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Eroe del mio inferno privato

Post n°139 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da il_presidente77
 

Sono fermo, assente. Sarebbe facile, semplice, illusorio poter impersonare un personaggio. Non è importante averne a disposizione uno bello e vincente. Andrebbe bene anche uno degli eroi dell'autodistruzione di Bukowski. L'importante è sapere indossare il vuoto con classe, sapere essere vivo. Non sarebbe più necessaria la ricerca dei miei demoni quotidiani. Doverli raffigurare, doverli creare. Finalmente tornarebbero ad essere languidi riflessi in questo bicchiere di liquido ambrato. Somma di  scuse e di delusioni, di quel essere definito sempre bravo, troppo bravo, ma mai a sufficienza. Nulla altro.
Vincente. Perdente. Etichette senza senso, senza utilità. Sono etichette da indossare, ma inutili se ci sono i veri dolori, inutili per un qualunque giorno di vita.
Sono logorroico con parole scritte, anche se le ho cancellate tutte. Una linea bianca sopra. Sopra la loro realtà fisica. Non ho imparato a barare, non nascondo le mie debolezze. Loro raccontavano solamente le mie bugie, quelle che volevo dirmi, quelle a cui sono fedele, perché a loro non credo. Le ho cancellate fisicamente, ma moralmente sono incatenate a me. Sono cento demoni che non mi abbandonano. Non è male, perché senza lacrime posso essere afflitto solo il necessario, solo il dovuto.
Sono quello che sono. Sempre lo sono stato, forse sbagliando. Maschere, forse troppe maschere. Sopravviverò. Sopravviverò, ma non perché sono forte. Sopravviveranno anche loro con in dono un'altra possbilità, una per ogni giorno. Non è importante, perchè sono solo riflessi in un bicchiere. Non potranno mai uccidermi, neppure se conviene. Mi rialzarerò sempre, rinascerò dalla morte che c'è in ogni alba.
Potete ora restituirmi la mia vita. Non mi arrendo più, anche se non sono sufficientemente forte per uccidervi. E ricordatevi non sto mentendo alle mani, al cuore e ai reni; anche se non vi arrendete, prima o poi vi estirperò via come una patologia, perchè non sono perfetto, ma testardo.
Non mi credete? Aspettate pure la vostra seconda possibilità, se mai arriverà.

 
 
 
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