delirio

Che meraviglia, cara Jole! Un brano immortale: quando lo senti ti spalanca il cuore e inumidisce gli occhi....grazie di cuore con un abbraccio di petali vellutati e l'augurio per una notte di sogni felici.......

Onestamente l'idea dell'abisso non mi alletta molto.Ho avuto sempre la fortuna in ogni caso che Qualcuno mi tirasse fuori per i capelli sull'orlo del precipizio ossia prima di perdermi completamente.Mi ritengo fortunata perchè già vedevo il vuoto sotto di me.Spero che lassù quel Qualcuno continui ad amarmi.Potrei essere un angelo e portarti una carezza ma angelo non sono e quindi t'invio la mia buonanotte.

Pensa che, un tempo, tante vite fa, feci un sogno molto emblematico: stavo in cortile dinanzi casa che parlavo con dei vicini. Ad un certo punto, si aprì come una voragine. Feci in tempo a saltare per non finirci dentro. Ma, dove ero atterrato, si distaccò anch'esso precipitando nell'abisso e costringendomi ad un altro salto disperato...Ricordo che dovetti saltare diverse volte con i contorni della voragine che continuavano a cadere. Ma gli altri sembrava non se ne rendessero nemmeno conto, continuavano a fare come nulla fosse. Ad un certo punto fu il nulla e mi risvegliai. Peccato, perchè così non seppi mai come andò a finire la cosa... Tu mi hai raccontato di te stessa e mi pareva giusto che anch'io ti dicessi di me. Oltre che ringraziarti di cuore ed augurarti un abbraccio di calde coltri per una notte serena.....

Insomma hai difficoltà a raccogliere un frutto succoso. Ma lo sai che proprio stanotte ho sognato un albero dai frutti strani ma dolcissimi. Bisognava saltare per prenderli dall'albero; e tra l'altro bisognava avere un aggeggio in mano per raggiungerli. Eravamo in molti a scuotere l'albero per raccogliere i frutti; e ognuno di noi era veramente deliziato dalla bontà dei frutti. bacio

Un albero molto generoso, mia dolce scrivana: generoso e democratico. Sì che i frutti son per tutti. E' quel che dovrebbe essere per tutti........Grazie di cuore con un abbraccio di calde coltri a che ti cullino con sogni felici......

Ho sognato qualche volta di volare, dovresti farlo pure tu, magari troveresti gli abissi non così amari

Diverse volte anch'io ho sognato di volare. Ed era una sensazione stupenda di libertà. Libertà che, col risveglio, rimaneva ben poca cosa.......

Bella l'idea di volare che parte da un frutto succoso e tanto gustoso. Ma le ciliegie non hanno le ali....dovrai scegliere un altro appiglio, più sicuro, caro poeta! ...e poi vola! Libra nell'aria. E' un'esperienza bellissima :) Io ho volato, una volta, in un sogno, da ragazzina... :))))

Le ciliegie non hanno le ali, però ingolosiscono: l'una tira l'altra. Così non si smetterebbe mai. Ugual cosa il volo: ci riuscisse di volare una volta, non si vorrebbe più smettere. Troppo ingolosente la libertà che ti dona il volo. Come anche tu, per esperienza onirica, ben sai, mia cara Simona.....Grazie di cuore con una carezza di sogni felici.......

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_sapore_della_ciliegia

https://youtu.be/-6L-5NX2lPI Grande Kiarostami!

"malinconia": parola ch'è un universo parallelo. Non c'è felicità che non abbia un fondo pure lieve di malinconia: essa è espressione dell' essere mortali, incompleti......Grazie di cuore anche per esser tu poeta d'un verso che s'apprende a verso......A te una notte serena di sogni......

Le nostre paure ci terrorizzano perché diamo loro più peso di quello che effettivamente hanno. Che si sia a un passo o lontani una vita intera. Bisognerebbe accettare il fatto che non si possono evitare gli eventi, né tanto meno si possono cambiare. Piuttosto, godere di quello che c'è nell' immediatezza. Mangiare ciliegie quando è il loro tempo, ad esempio... Così dovrebbe essere per tutto, nella vita, spesso, però, lo dimentichiamo. :( Bello, questo tuo scrivere, Wood! Come sempre! ;-) Buona, freddina serata a te!:-)

Vedo che ci ritroviamo in sintonia su questo inverno freddino ma non troppo, mia dolce Rosa tra le rose la più bella: ribaldo fu il gelo!........Grazie di cuore con un abbraccio di calde coltri a coccolarti con sogni felici.......

Come rosse ciliegie sono i cattivi pensieri...Dicono che gli abissi attraggano se li guardi con insistenza. Essere, dunque, a un passo da un abisso è molto pericoloso e, dunque, da evitare. Quanto ai voli, quelli si fanno sempre verso l'alto;verso il basso non sono più tali:sono cadute. Certo, per volare alto si ha bisogno di ali che nessun uomo possiede, ma riparare a questa naturale deficenza si può con l'intelligenza e con la volontà. Bisogna indietreggiare dall'abisso e concentrarsi sul salto vigoroso che superi quella voragine buia che vorrebbe inghiottirci come fantocci senza spina dorsale e correre, correre a braccia aperte verso la libertà, mio caro Wood. Ti giuro di aver più volte sperimentato questa sensazione e di aaver avuto, solo allora, l'impressione che le mie braccia fossero ali. Un augurio,di cuore ed un abbraccio, amico mio poeta.

Che belle parole, di partecipazione e condivisione, che hai per questi miei umili versi, mia cara mariateresa! Ognuno di noi sa e nel buio ci legge il proprio abisso, così, oniricamente, si attrezza a frapporre la luce alla parte buia del sè. Certo, nella realtà soffro di vertigini, ma è meraviglioso volare, seppure soltanto nelle fantasie........Grazie di cuore anche per l'abbraccio che ricambio con tantissimo affetto amicale e l'augurio per una notte di sogni felici......

Buongiorno mio caro.... Mi piace moltissimo quello che leggo sai...un abbraccio di ciliegia

Una notte serena a te mia delizia, felicissimo che quanto io vada scrivendo incontri il tuo gradimento. E grazie di cuore anche per l'abbraccio di ciliegia che ricambio con carezze di petali vellutati di rose.......

Buongiorno W. Decisamente meraviglioso! Dipende tutto da noi gioia mia , solo noi possiamo decidere come " guardare " e che " verso " andare... Le ali per volare tu le hai e sai che puoi andare ovunque anche nei posti più bui , pericolosi e non solo... negli abissi non c'è solo paura...ma poi chi lo dice che bisogna x forza aver paura ?! Se lasciamo liberi i pensieri , liberiamo mente e corpo e ci lasciamo andare ogni viaggio, ogni cosa sarà bello da scoprire ...le ciliege non bisogna vederle come una cosa cattiva ma come una voglia di non imprigionare nelle reti ma di assaggiare la voglia di scoperta eterna...passo e spicchi il volo anche negli abissi per poi tornare per terra e di ripartire senza fermarsi a pensare a cose brutte... un abbraccio di colori .

Che dirti, mia dolce amica? Il tuo entusiasmo è trascinante, la tua fede nel libero arbitrio traspare forte. Non mi resterebbe che lasciarmi andare all'abbraccio enfatizzante e rassicurante di questa certezza.La tentazione è solida. Ma non riesco, è più forte di me: sono un cultore del dubbio. Le uniche sicurezze che riesco ad avere sono: la morte e l'istinto di sopravvivenza. L'una non sconfessa l'altro: se è vero che alla morte non c'è scampo, è anche vero che si può rimandarla il più a lungo possibile. E c'iò non è un male......Grazie di cuore anche per l'abbraccio arcobaleno che ricambio con grande affetto amicale in tinte calde e confortevoli e l'augurio per una notte di sogni felici......

In tutte le situazioni 'limite' così definite forse per la prima volta da Jaspers, emergono inevitabilmente i nostri demoni ancestrali. Il volo, con la sua possibilità di estrema libertà, per quanto sia un piacere che ci seduce irrefrenabilmente rendendoci incapaci di non proseguire, un po' come accade (e giustamente ce lo mostri tu) quando si fanno inconsapevoli razzie di ciliegie senza soluzione di continuità, al contempo è anche concatenato alla paura panica, o meglio, all'angoscia dell'abisso. Perché il volo libero (ma anche la paura lo fa...) alimenta e dilata l’illusione, ottundendo e restringendo la mente. Cerchiamo l'estrema libertà per poter respirare, vivere ed esprimerci dal momento che senza libertà non c'è esistenza, allo stesso modo, però, sappiamo che non c'è libertà senza superamento del sé e senza il tuffo oltre l'abisso. L'abisso altro non è che il richiamo di thanatos che ci trascina con la sua forza gravitazionale verso l'annichilimento della nostra individualità, e non si può neppure negare che sia una voragine incompatibile alla percezione di salvezza e d'interezza della nostra coscienza individuale, una condizione in cui non può esserci percezione di amore ed espressione perché non c'è margine per alcuna azione vitale. Pertanto, come è  naturale l'istinto al volo, altrettanto connaturata, logica e biologica è l'esigenza istintiva e protettiva di stare fisicamente lontani da un pericolo, soprattutto quando è  invisibile. Meglio non guardare troppo nell'abisso ci consigliava Nietzsche  (e guarda il caso che non esiste, ho appena scritto questa cosa anche nel mio post) perché si rischia che sia l'abisso poi a guardare noi...Qualcuno che finí al rogo ci  ha insegnato che l'uomo se vuole non ha limiti, ma il punto è...l'uomo sa anche gestirli questi limiti superati? Perché ogni dono porta con sé la sua croce o condanna che dir si voglia, e viceversa. La libertà e le ali sono doni immensi, ma se non si sanno gestire ci rovinano, come tutto. Meglio prima imparare ad usare le ali e poi fare il salto. E nel frattempo, forse, visto che ogni problema alla fine rappresenta una proiezione di noi stessi, tanto che i problemi da noi generati li riversiamo tutti come spazzatura sul mondo trasformandoli nei problemi del mondo stesso, dovremmo iniziare a guardare la luna, il sole e le stelle e lasciare il salto oltre l'abisso a quando saremo più grandi, e magari nel frattempo dedicarci di più ai piaceri delle ciliegie ;-) Ho letto e lasciato un messaggio anche ai tuoi precedenti post, wood e scusa il ritardo.

Nulla di cui doverti scusare e tanto di cui doverti ringraziare, mia dolce amica. A maggior ragione per questa tua lettura così pregnante e approfondita.Una lettura che mi affascina anche per i riferimenti: tra tanti, quello di Giordano Bruno, personaggio per il quale ho sempre nutrito profonda ammirazione. Però permettimi di dissentire sull'accantonare l'abisso. L'abisso non si lascia mettere da parte. Anche perchè siamo noi, è in noi. Oggi ascoltavo la notizia di un padre che ha ucciso a coltellate i due figlioli di 13 e 12 anni. Ancora non si sanno e non si riescono a capire le ragioni di un simile gesto. Con la moglie, seppure separati, andava d'amore e d'accordo per la cura dei due figli. Nessuno sa capacitarsi o dare una spiegazione. Ecco, anche questo abisso è in noi e non si lascia ignorare, spalancandosi ad ingoiarci quando meno ce lo aspettiamo........Un abbraccio con immensa amicalità e l'augurio per un inizio di settimana dei migliori....

quell'abisso è dentro di noi, si può sprofondare sempre con un solo passo, eppure invece che toccare il fondo ci si puè rialzare con un colpo d'ali...salutissimi

Non sempre ci si può rialzare e volarne fuori. Però è bello pensare che sia sempre possibile........Grazie di cuore con un abbraccio luminoso di stelle e l'augurio per un inizio di settimana dei migliori........

Di ciliegie e ali è difficile esser sazi, ma l'abisso è un deterrente di tutto rispetto per i voli. Letterari e pindarici. Un passo, una ciliegia non sono un volo ma sono un inizio verso la direzione verso il volo. Basta un passo per superare l'abisso illesi, a volte, mentre 100 o 1000 passi non sono sufficienti a metterci in salvo altre volte. Lo dici tu stesso: occorre sapere dove andare per riprendersi le ali e poi occorre silenziare la paura e le ciliegie sono servite. Buone Feste e auguri Wood per i salti illesi oltre l'abisso. Niccolò

Felicissimo di tornare a leggere di te, mia caro Niccolò: grandi le tue parole e abissale il tuo approfondirle. Tutto ci occorre e in tutto ci si arrischia. Perchè in fondo il nostro vivere si svolge attorno a quell'abisso che si allarga in noi..........Grazie di cuore con infiniti auguri anche per delle festività serene circondato dai tuoi cari......