J'ai plus de souvenirs que si j'avais mille ans. ( C. Baudelaire)
COME IERI
William Xerra
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« Il suono del silenzio è muto | 8 marzo (di ogni anno) » |
Ispirato dalla "richiesta" su tuttiscrittori
“Non mi interessa vincere” – così maestro ti rivolgesti per la prima volta a me – “né con te né con la vita.” Io interpretai queste parole come una prova e le ignorai accettandole con un normale non-senso. Avrei, invece, dovuto scriverle sul mio viso per obbligarmi ad affrontarle continuamente e per provare la loro fisica realtà. Mi erano oscure il giorno del nostro incontro e non posso affermare di essere riuscito a viverle neppure oggi.
Giunsi da lei maestro avendo perso ogni parte di me stesso: ero senza identità, senza radici, senza prospettive. Consideravo lo zen, per quello che sapevo dello zen, solo un modo per addomesticare la mente, una terapia senza farmaci, una bussola che indicava una direzione. Mi sarei accontentato di qualunque. Desideravo qualcosa, anche una bugia, per sentirmi realmente vivo.
Sedersi a tavola e assaporare il the verde furono le prime cose che mi insegnaste maestro. Oggi posso dire di vivere questi gesti con gioia intensa. È come se loro mi avessero permesso di iniziare a vivere. Anche quel giorno, maestro bevemmo the verde fumante. In silenzio camminammo sulla flebile passerella di giunco, che sovrasta il giardino di tegole, e poi pronunciaste poche parole semplici, ma a me oscure. Quella fu la nostra prima discussione maestro.
Ho cominciato a vivere, ma nulla è cambiato in me. La vista, il tatto, il gusto, l’udito, l’olfatto sono sempre gli stessi. Nulla è cambiato e forse nulla cambierà prima della morte, ma credo di aver fatto un piccolo passo sulla mia strada. Oggi ne sono convinto. Devo vivere ancora molte vite, ma spero di poterla rincontrare maestro. Vorrei poter ancora una volta bere the verde fumante e passeggiare sulla passerella di giunco sopra il giardino di tegole insieme a lei. Questo mio desiderio spero non sia, all’interno del ciclo delle vite, una maledizione che ci costringere a ripercorrere questa vita, ma solo il sogno di un attimo nell’eterno svolgersi del mondo.
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