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Gun, with Occasional Music

Post n°188 pubblicato il 11 Giugno 2008 da il_presidente77
 

Recentemente (leggasi ultimi 15-20 anni) molti autori si cimentano cercando di fondere generi differenti tra di loro o di oltrepassare i canoni e le convenzioni di uno specifico genere letterario. In Concerto per archi e canguro Jonatham Lethem fa qualcosa di diverso è di scrivere un hard boiled come se fosse scritto nel futuro non semplicemente ambientato lì. L'idea non è di per se innovativa alcune  riviste di fantasceinza americana durante la Golden age consigliavano vivamente ai propri scrittori di non scrivere narrativa sul futuro, ma di scrivere narrativa nel futuro ovvero racconti e romanzi pensati per lettori che vivono in quel futuro che faceva da sfondo. Quello che Lethem riesce a produrre è un risultato complessivamente ottimo. Infatti, riprende le convenzioni dell'hard boiled in perfetto stile Raymond Chandler o Dashiell Hammett e le fa incastrare perfettamente in un futuro, che potrebbe anche non essere lontanissimo. Il risultato ottenuto è tanto più da considerare importante quanto si considera la distanza temporale e stilistica dell'hard boiled rispetto alla narrativa e all'immaginario contemporaneo.
Il futuro immaginato da Lethem è un futuro cupo che si adatta alla storia che vuole narrare, ma è anche estremamente fantasioso e visionario anche se non tutte gli spunti sono (ma questo è normale) innovativi. Si tratta di un futuro in cui le droghe sono legalizzate, in cui ogni uomo una una tessera di punti karma, che rappresenta la propria reputazione nella società, in cui l'essere condannati consiste nell'essere ibernati (nel testo letteralmente "mandati in ghiacciaia") per la durata della pena, in cui ci sono animali evoluti e antropoformizzati. In questo futuro un inquisitore privato (così si chiamano in quel periodo gli invesitgatori privati) si trova invischiato in un caso di assassinio e cerca di risolverlo o almeno di trovare la verità. La storia si svolge in un sussegguersi di prestanome, amori e tradimenti, corruzione, scazzottate e interrogatori e si dirige verso una risoluzione del caso, che, forse, non è scoppittante come il lettore vorrebbe, ma che sicuro si adatta perfettamente alla storia e al protagonista.

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Commenti al Post:
piccodgl
piccodgl il 12/06/08 alle 15:06 via WEB
Sul futuro si potrebbe scrivere all'infinito. Infinito elevato a infinito. E' talmente pregnante come argomento per l'essere umano...Un passaggio veloce, un saluto sentito :)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 13/06/08 alle 10:45 via WEB
Il futuro è un argomento intrigante, perchè porta a farsi domande sul presente; però gli scrittori trovano storie ovunque anche nel presente e nel passato. Le trovano e sanno trovarle. Sembra cosi semplice, ma in verità è dannatamente complicato. Saluti.
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/06/08 alle 22:48 via WEB
trovo già così difficile il presente! (e per certi versi anche imprevedibile altrettanto se non più del futuro, forse proprio perché è il doverlo vivere che lo rende drammatico).
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 14/06/08 alle 10:41 via WEB
guardare avanti (come guardar indietro) può essere un modo per guardarsi intorno, magari senza meno limitazioni; più che drammatico credo sia difficoltoso vivere il presente e questo non nel nostro momento storico, ma sempre. L'aggettivo drammatico lo useri per la scelta di fuggire dal vivere il presente, la scelta di non fare scelte, che non è un problema che accompagna l'uomo da millenni.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/06/08 alle 20:51 via WEB
dipende da che vit si vive e da quanto ci si lascia coinvolgere dal dolore altrui (oltre che dal proprio). di fatto la vita è spesso drammatica, anche bella sua bellezza.
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 16/06/08 alle 10:08 via WEB
Comprendo a pieno. Non si può fare un discorso generale sulla vita, ognuno deve dire la sua e non è facile dire la propria opinione neppure sulla propria vita.
 
LadyAileen
LadyAileen il 14/06/08 alle 20:28 via WEB
Confesso che non amo i libri che parlano del futuro. Preferisco di gran lunga il passato forse perché lo rimpiango un pò pensando al presente che fa davvero paura. Buon week-end! ;)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 16/06/08 alle 10:04 via WEB
E' tutta una questione di gusti, nulla più. Non credo che il passato sia poi tanto migliore del nostro presente anzi ... Secondo me di molti (tanti) periodi storici si ha una visione troppo romanzata e romantica per poterli capire fino in fonto
 
bluewillow
bluewillow il 18/06/08 alle 20:59 via WEB
Anche Neuromante di William Gibson, un pilastro del cyber-punk, è un hard-boiled ambientato nel futuro. Mi piace molto la fantascienza, il suo unico difetto è di essere spesso catastrofista, cosa che in un certo senso la rende a volte monotona. Penso comunque sia difficilissimo interpretare il futuro, chissà quante cose cambieranno nella mentalità futura che oggi sono inimagginabili. Potrebbero esserci scoperte simili a quella del fatto che la Terra non è il centro dell'universo che cambiarono totalmente non solo la scienza, ma un intero sistema filosofico. Credo siano questi i cambiamenti più difficili da indovinare. Buona serata :)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 18/06/08 alle 21:19 via WEB
L'aspetto hard boiled di Neuromante passa un po' in secondo piano durante una sua lettura, perchè lo spirito e gli scopi di Gibson sono altri. Forse l'impostazione della trama è hard boiled, ma per tutto il resto no, nel qual caso saremmo alla contaminazione di generi nona d un esperimento letterario (ben riuscito tra l'altro) alla Lethem.
Di fantascienza ce n'è tanta dalla catastrofista alla non, a chi lavora in primis sulle rivoluzioni scientifiche (l'hard-sf) e chi su mette al centro l'uomo (la soft-sf), c'è chi in passato a scritto sf basandosi su un sistema di pensiero non-aristotelico, chi ha immaginato alieni per cui la relazioni di causa effetto non avesse tempo, etc. Ci sono tante fantascienza da quella di intrattenimento a quelle impegante, da quelle che guardano alla società a quelle che guardano all'uomo e/o alla suo anima, in fondo la sf è variegata un po' come la letteratura mainstram
 
   
bluewillow
bluewillow il 18/06/08 alle 21:55 via WEB
Sul fatto che la fantscienza sia molto varia come genere sono d'accordo.Un po' come il fantasy, ci sono opere bellissime e c'è chi segue una scia predefinita, imitando i più grandi. La mia non è una critica alla fantascienza in toto, ci sono opere di fantascienza meravigliose, solo che spesso se si immagina il futuro si vede una rovina incombente. Forse perchè questo genere ebbe un grande sviluppo proprio dopo la seconda guerra mondiale e fu in quel periodo che ne furono definiti molti dei canoni e delle tematiche. La paura della bomba atomica forse aleggia ancora su di noi attraverso questi libri. Non che sia sbagliato, in fondo sono moniti da tener presenti. Comunque riguardo al libro di Lethem mi hai davvero incuriosita.
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 19/06/08 alle 17:58 via WEB
ti rispondo riprendendo un pezzo di un'intervista Riccardo Valla noto traduttore di FS e non solo: "Detto in altro modo, nel possibile ritratto del futuro - quello mostrato dalla fantascienza - tendiamo a vedere i lati negativi e ad essere allarmati dalla possibilità che si realizzino; invece, nell'horror, sappiamo già in partenza che i vampiri o i lupi mannari, tanto per citane due, non esistono e questo ci permette di usare l'angoscia nata dalle immagini per purificarci - catarsi - dalle angosce che sorgono in noi nel contatto col quotidano"
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/06/08 alle 18:37 via WEB
Leggendo i vostri commenti, mi sono convinta: scoprirò questo autore di cui, ammetto, riconosco, confesso, non sapevo nulla. Grazie. (Quoti)
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 19/06/08 alle 19:19 via WEB
ecco non stai attenta!!!! avevo giò parlato qui di lui :-PPPP
Scherzi a parte, è proprio bravo anche se non "accessibile" a tutti.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/06/08 alle 19:45 via WEB
Acc, mi hai smascherato! Ormai è la mia veneranda età (e di conseguenza la mia memoria) che mi gioca brutti scherzi!
Ricordo quel post, ma... oggi sono in vena di confessioni: non avevo comprato il libro segnalato. Ok, ok, corro subito ai ripari! (La prossima volta, per cortesia, metti una postilla appositamente per me ;))) (Quoti)
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 19/06/08 alle 20:28 via WEB
Mi spiace averti fatto notare il fluire del tempo ;-)
Se vuoi provare a leggerlo ti non consiglio, al di là del vaolore del libro, non iniziare da Memorie di un artista della delusione perché è una raccolta di saggi e di articoli.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/06/08 alle 17:16 via WEB
Segnato :) (Obrigada) (Quoti)
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 20/06/08 alle 17:46 via WEB
de nada
 
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