottino, di ritorno dai nonni, in quelle strade buie di una Roma anni ’60, con traffico, carrozzelle e tram sferraglianti. I tram sferragliano sempre, lo fanno ancora oggi. Ricordo poca luce, silenzi che non erano rotti dalle pubblicità, dalle radio dalle televisioni, dai telefonini. Ecco, la mia infanzia era immersa nel silenzio, quello che ti fa fischiare le orecchie. Non mi piace, ma abbandono il ricordo con un dolce oblio.

Un cagnetto al guinzaglio fissa la porta della chiesa dove è entrata la padrona. Ogni respiro è un fischio acuto, un gemito, una lamentela. Piange con un ritmo lento, preciso, anche se la coda scodinzola ogni volta che pensa di riconoscere la faccia amica, il corpo memorizzato, il rumore delle scarpe, l’odore del capobranco. Mi immedesimo. Guardo fisso e cerco di riconoscere. Sono triste, mi sento abbandonato. Forse è quella, forse no, scatto e mi fermo, tiro il guinzaglio, soffoco. Non è lei.

Che tristezza, quasi quasi mi faccio un sonnellino, restando dentro la mia testa.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Avvertenze

Mi preme avvertire che tutto quello che leggerete è frutto della mia mente, anche quelle cose che sembrano scopiazzate. Potrebbe essere che siano stati altri a scopiazzare me. Avverto che l'aggiornamento viene effettuato quando mi pare e piace, anche se, sembra, lo faccia tutti i giorni tranne il sabato, la domenica ed i giorni di festa, quando non mi piace accendere il computer, anche se continuo ad interessarmi ai fatti del mondo e strombazzare il mio malcontento. Con questo intendo dire che non sono un giornalista e che questa non è una testata giornalistica e bla bla bla. Le foto che appaiono negli articoletti di solito le prendo facendo una ricerca su google immagini, ritenendo che siano libere di essere prese e schiaffate sul blog. Se ritenete che io non debba pubblicare una di queste immagini, mandatemi un messaggio ed io la toglierò nel più breve tempo possibile. Non chiedetemi soldi che tanto non ce li ho. Aggiungo pure che non lo faccio per il bisogno che grazie a Dio di bisogno ne ho abbastanza (Petrolini)...

 

Kremuzio Mobile

Seguimi su Libero Mobile

 

FACEBOOK

 
 

Archivio messaggi

 
 << Dicembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

I miei Blog Amici

- Tuttiscrittori.it
- felici e sognatori
- La fata ignorante
- kall-ide-a-zioni
- cs206 non omologato
- Mr. Natural
- I racconti di Arzakk
- Laltra campana
- arcobaleno blu
- emozioni
- SONO UN IN-COSCIENTE
- MINICAOS IN LIBERTA
- primavera
- lavocedelsilenzio
- Cittadini del mondo!
- CORPS ET ÂME
- Altromondo17
- Glamorous Sky
- photo sintesi
- EREMO MISANTROPO
- Meneraccontiunaltra
- Take your time!!
- Abissi dincoerenza
- Rosa Antico
- apocalisse 2012
- Il profumo del miele
- Oronzo E. Marginati
- Bagno 22
- Tra_Donne
- GRANELLO DI PEPE
- N u a g e s
- Un blog sincero...
- Per Aspera Ad Astra
- IL TEMPO CHE VORREI
- Isobel
- Origami
- Energia in movimento
- Eloquenzadelsilenzio
- Rete
- ....Temptations....
- forneno
- PSICOALCHIMIE
- Galandriel_fairy
- Abhaya/ad
- espe dixit
- REVOLUTION
- Pensieri in rosa
- ragionamente
- Titillalapupilla
- Parola di Cialtrone
- Un giorno per caso
- IL MIO MONDO BLOG
- pensieri
- Free forever
- viaggiando... meno
- cenere & filtri
- Contro corrente
- Rolling word
- varie ed eventuali
- NON E UN BLOG
- il bagnasciuga
- Viburno rosso
- Otra Vez
- Il graffio del Gatto
- Tutto e niente
- Malatempora...
- bibo
- odeon 3.0
- free forever
- Il mio dolce vampiro
- WYSIWYG
- CON LA TESTA
- Ho Le Scatole Piene
- BLOG INUTILE
- Doodles
- Attimi e Respiri
- IL FARAONE AKHENATON
- SENSO LATO
- Non cè 2 senza 3
- Jack Folla
- Mamma vedova
- COME UNAQUILA
- Baciata dagli Dei
- ASCOLTA
- Il cuore muove tutto
- Mr Nice Guy
- Once upon a time
- il cartolibrateo
- il mondo di iside
- Liberi e giusti
- nosocomio789
- Violet del Vento
- BusStop2013
- IL PETTIROSSO
- La dignità perduta
- s-vagando
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 136
 

Ultime visite al Blog

wildwhitesharkEsperusfausto.melottiarzacchiocassetta2chiaracomeilsole1elisabetta_maionealbertobragagnoloaida631alf.cosmosindylomwoodenshipg.sfarrag.sesrobi.perez
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Stringiamoci che siamo in:

 

Contatta l'autore

Nickname: kremuzio
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 66
Prov: RM
 

Kremuzio su Anobii

Kremuzio su Anobii

 

 

Zazoom

Segnala a Zazoom - Blog Directory

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963