Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

una spirale

 

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Di quando non si vuole morire

Post n°559 pubblicato il 15 Giugno 2020 da woodenship
 

 

 

che stava lì lì per sfuggirti vita

e a stento l'hai trattenuta con sforzo

sì che ti è costato molto, coi denti

mordendola, a farla rientrare in petto

con colpetto di tosse a dir ch'è nulla.

 

Corre in me un dubbio che mi alletta pianto

mi scorre domanda nel sangue freddo

d'un colpetto di tosse a dir ch'è nulla

si che hai ripreso dondolii di gamba

col piede incastrato tra rete e sponda.

 

Ma ho visto e sentito: il tumulto in culla

la tentata evasione. Incurante eri.

Ed io che pensavo solo a svanire:

la morte mette ali ai piedi dei vivi.

Ora che è come niente fosse stato

 

ormai che mi sei soltanto negli occhi

col piede incastrato tra rete e sponda

me lo chiedo che non ci stai più a letto

come tu sia riuscito a convincermi

a liberartelo il piede sì freddo.

 

Si finisce con la morte nel cuore

perchè non si vorrebbe morire mai

pur se di essa se ne sente la puzza

ed il compattarsi degli arti ghiacci

e tu sentivi essere agli sfilacci.

 

 

E' perchè magari si è vista smorfia

contrarsi in faccia, increduli al dolore

che era lì per sfuggire. E non par vero

senza sconcerto esista dipartita

così di altro si preferisce dire. 

 

Non parli chi non sa cosa riflette

in sè guardi l'acqua specchio tremulo:

quando si è fratelli di stessa pelle

curiosi si scrutano i nei a vicenda

chiedendo all'altro di non avere paura.

 

 

 

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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 15/06/20 alle 02:03 via WEB
La morte io lo sfiorata e beffata un paio di volte ma so che arriverà prima o poi a darmi il colpo di grazia senza se e senza ma.Tengo le valigie sempre pronte....non si sa mai.Notte caro Wooden,ogni tanto appaio come le fatine:)
 
 
woodenship
woodenship il 15/06/20 alle 04:22 via WEB
Ah mia cara fatina divina: non le conto tutte le volte che sono morto e rinato.Ho maturato persino la convinzione che, quella che dovrebbe essere l'ultima,non è l'ultima. Perchè ci sarà un ennesimo risveglio..........Grazie di cuore anche per apparirmi e cerca di lasciarle lì le valigie: c'è sempre tempo per qualsiasi colpo di grazia in questo mondo......Una notte...notte? Perdiana,è quasi l'alba! Una splendida giornata a te con un abbraccio di sole.....
 
   
divinacreatura59
divinacreatura59 il 16/06/20 alle 00:50 via WEB
Non tutte le azioni sono condizionate e non hanno nemmeno intento o forse magari è solo simpatia.Notte caro Wooden,la notte è ancora giovane:)
 
     
woodenship
woodenship il 16/06/20 alle 02:00 via WEB
Come recita un titolo di una vecchia canzone: basta col cercare di dare un senso ad ogni cosa. Dunque si facciano, sempre che ci senta di farle.......La notte è ancora giovane, ma dovrò chiudere presto: domani mi aspetta il conte Drakula per riscuotere il suo tributo semestrale di sangue. Ecco questa è una di quelle cose che si finisce per fare con monotonia e senza simpatia.......A te un abbraccio di confortanti sogni pure ad occhi aperti.......
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 15/06/20 alle 03:17 via WEB
Non lo so se sia autobiografica – letteralmente autobiografica, intendo – ma nel leggerla l’ho fatta un po’ mia leggendo alcuni versi. Convincersi a liberare il piede sì freddo di chi amiamo, a liberare da un vincolo chi amiamo quasi volessimo legittimarne la partenza, quasi come se chi ci ama aspettasse il nostro permesso e non quello della morte, per poter partire, ti fa portare la morte nel cuore anche quando resti in vita. Perchè non si vorrebbe morire mai, ma a volte, però, si è pronti perché chi sta accanto e chi è con gli arti ghiacci sa che ormai è ora e non si è più nemmeno del tutto qui, ma già sul treno che sta partendo, anche se quando si è fratelli di stessa pelle e anche quando non si vuole…Tristemente vera, profondamente bella. Spero soltanto non sia uno scritto recente, anche se il tempo, soprattutto per queste cose è relativo. Mi auguro di non aver mancato di sensibilità nei tuoi confronti nel toccare l’argomento approcciandola esclusivamente come una poesia, accostandomi come mi sono accostata per le altre. D’altro canto, penso che avendola resa pubblica nel blog non ti dispiaccia che venga letta e che vengano lasciati dei commenti…Ti ho anche lasciato un papiro più lungo del solito sotto l’altra tua lirica…ma se sono stata indelicata in qualche modo, fammelo sapere ti prego.
 
 
woodenship
woodenship il 15/06/20 alle 04:34 via WEB
Come già detto da qualche altra parte: c'è sempre qualcosa di chi scrive,quando si scrivono poesie. Si parte da se stessi per allargarsi al mondo.Ed è chi legge ad allargare al mondo ciò che è stato scritto di sè dall'autore e condiviso attraverso la pubblicazione e la lettura.E, per quanto riguarda la sensibilità, credo che non ne necessiti altra che quella che si ha quando ci si approccia ad una poesia. Tutto qua. Nulla di più e nulla di meno.E sono felice che tu l'abbia letta come le altre,con lo stesso piglio che, vedi, ti ha permesso di percepirne le emozioni mie che ci ho racchiuso dentro.Non posso che ringraziarti di cuore anche per questo ed abbracciarti forte augurandoti una splendida giornata..............ps:oramai, data l'ora, devo rassegnarmi ad aspettare per cercare di risponderti al commento sulla poesia precedente.Non è semplice, spero che la notte mi porti consiglio......
 
anima_on_line
anima_on_line il 15/06/20 alle 18:48 via WEB
ogni distacco diviene morte, ma quella morte a volte è vita, quindi forse necessaria liberarla per risalire...salutissimi
 
 
woodenship
woodenship il 16/06/20 alle 02:02 via WEB
Sì mio caro anima: vita e morte sono la stessa cosa, l'una giustifica l'altra dandole un senso, seppure drammatico.......Grazie di cuore con carissimi saluti e l'augurio per una notte serena.......
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 16/06/20 alle 01:01 via WEB
E già! Per quanto se ne parli spavaldi e coraggiosi, la morte fa paura a tutti. La propria e quella degli altri, soprattutto se cari. Ed è proprio quando più si avvicina che più ci si attacca alla vita; ho avuto modo di constatarlo negli ultimi tempi con una persona a me tanto cara. Hai ragione, la morte mette le ali ai piedi dei vivi, specialmente quando si è impotenti. Eppure, devi restare... C'è un dolore sordo, non ancora sopito in questa tua lirica, Wood, ma leggo anche tanta tenerezza. Ti auguro una buonanotte con un abbraccio..
 
 
woodenship
woodenship il 16/06/20 alle 02:18 via WEB
E' un dolore che mi accompagna da tante vite, mia cara amica. Forse è il dolore del mondo: lo stesso che lo muove e lo fa gemere nelle nostre coscienze. Soprattutto quando ci ritroviamo in presenza dell'ineluttabilità dell'abbandono ultimo. Certo il sorriso non ci viene meno quando pensiamo in vita la persona cara. Ma, prima di giungerci al sorriso del ricordo affettuoso, si ha da passare per lo sconcerto doloroso e per il dubbio di non avere fatto abbastanza per alleviare l'altrui sofferenze.Ma ciò appartiene all'elaborazione del lutto.Poi ci sarà solo il sorriso,perchè è questo che richiede l'affetto per mantenersi vivo in petto........ che piacere tornare a leggere di te querida Rosa tra le rose la più bella! Lascia che ti abbracci forte forte e che ti auguri una notte di sogni felici. Grazie di cuore........
 
gianor1
gianor1 il 16/06/20 alle 06:30 via WEB
La lettura della tua lirica mi conduce ad una riflessione: nel sogno come nella vita il tempo scorre e lo impone con celerità, va incontro all'attualità. Poi si capovolge su se stesso e con esso si capovolgono tutte le immagini concrete. Siamo portati su un piano immaginario a rivedere costantemente il nostro ultimo atto finale, come se si attuasse in un tempo teleologico, quale scopo, oggetto di una tensione psicologica costante. Per teWood
Il riposo è requie o tormento?
quando sarà
avrò sulle gote due gocce:
una d'acqua e d'arcobaleno
e parola l'altra, travagliato amico,
discesa fra le dita
slogata, eccheggia ormai lontana.Bonora. Gian
 
 
woodenship
woodenship il 17/06/20 alle 02:56 via WEB
Una sorta di danza immobile, in cui ognuno di noi è stretto in una coazione a ripetere, che fa si che il sogno è spesso premonitore. Dal momento che costituisce anticipo di un percorso già tracciato.E i tempi si possono dire che siano quelli di chi già sa la strada però rimuove il finale. Se non lo si rimuovesse, si rischierebbe di rimanerci imbrigliati e ne andrebbe della sopravvivenza dell'individuo.Abbiamo necessità di conforto,come anche d'esser curiosi. Ne abbiamo necessità come l'aria che respiriamo...Il mio riposo?E' il lasciarmi andare al flusso dei pensieri.E' sentirmi volare leggero sulle ali di un fantasticare che diventi il verso di una poesia.Non so se possa dirsi requie o tormento.Però, alle volte, oserei definirlo frenesia più che tormento.E' in questi momenti che mi dico che devo imparare ad aspettare.Allora bado a perdere tempo.Perchè è l'unico modo che ho per riacquistare la necessaria concentrazione e misura del tempo dell'azione...Splendida la tua mestizia in lacrime:mi dà l'emozione di quel conforto che tanto ci manca.......Grazie di cuore anche per questa tua chiusa poetica con l'augurio per una notte che possa esserti arcobaleno di sogni sereni...........
 
acquasalata111
acquasalata111 il 16/06/20 alle 14:06 via WEB
Molto bella questa poesia e anche ricca di sentimento. Non ci leggo solo la morte fisica ma ci leggo soprattutto una morte psichica quando non si ha piu' voglia di vivere, quando non si ha piu' entusiasmo a fare quando non si ha piu' l'energia per andare avanti. La morte non e' solo la nostra ma tutto cio' che circonda: la morte di un fiore di un uccellino di un gattino che non e' riuscito a nascere. La morte e' una compagnia con cui dobbiamo fare i conti ed esserci amici allora lei ci aiutera' a vivere. Un sorriso e un augurio di una bella giornata.
 
 
woodenship
woodenship il 17/06/20 alle 03:14 via WEB
Alle volte, ho sentito dire di una irresistibile "resa". E' difficile dirne.Ma è quello che ci succede dentro. Un tracollo a livello psichico di quei freni che provvedono ad armonizzare la fredda determinazione di vivere del nostro corpo, con quella più barcollante della mente.E' qui, credo, che si sviluppi l'ultima battaglia per la vita:le cellule vogliono vivere ad ogni costo,l'anima no. Essa è stanca: ha esaurito l'energia nervosa per nuotare nel flusso del tempo.Dunque ci si lascia andare vinta.E' quello che si desidera forte, quando le vicissitudine dell'esistenza si fanno pressanti,insopportabili,di lasciarsi andare pure se vinti.A salvare, in questi momenti, sono quelle piccole-grandi cose di cui tu ben dici che,col dolore, ci dicono della nostra morte e di quella degli altri, facendoci sentire parti di un tutto che trova esaltazione nel succedersi delle generazioni e nel cammino che è evoluzione dell'essere che si riconosce nel tutto.Sì la morte non rimossa può esserci amica perchè premessa di nuova vita.......Grazie di cuore anche per l'auspicio,oltre che per il sorriso che ricambio con carezze di nuvole vellutate e l'augurio per una notte di sogni incantati......
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/06/20 alle 18:25 via WEB
Intensa questa tua poesia,...W...
La morte può essere fisica, ma può essere anche un morire dentro e vivacchiare con la morte nel cuore. Vivi solo perchè respiriamo. Senza più slanci e senza più ali. Rassegnati. Ecco, questa condizione, secondo me, è una trappola dolorosa e senza via d'uscita. Buona serata :)
 
 
woodenship
woodenship il 17/06/20 alle 03:21 via WEB
Quella che tu descrivi, mia cara edel, è una condizione assai diffusa.Spesso subentra in età avanzata.Quando, come dicevo appena più su, si sprigiona il conflitto tra un corpo che, per costituzione, è votato alla sopravvivenza.Ed una mente che invece è, per conformazione, indirizzata alla curiosità,al pensiero alla libertà di volare.Quando le vengono tarpate le ali per un qualsiasi motivo, ecco che essa tirerà i remi in barca, non bastandole più quelle piccole grandi-cose che normalmente sono i tesori del vivere........Grazie di cuore con un abbraccio di calda luce e l'augurio per una notte serena.......
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 16/06/20 alle 23:16 via WEB
“Ora che è come niente fosse stato
ormai che mi sei soltanto negli occhi”
e vi è un insieme, contenuto da inizio e fine. grazie della fatica che fai, di queste parole che scrivi, del senso di appartenenza che mi consenti. notte poeta, abbi cura, p
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/20 alle 02:23 via WEB
Sono io a ringraziarti e di cuore, oltre che per leggermi, anche per essermi grande fonte di ispirazione con le tue poesie......Un abbraccio e dei più cari con l'augurio per una notte di incanti......
 
cassetta2
cassetta2 il 17/06/20 alle 11:34 via WEB
Temere la morte non è elegante.
 
 
woodenship
woodenship il 18/06/20 alle 02:27 via WEB
...però è molto umano.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 18/06/20 alle 14:19 via WEB
Nel reale la morte è quel piedistallo che perde solidità...Ma in quel "chiedendo all'altro di non avere paura" è nella coscienza di una qualsiasi concezione religiosa lo spazio che nel simbolo riprende vita.
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/20 alle 03:47 via WEB
Mi dai molto da pensare, mia cara gabbiano: come è possibile che la morte, "piedistallo"che più solido non si può, possa nel reale perdere di solidità?Eppure ci sono i marmi delle lapidi ed il ferro delle croci a testimoniarne la solidità. Anche se la decomposizione lavora a rendere inaccessibili i corpi, dando la nettezza di una liquidità inaccettibile perchè sfuggente ad ogni indagine. Mi fai venire in mente un film di molti anni fa. Mi pare che si intitolasse "Lo zoo di Venere": due fratelli ossessionati dalla morte accidentale delle rispettive mogli, si applicavano alla ricerca dell'attimo in cui i corpi, decomposti, liberano l'anima.Per un motivo o l'altro non riescono. Quando arrivano al punto, si ritrovano sempre con un passaggio mancante. Alla fine decidono di ripetere l'esperimento su se stessi.Preparano un set all'aria aperta e si stendono dopo essersi iniettati del veleno. Intanto che una macchina fotografica riprene tutti i passaggi. Ma accadrà un qualcosa di eccezionale a vanificare il tutto:migliaia di lumache, nella notte, invadono la scena dell'esperimento, provocando una serie di cortocircuiti che mandano al diavolo l'esperimento.Ecco, è questa impenetrabilità a rendere solida la morte, oltre ogni possibile fede o scienza........
 
   
gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/06/20 alle 11:31 via WEB
Nella solidità della morte esistono i marmi,le lapidi, anche perché per molti è unicamente nella concretezza fisica e materiale.Hai compreso bene Wood,che cosa intendevo, la solidità della morte come dimensione di alta forma..
 
     
woodenship
woodenship il 19/06/20 alle 15:47 via WEB
Marmi e croci è l'essere umano a mettercele, nello sforzo consolatorio di darci solidità alla morte che, invece, è liquida, sfuggente per quanto certa. Però è proprio grazie a questa solidità che ci si è potuto costruire sul piedistallo un edificio fatto di pensiero e di consapevolezza...
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 18/06/20 alle 14:22 via WEB
...un caro saluto Wood...:)
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/20 alle 03:49 via WEB
Anche a te un più che caro saluto con un abbraccio di caldo sole e l'augurio per un nuovo giorno felice.......
 
   
gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/06/20 alle 11:32 via WEB
Una buona giornata Wood..:)
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/20 alle 15:49 via WEB
Un più che caro saluto a te, mio splendido gabbiano, possa esserti giorno assolato di gioia....
 
occhi_digatta
occhi_digatta il 18/06/20 alle 18:59 via WEB
Bellissima poesia che sposo con tutta me stessa. Vivere nella morte e come morire in vita nel tumultuoso silenzio.Un abbraccio mio caro Wooden Ripasso con calma ....
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/20 alle 03:52 via WEB
Grazie di cuore anche per questo tuo superlativo assai gratificante, mia dolce Serenella, oltre che per l'abbraccio che ricambio con grande afflato amicale e l'augurio per un nuovo giorno sereno.......
 
lascrivana
lascrivana il 18/06/20 alle 19:30 via WEB
Si parla della morte quando si è vivi... poi è lei far parlare di noi. Diranno tizio è morto, e Caio pure. Sempronio sta a pagare i funerali. Bacio di vita woode
 
 
woodenship
woodenship il 19/06/20 alle 03:57 via WEB
Pettegolezzi, amica mia, null'altro che pettegolezzi: spesso è così. La morte, invece di ottenere riflessione e silenzio, al contrario scatena pettegolezzi e chiacchiericcio in sottofondo a dir poco infernale.......Grazie di cuore anche per il tuo bacio di vita che ricambio con una carezza di energia vitale e l'augurio per un nuovo giorno che possa esserti felice......
 
aliasnove
aliasnove il 19/06/20 alle 20:24 via WEB
Molto commovente Wood... mi viene in mente il film Uccellacci e uccellini di Pasolini quando Totò e Davoli parlavano della morte. Credo che oggi si tenta di occultare la morte invece un pensierino ogni tanto che siamo qua veramente per un breve passaggio può solo fare bene. Ciao amico buona serata
 
 
woodenship
woodenship il 20/06/20 alle 00:15 via WEB
Purtroppo sì,amico mio:sarebbe molto meglio che se ne parlasse.Perchè,tenendola così defilata si finisce per considerarla cosa estranea alla vita.E invece essa non lo è estranea alla vita: è la continuazione della vita in altra forma...........Grazie di cuore anche per la citazione di Pasolini e del suo capolavoro Uccellacci ed uccellini,con anche a te un augurio per una notte di sogni felici.......
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 20/06/20 alle 13:42 via WEB
Mio caro, noi siamo poeti e capaci di esprimere di tutto e di più con la nostra sensibilità che, a volte, rasenta una sorta di follia. Ci innalziamo in cieli puri e siamo capacissimi di sprofondare in abissi neri come la pece. La morte, comunque, fa paura a tutti ed anche a noi che pure, a volte, la corteggiamo o cerchiamo di renderla quasi poetica. Il nostro corpo freddo, rigido, con accenni sul viso ad una smorfia di dolore, è un'immagine che non si sopporta... la morte non è per nulla poetica ed allora ci può capitare di renderla tale, quasi per esorcizzarla, avendola spesso guardata in faccia. Auguriamoci, pertanto, ancora tanta vita e quella cerchiamo di rendere bella con la nostra poesia. Un sorriso, per te, Wood.
 
 
woodenship
woodenship il 22/06/20 alle 03:17 via WEB
Credo che, avere paura della morte, sia la cosa più naturale di questo mondo, mia cara mariateresa.Chi dice di non averne è perchè pensa di poterla esorcizzare. I poeti poi, credo che siano ancor più fifoni, dal momento che lo scriverne rappresenta un modo di esorcizzarla, come pure tutte le altre forme d'arte. Ci si avvia sul percorso estetico perchè questo può dare quel conforto di cui tutti si necessita.E'un po'così che nasce la tragedia greca: dal bisogno di un'autorappresentazione che possa riconsegnarci grandi a fronte dell'esistenza che ci schiaccia, rimpicciolendoci all'inverosimile........Grazie di cuore mia carissima amica con una carezza da questa prima brezza estiva, con l'augurio per una nuova settimana generosa di soddisfazioni.......
 
gaza64
gaza64 il 21/06/20 alle 20:32 via WEB
Non c’è nulla, della morte, che possa insegnare a chi sopravvive, ciò che significa morire. Perdona la lapidaria “sentenza”, ma è ciò che la lettura delle tue suggestive parole, insieme al tempo in cui le leggo, ad avermela fatta partorire. Ti abbraccio forte e con infinito affetto...
 
 
woodenship
woodenship il 22/06/20 alle 03:45 via WEB
Nulla di cui doverti perdonare, mia dolce sig.ra Gabry,molto invece di cui doverti ringraziare:1 di esserci 2 per l'abbraccio che mi commuove 3 per questa tua lettura che mi restituisce un senso che mi pareva d'avere perso: è un po'quel che pensavo quando, più su nei commenti, rispondevo citando il film "Lo zoo di Venere". Ecco, in questo film, la lezione ultima che si può trarne, si potrebbe sintetizzare nella tua"sentenza":chi sopravvive non può comprendere cosa significhi morire. Il morire è qualcosa di così personale che non può esser condivisa emozione e sensazione fisica da socializzare fraternamente. Il morire è rappresentato dall'esaurirsi della capacità di produrre energia e dalla dispersione di quella residua. Una volta spentisi, si è simili a quegli elettrodomestici abbandonati in discarica a degradarsi........Grazie di cuore più che mai felice di tornare a leggere di te con un abbraccio di solstizio e l'augurio per una settimana che possa esserti generosa di soddisfazioni........
 
occhi_digatta
occhi_digatta il 21/06/20 alle 20:35 via WEB
La morte mio caro Woden fa paura non solo al semplice pensiero, ma anche al fatto di un distacco fisico. E’ facile predicare che sia solo un atto astratto e che lo spirito aleggi fra di noi, quando in realtà per chi resta è un dolore fisico per il non contatto. Il tempo allevia ma non cancella mai del tutto, che siano decantati in versi poetici o meno, resta il fatto che è tutto ciò che ci appartiene! Tal accadimento è vissuto nella consapevole dell' essere gioia e dolore, come uno specchio che ci riflette nel silenzio ostinato. Un abbraccio amico mio.
 
 
woodenship
woodenship il 22/06/20 alle 16:09 via WEB
Così è mia dolce Sere, come da te espresso magnificamente:fa paura la morte soprattutto come distacco fisico per chi resta e per chi va. È difficile immaginarsi non più visibili allo specchio, come è doloroso vederla una sedia vuota, una parola che non giungerà se non dal passato;una carezza che non sarà altro che un sogno.... Grazie di cuore con abbraccio di calda luce e l'augurio per un pomeriggio sereno....
 
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