Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

Messaggi di Dicembre 2017

QdAM_TERRITORIAL PISSING

Post n°261 pubblicato il 15 Dicembre 2017 da Vasilissaskunk

Sul ciglio di un deserto emotivo provo quella strana sensazione di esplosione un po' come negli anni 90 quando iniziavo saltare per ballare un pogo scatenato e cercavo il mucchio da colpire... il mondo era grunge e io  non avrei potuto farlo perché il mio ginocchio poteva uscire fuori posto ... ma tanto fu ...insomma dicevo sento montare quella frenesia che ti rende insopportabile la staticità,  perdonami o dio, insomma,  non ci sono poi grossi problemi se non una latente insoddisfazione mirata e centrata soprattutto sulla qualità con cui si utilizza il tempo a disposizione... e quindi ti buttavi alla cieca nel mucchio cercando il contatto fisico con altri satelliti umani  ...sbatacchiata urtata talvolta capitava di cadere....Urlavano gracchianti i Nirvana

Ma si tratterà poi di esplosione o invece di implosione? Diite voi :"cosa cambia ? " cambia cambia,  eccome  se cambia.  L'esplosione io la vedo meno dolorosa:  un attimo e poi brandelli disperdersi. L'implosione invece la percepisco molto dolorosa: comincia a contrarsi e rimpicciolirsi per primo il cuore e poi tutte il resto si raggrinzisce e accartoccia su stesso e ti senti piano piano soffocare ... piano piano sino a rimanere un puntino di molecole agglomerate lo spazio seppur minimo di cui richiedi ora nella nuova forma ti manca e non è abbastanza ...

Arriva il momento dei conti ? o No, no, no no, non sono mai stata brava in matematica, sono tra le due incognite e non ricordo piu' come si calcola la traiettoria della linea ... niente retta , che come  dice Ferretti la retta  è per chi ha fretta" devia il risultato attuale e come dicono  i subsonica SALLLLLLLLLTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

La solitudine è uno stato mentale, un vuoto che proviamo a colmare, qualcosa di ereditario e atavico che ci accompagna per tutto il percorso pungendo ai fianchi piu o meno in modo prepotente o languidamente ....

C'è un antro e oscuro profondo da scoprire  il fondo del se ...dell'essenza ....

Ci sono altresì invisibili catene che ci legano a circostanze stanziali ... ci sono missioni parentali ed altre circondariali....

E i sogni che non si realizzano vanno a completare l'album delle illusioni trascinate nello scorrere del tempo  ... cosa c'è di sbagliato a voler che il cuore vibri in armonia? Forse giusto il verbo volere ... se si annulla il desiderio non è scontato per niente che arrivi la pace ... o forse si?

Din DONG ! Circuito emotivo  sovraccarico instabile: respira e conta fino ad un miliardo ... non esplodere e tieniti stretta le tue molecole non lasciare che ti smembrino !  E quando si tengono per le manine fai si che non litighino l'una con l'altra e non  tendano a microscopizzarsi ...ricorda no esplosione nemmen implosione ..fluttua leggere

Lo senti il vento furente urla porte le voci di chi è stato ... ti spinge furente nell'ora ...seguilo e vola altrove e altrove non è mai abbastanza ecco appunto, die dice chi si accontenta gode ... eppure voglio ANCORA qualcosa in più ... per ora mi accontento di affondare il palato in un sopraffino cioccolato ....

"When I was an alien ..Cultures weren't opinions  I  Never met a wise man   If so it's a woman " Nirvana

 
 
 

QdAM_alive in the night

Post n°260 pubblicato il 07 Dicembre 2017 da Vasilissaskunk

Sono uscita presto stamani … scivolata dal letto e dal caldo per uscire nella notte …luna alta  in cielo cupo

 -4°, nessuno di umano  in giro … il respiro prendeva forma si connotava caldo nello sbuffo animale … io non ho paura del buio …ma come sarà mai quello eterno ? avro’ una luce come quella di stamani ad illuminarmi una nuova parte di cammino … o staro’ semplicemente stesa, assorbita dalle tenebre ?

Cammina e respira …tutto intorno riluccica di galaverna … ghiaccio … fatica che si fa respiro … caldo dentro ma cuore gelato… non si direbbe che un tramonto terso d’inverno si possa trasformare in tutto questo antro ancestrale  ….

Mi sentivo piccina… pollicina che si muoveva a spallate tra sentieri di vacue speranze  …il bosco aveva  i suoi rumori ..l’umanità tace assopita nel sonno …. Faceva  freddo ma non in movimento  … fa freddo …

Siamo tutti dei gran bei vuoti a perdere …eccola qua l’evoluzione dell’umanità: una volgare produzione di mercato !  Pensavo “Non voglio piu’ scandire  giorni di calendari che si impongono insolenti con scadenze non sentite … non voglio piu’…. “

Che cosa è l’aver paura ? riempire forse il buio di luce artificiale come stiamo facendo ? Impersonare nello spreco fasto e ostentazione la nascita di che cosa?

Giravo sola con i mie pensieri in questa gelida mattinata di dicembre …è già inverno … non è poi così brutto sentirsi al di fuori del mondo … oppure anche qui è proprio il contrario… la fiera si aggira per istinto nella notte senza chiedersi alcun perché è il giorno che si impone con la ragione …

Eio avrei voluto parlarti  … ma fortunatamente nel freddo fu  solo silenzio … silenzio fino all’orlo del recipiente del mio esistere … and I was alive in the night

 
 
 

Questioni di adolescenza in età matura _INDIgestioni emotive

Post n°259 pubblicato il 05 Dicembre 2017 da Vasilissaskunk

Natale Natale qual si dolce tribolare solo e soltanto per una proiezione mentale …

 

Non so ben ridire quando ma in quest’anno è defunto l’incanto … benvenuto dunque al disincanto benvenuta nell’epoca dell’adolescenza matura …

E’ come un po’ avventurarsi per una selva oscura …non sono pronta per essere adulta … eppure un  figlio te  lo ricorda … necessita una guida …oddio la guida sono io …

Eppure questo inverno regala dei tramonti mozzafiato tinti di un rosa così soave … che soavemente vengo distratta e assorbita ...

Attratta fortemente attratta, direbbe Lindo, ma purtroppo molto civilizzata … dicono che la felicità passi per la via dell’accettazione degli accadimenti … ma in taluni casi non è forse questa rassegnazione? Accidia? Inettitudine o semplicemente sconfitta dell’ IO .

Sinceramente, sono stabilmente in confusione, non certo sul   baratro dell’ irrequietezza giovanile,   ma gli interrogativi spingono sul senso di esistenza … la ragione è una maledizione … “semplicemente ricordati che respiri il resto è tutto mente che ti mente” ….gia’, ma il resto intorno è solo il matrix … allora, vedi,  insorge  un senso di solitudine assoluta unito al medesimo bisogno di non avere accanto proprio nulla e nessuno ….

Tu chiamala pure palestra di vita … io dico mannaggia alla consapevolezza …dovevo poi capirlo quando studiavo Leopardi … avrei quanto meno potuto…certo’ è che non posso farmi peso di TUTTO quanto ci sia di pessimo a questo mondo ….

Spiritualità moderna produci consuma e crepa ululavano i CCCP negli anni 80, ora direi elucubra, medita contempla e sorridi … la vita ti sta digerendo!

E’ tutto un po’ distorto come in un disco dei Doors!

 
 
 

Questioni di adoloscenza di mezza età_RICORDI

Post n°258 pubblicato il 04 Dicembre 2017 da Vasilissaskunk

che bufera ... la bufera quando arriva è improvvisa... sbatacchia... sconvogle.. ribalta...

tu sei in un li che no sai dove sia di preciso... eppure

 

FLASHBACK1

ero sul divano marroncino di velluto, nocche in legno lavorato come andava una volta, aspettavo divorata dall'ansia...ho sentito rientrare i miei, facevo finta di dormire, così avrebbero parlato senza remore alcuna ... " si è un tumore ma si puo' curare ! " e poi sentivo mia sorella piangere... io facevo finta di dormire ...piangevo in silenzio.. non ero pronta ... non potevo perderla ....

Il giorno dopo ricordo che a scuola, ero alle medie in prima,  piangevo. Arrivo' professor TALDETALI di educazione fisica dicendomi " piangi perchè hai fatto qualcosa di  sporchetto con un ragazzino e hai paura di essere incinta ? " " Mia madre ha un tumore "

Morale: gli idioti esistono ... non puoi sapere cosa succede veramente nella vita di qualcuno ..evita giudizi... se puoi

 

FLASHBACK2

Era questo periodo qua ma di 10anni fa... era una sera, anzi una notte ma non so dire se fosse buia o tempestosa ...l'unica cose che so  è che ero da sola e  mi si materializzarono parole davanti ad uno schermo e dalle parole percepii, o almeno mi sembro' di farlo un'anima contorta ed interessante... ne nacque una fitta e talvolta acerrima corrispondenza... ma posso chiamarlo amore? non credo .. lui usciva dalla rete e mi deliziava con racconti di una vita fuori dalle righe... lo incontrai anche, e li per li fisicamente fu pure una delusione ... ma il potere della sua mente o meglio, quello che io gli volevo attrribuire,  per decenni mi ha colmato di quel sapore di nostalgia mista ad un'avventura particolare ... e che vi debbo dire era dolce seppure furente scontrarsi a cicli periodici ...ma i nodi vengono poi sempre al pettine.

Morale: volevo cercare qualcosa di speciale per colmare i vuoti della quotidiana esistenza... oppure perchè semplicemnte abbiamo bisogno tutti di credere che qualcosa sia speciale... ogni tanto penso sia stato davvero un innamoramento ... ma putrtoppo non penso piu' sia stato  un accadimento peculiare...

 

lasciatemi affogare le mie smanie in  un soffice pandoro... che piano pano si depositerà in adipe sui miei fianchi... sa' mai servissero da barriere paraurti in un futuro...

 
 
 

questioni di adoloscenza in età matura _1

Post n°257 pubblicato il 01 Dicembre 2017 da Vasilissaskunk

A volte penso davvero che non ci si alcuna via di scampo…

Le persone muoiono …o semplicemente scompaiono e riappaiono … il disegno non è comprensibile e la mente ricama e cuce storie a misura dei propri bisogni e a seconda delle necessità del momento

Sarebbe facile  riperdersi, tornare indietro con la memoria… ma cio’ che non fu’ benchè possa essere, non sarà come avresti sperato che fosse in quel dato momento

Non c’è scappatoia dall’età matura … ci sono tappe ben precise ..orizzonti incerti che mettono inquietudine …e il perdere chi ti ha potato in grembo ti  fa sentire così perso  e tristemente solo ….

Non c’è scampo aspetti quel qualcosa di speciale che tarda ad arrivare …rimani li tremendamente  pietrificato dalle e nelle tue piu intime paure.. prima tra tutte quella di stare sprecando tempo

…di non godere del poco tempo che ci è dato ….

Comunque sia l’esistere in questa forma è limitato e in quale altra non si sa…

Ed è tutto molto delirante perche certe cose nell’adolecenza dell’eta di mezzo ti appaiono proprio come sono ( ? ) e vedi chi ti sta accanto ed è avanti come una possibile fine –uscita di scena ….

Non è la vita che sfugge sei tu che sfuggi alla vita … per imbambolarti chissa’ dove .., risucchiato dalla rete o nella idea che ti sei fatto dell’amore … obblighi … doveri … remore … oblio … ma la mutazione non è ancora completa 

quanto è buona la cioccolata che si scioglie piano piano sulla lingua impastricciandoti denti e gengive ...

 
 
 

ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN

Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

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CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

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