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Diventare donna

Post n°65 pubblicato il 21 Novembre 2006 da il_presidente77
 

Sono vecchio. I mie capelli e la mia barba sono bianche. Sono un medico. Non sono mussulmano, ma da anni nel mio studio pratico ogni giorno l'infibulazione. Oggi nel 2050 sembra un cosa molto semplice. Dieci minuti di operazione: si somministrano pochi milligrammi di anestetico, un uso circoscritto dei bisturi, alcuni fasci di raggi laser a diverse frequenze in modo da cicatrizzare senza provocare alcuna bruciatura. Se la tradizione lo richiede, è possibile subito cucire la vulva lasciando aperta la giusta misura: un chicco di riso. Il sottile filo d'argento verrà poi rimosso il giorno del matrimonio. In questo modo alla donna è permesso di conservarsi pura. Donna. Sicuramente non ancora donna senza l'operazione. Non lo si può essere a uno, otto, undici anni se non si è ancora stata sottoposta all'operazione. Mi è difficile ogni giorno effettuare la pratica as sunnah e guardare negli occhi quelle bambine che divnetano donne, ma ogni giorno continuo instancabile a fare diligente il mio lavoro.
Ricordo quando ero giovane. Ero un'idealista e un sognatore. Ero uno che prendeva alla lettera il giuramento di Ippocrate. Ero. Sono andato in Africa con tante speranze. Villaggi che distavano anche centinaia di chilometri e un caldo infernale. Ricordo quel giorno. Urla. Urla tremende. Ho visto una bambina, otto anni, coperta di sangue fino al petto. La madre e la zia la tenevano ferma. Un uomo stringeva in mano un pezzo di vetro e stava facendo l'operazione. Niente anestetico. Niente antibiotici. Niente osso appuntito arroventato nel fuoco. Io ho fatto quello che andava fatto: cotone, disinfettante, punti di sutura, antidolorifico. É da quel giorno che pratico tutti i giorni nel mio studio l'infibulazione. Sono i genitori a portarmi le figlie, perché possano diventare donne.
Sono vecchio, ma la notte mi sveglio e sento ancora quelle urla. È per questo che ogni giorno pratico l'infibulazione as sunnah. Non diventerò ricco come chi pratica legalmente altri tipi di infibulazione, come chi e solito cucire con il modernissimo filo in puro argento. Mi limito con un sottile raggio laser alla scrittura del clitoride e a provocare la fuoriuscita delle sette gocce simboliche. Le bambine possono diventare donne. In questo modo adempiano al loro dovere e nessuno può più discriminarle, perché così facendo hanno tenuto fede ad una prescrizione che il Profeta non ha scritto nel Corano. I genitori conoscono tutto ed è per questo che si rivolgono a me.
Non ero tagliato per fare l'attivista. Non potevo aspettare i lunghi tempi della politiche internazionali. Non avevo la forza di sentire affermare che l'infibulazione è un'importante pratica culturale. Neppure se chi lo sosteneva era tra i più grandi innovatori e riformatori sociale del proprio paese. Ogni notte continuo a sentire quelle urla. Ogni volta che incontro gli occhi di una donna vedevo gli occhi di quella bambina sporca di sangue fino al petto. Ogni giorno cerco di fare qualcosa, perché nessuna bambina debba più urlare, perché non sia costretta a privarsi di un parte di se stessa neanche in un sterelizzato studio medico. Lo so non è molto. Non faccio nulla di nuovo. Cerco solo di rendere più accessibile un pratica che già esisteva. È questo l'unico modo in cui riesco a guardare negli occhi una donna e a vedere quella bambina che non urla più, ma che tenta di sorridere felice.

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Commenti al Post:
bluewillow
bluewillow il 21/11/06 alle 18:08 via WEB
mi auguro davvero che nel 2050 simili barbarie non accadano mai più.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 22/11/06 alle 10:27 via WEB
è una cosa che "ci portiamo" dietro da millenni non so se alcune decadi basteranno
 
Xeinar
Xeinar il 21/11/06 alle 21:51 via WEB
Certe volte mi chiedo perchè certi estremisti non usino il loro tempo anche a leggere racconti come questi. Ma poi mi rispondo da solo. Un caro saluto.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 22/11/06 alle 10:38 via WEB
Purtroppo non si tratta solo di estremisimi, dato che l'infibulazione è una "pratica" che oltre che una radice religiosa non totalmente condivisa, ha anche una radice culturale molto antica. In molti posti viene quasi vissuta come una cosa normale e necessaria. Un saluto.
 
antobi
antobi il 22/11/06 alle 15:21 via WEB
L'infibulazione è una cosa terribile, che non credo sia legata solo alla cultura mussulmana. Credo che sia più che altro un fenomeno 'nazionale', circoscritto all'Africa (certo, non ho detto il Lussemburgo, ma il sapere che è un fenomeno circoscritto a me personalmente lo fa rendere un po' più gestibile...).
Come si fa a far decadere certe tradizioni? Noi, personalmente, cosa possiamo fare? Se ci fosse un modo, anche uno solo, per porre rimedio a questo scempio, credo che in molti, io per prima, ci porverebbero.
Ma non mi viene in mente niente...
Se quando gli occidentali vanno ad esportare la democrazia, poi stuprano e uccidono, non credo che il messaggio di rispetto e tutela del corpo della donna sarà recepito in fretta.... Mah...
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 22/11/06 alle 18:06 via WEB
L'infibulazione è una pratica che nasce molto prima della religione islamica, la cui origine risale forse fino all'epoca dei faraoni. Non è stato l'Islam a diffonderla in Africa, anche se si dimostrato tollerante nei suoi confronti. Come detto non esiste nel Corano alcun passo che indichi che l'infibulazione sia obligatoria per le donne, anche se è descritto il fatto che alcune donne a Medina si erano sottoposte a questa pratica.
L'infibulazione non è strettamente legata all religione islamica anche se alcune "interpretazioni" la indicano come obligatoria. Esiste al di fuori dell'Islam e fa una sua connotazione differente a seconda del paese in cui viene praticata: cambiano l'età delle "donne", il modo in cui è praticata, il significato.
La sua diffusione è principalmente collegata all'Africa, ma viene pratica anche in alcuni stati del medio oriente e alcuni asiatici.
Difficile dire se possiamo fare qualcosa, ma questo avviene per molti "problemi". Forse non possiamo fare nulal di pratico , ma non parlarne e fare finta che tutto vada bene non risolve affatto la questione.
Personalmente considero sbagliato il concetto di esportazione della democrazia, ma questa è un'altra storia. Gli stupri e le violenze sono crimini e come tali vanno trattati senza alcuna indulgenza ancora di più perchè quei militari dovrebbero tentare di portare la pace. Poi in molti posti è difficile parlare di cultura di rispetto del corpo della donna, non tanto per problemi culturali, ma perchè in quei posti si muori di fame, si combatto da decenni guerre che nessuno ricorda, si muore perchè le multinazionali obbligano a comprare il latte in polvere etc. Se manca la possibilità di vivere, è difficile di discutere di altre cose. Ciao.
 
   
Didilou
Didilou il 23/11/06 alle 11:03 via WEB
sono d'accordo con te, soprattutto con le tue ultime righe di questo commento, quando dici che se manca la possibilità di vivere è difficile discutere d'altro. Penso che nel nostro piccolo dobbiamo continuare a parlarne, a cercare di capirne i motivi, la storia di questa pratica crudele, che significa per queste popolazioni essere donna. Poi magari cercare di avviare un dialogo, un confronto. Poi però credo che per prima cosa bisogna dar loro la "possibilità di vivere". Ciao!!
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 23/11/06 alle 16:56 via WEB
Credo che il primo diritto sia proprio il diritto alla vita. ciao
 
shockportatile
shockportatile il 23/11/06 alle 15:37 via WEB
Perchè nel 2050 questo non dovrebbe accadere? Perchè è una pratica legata al mantenimento delle gerarchie sociali. Io donna non sarò mai pura dalla nascita, sono nata traditrice, sono nata imperfetta. Quando quei medici fiorentini proposero la sunna lieve nei nosocomi toscani, felice dissi "come siamo aperti, tolleranti, multiculturali". Non è vero, siamo assecondatori. La rivoluzione va fatta nella mente non nel sistema sanitario nazionale. Non vorrei essere stata quella bambina che urla e neanche quella che tenta di sorridere ma che per essere accettata deve continuare ad essere violata. Grazie per avermi fatto indignare. Davvero. Un abbraccio. Maru
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 23/11/06 alle 16:17 via WEB
Secondo me nel 2050 la questione sarà ancora aperta, il protagonista, infatti, è ancora in lotta contro l'infibulazione.
Non conosceva la storia dei nosocomi toscani. Rimane il fatto che l'infibulazione è stato riconosciuta solo da pochi anni in molte legislazioni come violenza nei confronti della donna.
Se qualcuno è intereassato puo leggere una tesi sull'argomento che ho travato qui. In cui ho letto una cosa "strana" nel sud del Chad si pratica l'infibulazione per imitazione come una sorta di moda. Saluti.
 
monalisa_e_nebbia
monalisa_e_nebbia il 26/11/06 alle 16:08 via WEB
Flessioni&Riflesioni...dal Blog di Monnalisa&NEBBIA... BLUWARRIOR..questo Sig.re..MI DESCRIVO:W la birra, viva il medioevo e tutte le epoche perdute. Viva i pirati e la loro coerente anarchia. Abbasso tutte quelle cose che sembrano speciali e importanti ma che nascondono merda e inganno..SCRIVE QUESTO MESSAGGIO CIFRATO a MONNALISAaliasCappuccetto Rosso.. :"Attenzione...c'è Mister X"......La "Nostra"..impaurita..prima non capisce..poi finalmente avuta, pure Lei, un'apparizione sulla via di Centocelle..risponde :"Ho capito a cosa facevi riferimento: ho letto il tuo blog. Ci sono molti individui del genere. Pare si chiamino anche "troll"...!! Ahahahah..La NOSTRA..che per professione e' una stimata e preparata PROFFESIONISTA DEL WEB...INGENUAMENTE AFFERMA.."Pare si chiamino anche TROLL.."..Ora mi domando e dico..Possibile che COLEI che e' "a un passo dal saltare il fosso della sapienza"..usi FINZIONE&IPOCRISIA (..stando cosi' le cose ndr.)per far la piaciona ed accattivarsi la simpatia del nuovo commentatore..Commentatore fuori dalla Linea editoriale..ma ottimo per il contatore..!!!^________*SUVVIA DA LEI..i suoi lettori,pretendono maggiore Onesta', in quanto tutti sanno che se Lei si impegna.. sa' far meglio..!!
 
monalisa_e_nebbia
monalisa_e_nebbia il 26/11/06 alle 16:08 via WEB
QUANDO SI DICE ESSER IN ANTICIPO SUI TEMPI....Nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, mailing list, chatroom o blog per troll si intende un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l'obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente dibattuta, specie se la questione può già in sé suscitare facilmente tensioni sociali (politiche, religiose, ecc.). In altri casi, il troll interviene in modo semplicemente stupido (per esempio volutamente ingenuo), con lo scopo di mettere in ridicolo gli utenti che, non capendo la natura del messaggio del troll, si sforzano di rispondere a tono. Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale. Se un troll viene invece ignorato (cosa che in genere rappresenta la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo (fenomeno di autocombustione del troll). Nella gran parte dei forum, dei gruppi e delle chat, a prescindere dai moventi di chi li scrive, quasi sempre i messaggi impopolari o provocatori attirano reprimende, correzioni e risposte irritate da parte di chi non distingue fra comunità reale, in cui le persone sono esposte al rischio condiviso di violenza fisica, e comunità virtuale epistemologica basata sullo scambio di parole e idee. Gli usi e i costumi di discussione nati nelle comunità reali vengono trasportati ingenuamente in quelle virtuali dagli utenti inesperti, non ancora abituati alla gamma di giudizi ed opinioni espresse online, soprattutto se in modo anonimo. Dare da mangiare ai troll significa rispondere ai messaggi provocatori dei troll, dando così al troll nuovo materiale a cui rispondere, per gettare altra benzina sul fuoco del litigio. "Per favore non date da mangiare ai troll" è un messaggio di avvertimento che i vecchi utenti inviano ai nuovi quando questi ultimi pensano di averne individuato uno, perché il modo migliore di combattere un troll è ignorarlo completamente Alcuni tipi di messaggi e attività associati ai troll: messaggi fuori tema; messaggi offensivi; messaggi contenenti errori ovvi o gravi pecche; accendere una flamewar (scambio acceso di opinioni), dichiarandosi poi innocenti; mandare lunghi paragrafi copiati da testi, web o quant'altro; diffondere informazioni private (vere o false) su altri utenti, per alimentare malumori e dissapori; lagnanze fuori tema a proposito della propria vita privata (a volte questo è il troll "grido d'aiuto"); sbagliare deliberatamente e ripetutamente a scrivere i nomi delle altre persone per turbarle e/o irritarle nella conversazione; risposte plurime o paranoiche a opinioni personali espresse da singole persone; insultare persone perché non conoscono la grammatica o ignorare volutamente delle regole grammaticali; ogni combinazione di quello che è scritto sopra. Per esempio, un troll combinerà frasi ingiuriose scritte male. Motivazioni dei troll: Ricerca di attenzione: il troll cerca di dominare la discussione corrente incitando l'astio e dirottando efficacemente l'argomento in oggetto. Divertimento: per certe persone il pensiero che un altro possa arrabbiarsi per le parole di un totale sconosciuto è divertente. Grido d'aiuto: molti presunti troll, nei loro messaggi, espongono situazioni disperate o di grave disagio familiare, scolastico, finanziario o relazionale, sebbene sia impossibile sapere se siano vere o no. Far perdere tempo agli altri: uno dei maggiori temi nel trolleggiare è l'idea che si possa far perdere dieci minuti di tempo a dieci persone spendendo un solo minuto del proprio tempo. Alla maggior parte dei troll piace l'idea di far perdere tempo agli altri con poco o nessuno sforzo da parte loro. Generare un cambiamento nell'opinione degli utenti: un troll può ostentare opinioni estreme per fare in modo che le sue vere opinioni, poi, sembrino moderate. Spesso il troll si serve di altre false identità, inscenando un falso dialogo pubblico. Testare la robustezza di un sistema contro gli attacchi sociali o altre forme di cattivo comportamento: per esempio violare platealmente le regole e i termini di uso per vedere se gli amministratori prendono contromisure e quali. Combattere sentimenti di inferiorità o impotenza attraverso l'esperienza di controllare un ambiente. Combattere il "conformismo": molti troll si difendono sostenendo che il gruppo in cui postano è diventato troppo chiuso e conformista, e cercano di rimediare con una "terapia d'urto" scioccando gli altri utenti. Satira: in questi casi gli utenti non si considerano dei troll ma piuttosto degli umoristi o dei commentatori politici incompresi. Attacchi personali contro un particolare utente o gruppo di utenti. E' difficile rilevare direttamente le motivazioni dei troll, perché le risposte offerte dai sospetti troll sono spesso niente più che espedienti per continuare la loro attività di disturbo. Soluzioni possibili al problema: Alla lunga un troll è sempre individuabile, perché tende a reiterare il suo comportamento nel tempo. La soluzione più semplice è ignorare a priori tutte le discussioni proposte da quest'individuo, se possibile metterlo in "ignore list", avvisando i nuovi utenti, in modo che non cadano nelle trappole che i troll tendono continuamente. La saggezza popolare suggerisce agli utenti di evitare di nutrire i troll e di resistere alla tentazione di rispondere. Rispondere a un troll porta inevitabilmente la discussione fuori tema, nello sbigottimento degli osservatori, e fornisce al troll l'attenzione di cui ha bisogno. Esistono anche i "cacciatori di troll", che sono però essi stessi (come i troll) affamati di controversie: i veri sconfitti sono gli altri utenti che avrebbero preferito che non si arrivasse allo scontro. I troll sono eccitati dai cacciatori di troll e frustrati da chi li ignora. Affrontare i troll porta alle "flame wars". I troll frustrati dalla strategia "non date da mangiare ai troll" potrebbero lasciare la chat o il forum, o potrebbero peggiorare finché non ricevono una risposta. I troll novizi spesso subiscono il Rimorso dei Troll, un sentimento di rimorso dopo che hanno perso il loro account o il loro nickname come conseguenza delle loro azioni da troll. Per i vosti Blog e Siti Contribuisci anche tu alla lotta contro i Troll! Inserisci i codici HTML nel tuo box e diffondi il verbo!..CON AFFETTO...M.
 
La_Maschera_Ipocrita
La_Maschera_Ipocrita il 28/11/06 alle 15:20 via WEB
In alcuni paesi viene asportato il clitoride, in modo che la donna non possa trarre piacere dal rapporto. Inverosimile.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 28/11/06 alle 16:18 via WEB
Non è inverosimile è crudele!!! Tra l'altro una delle versioni praticate in Africa prevede l'asportazione non solo del clitoride, ma anche delle piccole e delle grandi labbra. Da rimanere sconvolti...
 
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