J'ai plus de souvenirs que si j'avais mille ans. ( C. Baudelaire)
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William Xerra
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« Dino Risi (Milano, 23 di... | Rimanere senza parole è ... » |
Recentemente (leggasi ultimi 15-20 anni) molti autori si cimentano cercando di fondere generi differenti tra di loro o di oltrepassare i canoni e le convenzioni di uno specifico genere letterario. In Concerto per archi e canguro Jonatham Lethem fa qualcosa di diverso è di scrivere un hard boiled come se fosse scritto nel futuro non semplicemente ambientato lì. L'idea non è di per se innovativa alcune riviste di fantasceinza americana durante la Golden age consigliavano vivamente ai propri scrittori di non scrivere narrativa sul futuro, ma di scrivere narrativa nel futuro ovvero racconti e romanzi pensati per lettori che vivono in quel futuro che faceva da sfondo. Quello che Lethem riesce a produrre è un risultato complessivamente ottimo. Infatti, riprende le convenzioni dell'hard boiled in perfetto stile Raymond Chandler o Dashiell Hammett e le fa incastrare perfettamente in un futuro, che potrebbe anche non essere lontanissimo. Il risultato ottenuto è tanto più da considerare importante quanto si considera la distanza temporale e stilistica dell'hard boiled rispetto alla narrativa e all'immaginario contemporaneo. |
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Di fantascienza ce n'è tanta dalla catastrofista alla non, a chi lavora in primis sulle rivoluzioni scientifiche (l'hard-sf) e chi su mette al centro l'uomo (la soft-sf), c'è chi in passato a scritto sf basandosi su un sistema di pensiero non-aristotelico, chi ha immaginato alieni per cui la relazioni di causa effetto non avesse tempo, etc. Ci sono tante fantascienza da quella di intrattenimento a quelle impegante, da quelle che guardano alla società a quelle che guardano all'uomo e/o alla suo anima, in fondo la sf è variegata un po' come la letteratura mainstram
Scherzi a parte, è proprio bravo anche se non "accessibile" a tutti.
Ricordo quel post, ma... oggi sono in vena di confessioni: non avevo comprato il libro segnalato. Ok, ok, corro subito ai ripari! (La prossima volta, per cortesia, metti una postilla appositamente per me ;))) (Quoti)
Se vuoi provare a leggerlo ti non consiglio, al di là del vaolore del libro, non iniziare da Memorie di un artista della delusione perché è una raccolta di saggi e di articoli.