Messaggi di Gennaio 2017
Post n°221 pubblicato il 30 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Da i diari " Vasilissa e i racconti del bosco " “Cosa temi piccola Vasilissa ? “ “ Ecco, io non ho paura di seguire il mio cuore … ne di cosa alla fine troverà ..ho paura che si fermi e non mi dia piu’ possibilità. Ho camminato spesso nel vento …a volte pero’ mi è capitato di sentirlo diverso, piu’ intenso .. spinge mi urla dietro le spalle ulula nelle mie orecchie incomprensibili vagiti … vuole rompere le sconfinate voragini del silenzio ma io non lo comprendo.Lascio allora che mi scorra attorno a frastagliarmi i contorni “ Mai come ora, in questo tempo sdrucito e colmo di calore creativo, si era sentita così dolorosamente viva .. certo, forse era troppo rigurgitante di sogni e non rigogliosa in ambizioni ... “A cosa ambisci piccola ?” “ Ad un attimo di profonda , sincera emozione rivoluzionaria….chiamala pure amore se vuoi proprio definirla …. Io ci ho rinunciato da un po’ ….” >><<
Visione _close your eyes Vasy and dream_ una casa nel bosco, un tetto di paglia … una luce di un focolare che si scorge dai vetri appannati. Dentro pochi mobili, una poltrona vicino al fuoco del grande camino; lui seduto e lei in ginocchio braccia piegate e la testolina appoggiate sopra le sue gambe. Lei è persa nello scintillio delle fiamme del focolare che mutano, di secondo in secondo, ipnoticamente forma e sono scomposte come la sua ragione perduta … sorride, mentre lui delicatamente le carezza il cranio e lo massaggia dolcemente ..ogni tanto Vasilissa chiude gli occhi per odorare quella scena perfetta ..per percepirla ancora di piu’ e portarla giu’ nel suo profondo scrigno, attraverso il semplice respirare _ MA CHI E’ CHE OSA DEFINIRE LE ETA’ ASSOLUTE ? altro vi fu… e ci sarà …..chissà quando e in quale forma …._ vuota e, conseguentemente del tutto stabile, si sentiva Vasilissa in una sorta di dolce estasi umida e crogiolante _ ascoltava in eco il ripetersi, come il suono di una campana tibetana “ Tu sei la mia piccola donna bambina “ ..parole che andavano a disperdersi nell’aria per concentrarsi in vibrazioni vitali nell’anima .
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Post n°220 pubblicato il 29 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
mi dicesti un giorno che io.non ero più capace di sognare.. Se così fosse stato non avrei mai creduto nell'eccezionalità del rivedersi in un plenilunio... E se a colmare i miei vuoti bastassero i ricordi esonderei spesso dagli argini cercandoti nei boschi,errando per le mie devastate pianure umorali..rotolando sui dirupi dell'impossibile e arrampicandomi tenace verso le vette delle opportunità....tutto..per non far morire un sogno.. |
Post n°219 pubblicato il 26 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Riluccico in emozione sospesa nella tenebra dell'oblio gli occhi della mente immaginano quell'attimo di eterno in cui nuovamente ti avro' di fronte che per l'emozione svengo richiundendomi in me struggente e languida l'attesa necessario il silenzio caldo il cuore e mani gelide che accarezzano l'anima un forte tremore di quelli che scuotono che rendno instabili perdo ogni consistenza e piano piano mi sradico ed ogni piccola molecola si decompone in particelle sempre piu' infinitesimali ti porto in ogni mio sospiro sempre piu vicino al cuore sempre di piu' e poi giu' sempre di piu' sino alle viscere e poi giu a spirale nelle mie radici ti canto note distorte ti scorgo al tramonto li nel rosso al confine con tenebre mi illumini di porpora nelle albe metalliche di questo inverno " che sia compiuta l'attesa di chi attende " di certezza ve ne è una sola ... sara comunque luna piena. |
Post n°218 pubblicato il 25 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Dal diario " Vasilissa e il bosco " camminava assorta in se nella grande foresta di pini della Sambuca, c'erano lei e il suo sbuffo animale ... e silenzio persino lo scorrere dell'acqua era reso piu discreto dal fatto che le limentrelle erano parzialmente gelate così come gli scoli delle golette laterali .. per terra solo lo scricchiolio della neve non ancora ghiacciata, come le era dolce perdersi in quel rumore ... poi il suo sguardo si poso' in un angolino di una gola, vi era una piccola radura sena neve .. e li, proprio li un folto cespuglio di ranuncoli bianchi ... quale meraviglia ! Vasilissa colma di sopresa si avvicino' per essere sicura che non fosse un' allucinazione umorale ... erano veri ..soffici e caldi al tatto .. cominciò con le manine fredde ad accarezarli ..le sue mani danzavano lievi per paura di rovinarli ..tanta era la sua estasi che teneva gli occhi chiusi ..finchè non senti' al tatto qualcosa di diverso rispetto alla consistenza vacua e tenue di un petalo...sembrava altresì pelle.. apri' quindi piano gli occhi e vide che dai ranuncoli apparivano due giade ... " ah sei qui fatti accarezzare il volto ..come è soffice la tua barba come è bello passare il poslpastrello sul tuo zigomo le ciglia .... lascia che io ti baci ....." poi spostando lo sguardo rimase con il cuore paralizzato dall'emozione c'era la mamma li vicino " lo sapevo ti avrei ritrovato in tutto quanto ci sia di meraviglioso in natura intorno a me ..oh come sei bella ... lascia che io ti abbeveri con le lacrime mia mammina ..mi manchi così tanto nel riempire lo spazio " lei le sorrise candida tra i petali e si volse gentilmente come a volerle mostrare che..se avesse guardato bene .. avrebbe potuto scorgere altri volti di spiriti trapassati e non ... a quel punto pero' doveva secgliere se comprimersi in loro ..oppure affrettare il passo fino alla Badia perchè vedete era inverno e le tenebre arrivano così ..presto e all'improvviso... richiuse gli occhi e lieve con entrambe le mani accarezzo' nuovamente quei delicati fiorellini, ne volle percepire ancora una volta la consistenza .... per poi voltargli le spalle alzare gli occhi a cercare il cielo tra le alte cime dei pini .. tale era l'armonia degli elementi che per un'attimo penso' che forse fosse il caso di rimanervene dentro intrappolata ... Ma non era tempo ne luogo ...(continua ) |
Post n°217 pubblicato il 25 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Dal diario " Valissa e i racconti del pozzo al limitar del bosco "
Aveva camminato abbastanza per sentirsi stanca …. Per arrivare ad un dunque … erano passati in fondo altri nove anni ..e tutto aveva preso un binario ..voluto ma anche inaspettato …. Certo avrebbe potuto rifiutare quel riproporsi dal passato ..ma vedete, Vasilissa, nonostante la maturamezzaetà era ancora capace di sognare e di credere che quella fosse davvero una cosa speciale … La posta in gioco ..già, elemento non facile da sottovalutare … eppure aveva bisogno di sapere se anche questa ultima pulsione poteva essere rinchiusa per sempre nel cassetto del dimenticatoio .. nessuno poteva capirla, solo con un’ unica persona avrebbe potuto condividere questa cosa … ma era stanca veramente stanca e decise allora di sdraiarsi nella neve e guardare per un attimo quel cielo plumbeo che sembrava formare una cupola soffice sui suoi sentimenti. … apri braccia e gambe e comincio a fare l’angelo il freddo umido della neve sciolta pentrava fino alle ossa ….. Non sapeva .. non voleva comprendere … si sentiva follemente dilaniata in oscillazione tra parametri di bene e male che variavano a seconda dei suoi desideri di volta e in volta … e per sentirsi viva e vivida stringeva la neve nella mano fino a sentire il forte dolore dell'assideramento assideramento … avrebbe voluto avere un cuore assiderato … un cuore maturo, corazzato e stabile alla ragione …. E invece no il suo era rimasto piccino ..e lei altro non era che una donna bambina.. Eppure cio’ che sentiva, cio’ che la faceva piangere era qualcosa di profondo che veniva da chissà quale ancestrale e passaggio ………. Tutto era in discussione, se vogliamo in rivoluzione ….ma… era poi sbagliato il volerlo riguardar in faccia ?
(continua …)
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Post n°216 pubblicato il 24 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
dal diario " Piccole buffe storie di Vasilissa"
Non è tutto matematico oh no che non lo è a me poi la matematica non è mai risultata facile ... caprbiamente mi sono aggrappata alle incognite cercando spesso una non valida soluzione Ascolta !!! Ascolta il tuo cuore .... palpita plapita forte .. oh nooooooooo!!! non è cosi tutto lineare .. no che non lo è ..tutto a volte puo' essere il contrario di tutto ..zitta ... ascolta il cuore ....ragione ...morale .. gabbie piu' o meno resistenti ...confusione e frastuono e una spinta violenta di pianto mi fa vomitare amare costrizioni.... fermati fermati .. " no non è un abbaglio ...semmai un lieve spiraglio di possibilità al passato " " Il segreto Vasilissa sta nel vivere bene il presente ... non progettare nulla ..nulla che te lo renda vacuo " grazie raccolgo, raccolgo passo vivo eppure io vedi ..potessi staccarmi piano piano la pelle e poi i muscoli e poi squarciare i mie organi sparire lasciando solo le mie lacrime lo farei .... lascia andare ..." nonciriesco" lascia ..."non voglio " Non è tutto sempre così matematico e lineare ..non è la soddisfazione di una voglia ... E ora perche piangi ? "piango perchè ne ho bisogno piango perchè non so come conterlo questo pianto ..piango perche vorrei essere abbracciata e consolata ... piango perchè forse mi porto dietro un qualchesocsa che ancora non so decifrare ..ti basta ? di piu ob so spiegare " Piangeva piangeva perchè in fondo a se sapeva che quella poteva essere l'ultima opportunità ... che lei si stava dando ...
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Post n°215 pubblicato il 23 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Tratto da "Storie buffe della piccola Vasilissa"
Scesi dal treno, camminavo lungo la banchina per trovarti ..avevo il cuore in gola ed ero attorcigliata intorno al mio stomaco ….. ti cercavo ..speravo di riconoscerti … mi comparisti appoggiato alle scale dell'ultimo sottopassaggio con il cappuccio in testa ...eri un po’ diverso ma non potevi che essere tu … ti guardai stupita … tu fraintendesti il mio sguardo e mi dicesti “ ecco lo sapevo ..non ti piaccio “ si sciolse tutta la mia paura e mi sembrasti così dolcemente buffo … ecco io da quel momento ti ho inciso indelebile nella carne ….
Le nostre esistenze si sono ignorate per trentacinque anni per poi tornare a concatenarsi …. Abbiamo persino deciso di rinascere nello stesso anno per rivivere insieme pochi attimi di eterno …. Quale il senso? _nonC'E'_shhhhhhhh
“ coinvolge cielo e terra e trabocca dal cuore …. Giovanni Lindo Ferretti ”
Ci si puo’ affidare alla “concretezza” di un sogno? L’altra notte si ripeteva oniricamente la scena ….solo che stavolta nessuno parlava, mi colmavi lo sguardo mentre chiedevo supplichevole al cuore di non fermarsi e di andarsene via dalla gola … ti abbracciavo forte e singhiozzavo colma di violenta sincera e incontenibile commozione, ti accarezzavo e mi sembravi cosi vero li tra le mie braccia .. tu non dicevi nulla e raccoglievi con il tuo corpo le nostre lacrime mentre sentivo il tuo respiro caldo sul collo
Ed era così bello potere avere una nuova possibilità ….. lasciare vagare il cuore fino alla stazione dell’ardore
“Ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto, forse non ti direi niente ma ti guarderei soltanto. Francesco De Gregori”
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Post n°214 pubblicato il 20 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Du bist ein Teil von mir....
Seduta sul ciglio di un infinito precipizio ti respiro ..e’ dolce perdere lo sguardo fino ad un ipotetico fondo che non c’è ….le gambe penzolano giocose e si muovono calciando l’aria .. mi sento sempre una bambina quando il pensiero di te mi è di fronte, mi coglie un emozione così forte che un po’ piango e un po’ rido di gioia di quella profonda… potente moto mi smuovi e mi sollevi: tu anima mia
… perché si, io sento : tu sei la mia anima riflessa …lo so …le mani sulle ginocchia palmi aperti lo sguardo si distoglie e volge all’orizzonte rosso …. Arriva ..arriva la sera .. si porta dietro i destini compiuti della giornata ..canticchio una canzone …. “ io altro non sono che una fontana di sangue caldo nella forma di una ragazza” ….>> Flash: “ Era sera e stava per manifestarsi il tramonto .. si vedeva bene la “ bella addormentata” ti ascoltavo incantata mentre mi raccontavi di come fosse dura essere l’unica mosca bianca in uno sciame di mosche nere ( me compresa ) appoggiate e in constante attrazione con la merda del matrix generato .. pendevo in dorata adorazione dalle tue labbra e dalla tua voce … che, vedi, se chiudo gli occhi ancora riesco ad udire quel timbro strano, giallo ambra lo definirei…giallo dolce come il miele …..ma gli argomenti erano anche piu’ leggeri oh si lo erano … mi raccontavi anche di quanto fosse dura stare dietro alle pecore …il solle baciava le maestose cime e le ombre si allungavano giu’ pe la collina e la bassa campagna …. Lo ricordo bene come avrei voluto cristallizzarmi li, in quel momento ..un momento vivido ..che ribolle viscerale nell’oceano dei ricordi …avevo ancora i capelli lunghi _<
Batte la palpebra scandendo la fine di un infinitesimale passato ..odo un rumore dal fondo del precipizio … pare come lo scorrere dell'acqua…. Non ho mai avuto paura (?)di andare incontro al mio profondo … di scavare .. non so ancora in quale termine, ma io percepisco che sei una mia parte e insieme a nostra volta composizione di chissà quale infinito algoritmo …. Mi prendo con una mano il naso e lo chiudo con l’altra mi spingo e cado giu’, pronta a sprofondare per poi galleggiare nel tuo caldo fluire …così ..come sempre fuori ogni tempo…
Gib zu dem Cäser was vom Cäser ist … ich bin ein teil von dir …..
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Post n°213 pubblicato il 12 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Non c’è sollievo alcuno in nessuna ricerca e in taluno ….anzi spesso lo sferzo è tale che la ferita subita invece di rimarginare si infetta di bisogno … “ C’è qualcheduno intorno che non voglia solo le mie carni divorare ? C’è qualcuno a cui anche l’anima puo’ interessare? C’è qualcuno che mi vuol aiutare “
Si perde nelle pieghe grigie del mio cervello questo urlo neurale, grigio organo spugnoso grigio come il cielo ghiaccio tagliente che si abbatte peso sul mio involucro e, come il palmo di una grossa mano rugosa, mi schiaccia a terra e mi è difficile respirare così come mi risulta facile lacrimare.
Tutto svanisce nelle intercapedini e nei meandri delle mie innumerevoli storie immaginarie …. Mentre oppongo resistenza al reale che preme compatta e ….. in fine mi schiaccia e il tutto comincia a fare parte della mia solitudine … nessuno conforto ..nessun aiuto ..nessuno ..nessuno mai
Si schiacciano le mie ossa, non reggono piu’ scricchiolano in dolorose rotture gli organi interni scoppiano e la mia bocca si riempie di caldo sangue …fino a quando gli occhi piano piano si offuscano e il tutto intorno mi svanisce ….
Rimango solo io con le mie viscere scomposte e sparse nel deserto immenso della mia solitudine
Io sono tutta la mia solitudine
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Post n°212 pubblicato il 11 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
"Non è ciò che ti accade; è come agisci in seguito a quanto ti accade che fa la differenza"
"La vita non è altro che il risultato naturale di un’assurda, e talvolta persino triviale, concatenazione di eventi"
E’ buona cosa, ma la si capisce in età matura e a volte, se si è sfortunati mai, nutrire lo spirito piuttosto che soddisfare la carne. La carne una volta soddisfatta, spesso geme scontenta in perenne tormentosa ricerca di nuovi stimoli e appagamenti. E Lo spirito direte voi ? Oh puo’ essere tormentoso e tormentato anche lui … ma se lo si nutre accresce benevolo in generosa essenza per avvinarci alla consapevolezza. <<<<>>>> Non ti è mai capitato di guardarti in una foto e chiederti “ ma quella sono davvero io ?” Faccia tonda e guanciotte paffute …. quella espressione ferma li in un tempo che fu, uno sguardo dolce e bambinesco … vestita di rosa da damina ….cosa pensavo allora ? forse nulla ..il mio sorriso dolciastro pareva render giustizia ad una sorta di felicità …. Era carnevale il paese, come sempre, si riempiva di coriandoli variopinti come i miei pensieri … avevo il costume cucito a mano dalla nonna …mica era da tutti e poi da cappuccetto rosso avevo fatto il salto di qualità a regina di picche … certo prima lo aveva indossato mia sorella ma poco importava … e dopo quando calava il buio tutti a ballare alla festa del circolino trombette e confusioni di stelle filanti …._quando smetti di mascherarti a carnevale perdi una parte di innocenza fondamentale ….._Mi manca quel ruolo ( di bambina) piu’ di quel tempo … e’ nel prendere coscienza del tempo andato che si puo’ intuire la fondamentale importanza di essere coscienti e centrati in ogni attimo di presente che ci viene concesso in questo passaggio ... Lascia che io vortichi in questa spirale candida e calda di ricordi e ci svenga dentro sorridente e al contempo bagnata di lacrime fino ad accucciarmi piccina a te , nel cuore, vicina
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Post n°211 pubblicato il 10 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Quando svanisce una passione ci si ritrova di fronte all’essenzialismo del reale … la magia si dissolve sbuffata via da chissà quale vento….e rimane li quel buffo spauracchio saltellante che cerca ancora nella sua misera consistenza di attirare attenzione ….
Mi rigenero nel suo sgretolamento anche se ne temo ancora l’instabilità ….
L’apprendere e il comprendere sono un’abilità da esercitare di continuo per questo la mia fragilità non è un difetto, ogni qual volta un sogno mi infrange imparo a ricomporre i miei frammenti in nuove geometrie esistenziali
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Post n°210 pubblicato il 09 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
Ode a questa piccola città contorniata dai colli che piano piano divagano nelle piu' alte cime e foreste impervie e paesi ormai abbandonati ... ulivi a perdita d'occhio e medio evo nel cuore del suo centro ...dove i vicoli zozzi pullulano di ricordi di gioventu' ... cittadina nacqui ma di origini contadina nel cuore e nella mente da sempre montagnina ... dolce mi è respirare cio' che fu negli angoli tuoi o mia dolce Pistoia ... l'nfanzia e la turbolenta gioventu' gli affetti e i grandi amori tutto, se ora mi volto è legato o collegato a te ... eventi magici .... e nei tuo boschi io sento sempre il richiamo di qualcosa che ho in precedenza vissuto ... nulla puo' descrivere la luce che irradia i miei occhi sino gia al profondo del cuore quando io ti vedo ... e mi dispiace lo starti lontano ... io ci provo a dimenticarti ... ma quando torno tutto riaffiora e non posso che tramandare cio' che è stato ai miei figli..per far si che la memoria non si perda .... Ardo per te o dolce città .... per la grande casa dei nonni che odora di mille muffe umorali.... Tu senza ombra di dubbio sei la mia succursale emotiva .. per questo quando in te io mi muovo mi sento come non mai viva |
Post n°209 pubblicato il 06 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
..mi dicesti una calda sera d'estate...dovevamo fare un passaggio al buio...mi prendesti la mano e passammo attraverso un cespuglio....a me l'erba che sferzava la pelle dava fastidio... tu mi guardasti assai stupito ....e dicesti ascolta la carezza dell'erba ...io ero cittadina ..scesa da un treno con la mia tuta simil pantera rosa...parlavamo del mondo ..eravamo un mondo...non c'è soluzione di continuità in questo misero passaggio di tempo che ci viene concesso....l 'unica e' tramandare la memoria...ora che il bambino non son più io a me questo compito ....ma... Torniamo a quella sera...correva l'anno 1994 ...mi fidai di te ...finimmo ad una festa in mezzo al bosco ..suonavano i bomba bomba ...e la notte fini' con noi che ci fumammo le stelle tutte del cielo....mi fidavo di te ..eri speciale e ora non so piu' chi sei e dove quella parte di è finita annegando nella follia ............................ |
Post n°208 pubblicato il 03 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk
ero già entrata nel magico mondo delle medie...era estate ..un estate lunga ...ricordo che per non fare la galleria della direttissima, dove da poco era successo l'attentato,scendemmo a Bologna...Bologna ..la stazione famosa per i cestini di ristoro...Bologna dove un ventennio dopo sarei migrata...ma come potevo sapere....scendemmo io mamma e Scarlett e prendemmo la porrettana....da porretta a val di Brana i freni del trenino stridevano...si sentiva un gran odore di bruciato..ma poco importava...il treno era vivo...la gente parlava e faceva amicizia....la nonna però non stava bene....era giugno..mi ricordo a pelare le pere sotto il portico della gran casa ..di sopra nuovi inquilini...una bimba della mia eta'...pelavamo le pere per fare la marmellata...la nonna non poteva mangiarne perché aveva anche il diabete....ma era ghiotta..e mamma essendo solo sua nuora non osava sgridarla più di quel tanto....io venivo da Milano e grazie alla mia nuova inquilinbambina conobbi nuovi amici...che bello...la lunga via che porta dai colli alla porta della città era chiusa per lavori e noi potevamo scorrazzare liberi su e giù...giunse luglio..e tutti sempre più amici...c'eri tu poi Alb che ti distinguevi da tutti....il nonnino mi prometteva volentieri sposa a te!...tutte le sere era festa..la collina era profumata...giunse agosto...la nonna si aggravò...per poi morire...e' il primo morto di cui io ricordi il dolore della perdita....venne il funerale e la fine dell estate...capisco ora quel che possano avere provato i miei a quei tempi....allora era per me un estate tragicamente magica... dove sarei voluta stare per sempre a Pistoia....e ora che ci riSONO..e so che sei vicino...sto male a pensare che l'unico ostacolo tra noi sia la prigione della tua mente... |
ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN
Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare ...
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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.
ULTIMI COMMENTI
CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA
(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2024 alle 20:29
Inviato da: Marion20
il 08/09/2023 alle 01:13
Inviato da: Vasilissaskunk
il 10/03/2023 alle 12:51
Inviato da: zapata71
il 02/03/2023 alle 16:13
Inviato da: je_est_un_autre
il 01/03/2023 alle 18:18