Creato da woodenship il 23/08/2010

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L'estraneo

Post n°622 pubblicato il 05 Settembre 2021 da woodenship
 

L'estraneo ha, come sola amica, lassù

la nuvola: di essa, se c'è, si fa schermo

per sfuggire allo scherno di chi aggrega e

di famiglia vive inchino di giunchi

nella palude dei"qui so che è patria".

 

L'estraneo sta dall'altra parte in strada,

a valle, oltre le transenne di fronte;

si che non ti dà retta se lo chiami.

O, se risponde, è solo perchè è assente:

 

cos'è la morte per un estraneo in vita

se non estetizzazione dell'estremo

pensiero che si fa carne? Sente

soltanto se lo si osserva curiosi.

 

Perchè, vedere come si è animali,

gli dà modo di ritener l'istinto,

un riflesso del verme sotterraneo

che è nervo scoperto d'ogni vivente.

 

Non pensar mai d'essergli conterraneo:

egli va spesso per ritrarre nubi,

poi finisce per riprender d'un giorno

la stella come lui pulsante aliena.

 

 

 

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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 05/09/21 alle 22:52 via WEB
Interpretazione personale?A me sembra che si parli di uno zombie,troppo lontano dalla mia ottica vitale.Certo poverino deve campare anche lui!:)Notte amico mio,mi scuso se non interpreto il tuo pensiero ma essere amici non è comprendersi in tutto,ognuno è un pianeta a sè.
 
 
woodenship
woodenship il 06/09/21 alle 00:43 via WEB
Giusto:"ognuno è un pianeta a sé ", schiacciato da quella incomunicabilità che ci fa lontani anni luce l'uno dall'altro, ovvero profondamente estranei...grazie di cuore, carissima, a te una carezza settembrini con l'augurio per una notte di sogni sereni......
 
gianor1
gianor1 il 06/09/21 alle 09:07 via WEB
Il lessico dello scrivere, del parlare stimola perché non può davvero dire che trasfondere concetti in guisa limpida non è possibile. Che un assenso totale tra significato e significante, tra essere ed esprimere quello che si è, semplicemente non è raggiungibile. E il poco che abbiamo a disposizione sono aggiustamenti e imprecisioni. Seguo i tuoi versi come leggo con impegno Pirandello o Symborska, Shakespeare o Kafka. Buon mattino. Gian
 
 
woodenship
woodenship il 07/09/21 alle 04:09 via WEB
Mio caro interlocutore è assai pregnante, oltre che stimolante, quanto tu scrivi. Perciò mi riservo di rifletterci su ulteriormente; dal momento che considero, la poesia, anzitutto un luogo in cui si cerca di penetrare per mezzo del linguaggio. Anche se, come tu ben dici:"Che un assenso totale tra significato e significante, tra essere ed esprimere quello che si è, semplicemente non è raggiungibile." Dunque, è a partire da queste limitazioni che mi ci spendo.Nella ricerca ricorrendo ad artifici ed estro, per non lasciarmi scoraggiare dalle difficoltà insite. In definitiva: non importa da dove si parta, visto che non so dove sia questo luogo detto poesia. Conta molto quel linguaggio pur sfuggente che si forma agli occhi, prorompendo dalla bramosia che arde e consuma, nel tentativo di provare a scoprirne le vie d’accesso. Anche a costo di risultare spesso criptico, per non dire incomprensibile. Spero che mi si perdoni e si consideri il lavoro, la passione e l'amore con cui vergo questi miei versi. Grazie di cuore, anche per seguirmi in questo mio viaggio verso quel luogo detto poesia......A te un buongiorno che possa vederti sereno.........
 
Estelle_k
Estelle_k il 06/09/21 alle 09:25 via WEB
L'estraneo diventa eremita esiliato dalla grettezza del mondo preferendo spazi immensi dentro di sé. I nervi scoperti sono scomodi, ricordano fragilità e inadeguatezze. Capisco perché l'estraneo preferisca un cielo tutto suo...Buon inizio settimana Wooden, che ti sia propizio:)
 
 
woodenship
woodenship il 08/09/21 alle 03:36 via WEB
A te un nuovo giorno sereno ricolmo di gioia, mia cara estelle. E grazie di cuore anche per questa tua lettura così sentita e romantica. Per un motivo o un altro, alle volte, si è costretti a rendersi estranei al mondo. Una sorta di costrizione dolorosa che è non cercata ma subita.........un abbraccio......
 
diego2020200
diego2020200 il 06/09/21 alle 14:24 via WEB
Quando l'individuo rimane individuo, è la solitudine che predilige come scelta di vita. Atteggiamento difficile, quasi incomprensibile per chi pensa di esser parte di una comunità. la sociologia lo condanna subito come essere "diverso" perchè la maggioranza la pensa diversamente. L'approccio dovrebbe essere capire i perchè e trovare risposte. Ma importante è la constatazione di quella realtà e capire se è solo un fatto isolato o sta diventando un lento processo che sta influenzando anche gli altri. Il distanziamento "sociale" invece che fisico cosa significa ?? Il tempo forse ci darà una risposta. Interessante riflessione.
 
 
woodenship
woodenship il 09/09/21 alle 03:22 via WEB
Di rimanere estranei, credo che possa essere anche un diritto dell'individuo. Diritto alla sopravvivenza. Soprattutto quando il senso di inadeguatezza è così forte da rischiare di annichilito. Non solo psicologicamente, ma anche fisicamente. Spesso il dirsi estranei è croce e delizia: siamo nati soli per vivere da soli. L'opportujismo animale ci ha portato a dare vita alla società. Ma di frequente, l'animale solitario che è in noi riaffiora........grazie di cuore......
 
cassetta2
cassetta2 il 06/09/21 alle 15:29 via WEB
Parlare con la persona di cui ti fidi di più in assoluto e sentire un estraneo al suo posto è una sensazione tremenda
 
 
woodenship
woodenship il 09/09/21 alle 03:25 via WEB
È già successo, succede, può succedere. Soprattutto quando, in primis, si è estranei a se stessi.........
 
several1
several1 il 06/09/21 alle 16:49 via WEB
Non ho mai visto una nuvola inchinarsi
 
 
woodenship
woodenship il 09/09/21 alle 03:26 via WEB
Nemmeno dei giunchi?.......
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 06/09/21 alle 17:47 via WEB
Siamo ormai proiettati verso un'estraneità collettiva: uno estraneo all'altro, eppure a volte vicini e non nemici, ma semplicemente estranei... ed è triste a pensarci. Ciao, ...W... :)
 
 
woodenship
woodenship il 09/09/21 alle 22:20 via WEB
Più che l'uno dall'altro, ci si estranea dalla storia, sospendendosi in un presente senza un passato, quindi senza futuro. È triste amica mia, però è questo il momento, non possiamo che prenderne atto....grazie di cuore ed un ciao luminoso come un sorriso.....
 
neopensionata
neopensionata il 09/09/21 alle 01:41 via WEB
La vita non è trovare te stesso. La vita è creare te stesso. (George Bernard Shaw)
Buonanotte W. !!!!
 
 
woodenship
woodenship il 09/09/21 alle 22:23 via WEB
Ho sempre ammirato G.B.Shaw non posso che essertene infinitamente grato per questa citazione assai gradita, mia dolce Jole. A te un abbraccio d'immenxo, con l'augurio per una notte di sogni felici....
 
acquasalata111
acquasalata111 il 10/09/21 alle 18:32 via WEB
Chi e’ il poeta? Il poeta e’ una persona che ha una marcia in piu’. Tutti potremmo esserlo ma per tante ragioni non scopriamo in noi stessi il nostro poetare. Il poeta e’ una persona molto sensibile, attenta alle sensazioni, alle emozioni ed ha la capacita’ di entrare dentro se stesso non tanto allo scopo di scoprire chi e’, ma di esternare cosa “sente”. Ed ecco che nasce la poesia come nel tuo caso mio carissimo Amico. Nasce una poesia di parole, di simboli, di riferimenti antichi, di musiche dell’anima e allora ecco che nasce l’estraneo. Ma per un poeta cosa e’ l’estraneo. Potrebbe non essere una persona perche’ lui il poeta si esplora dentro e allora nota che l’estraneo e’ una sensazione o una sofferenza o un sentimento che forse tutti abbiamo sperimentato una volta nella vita ma non abbiamo saputo metterlo in poesia. Leggendo la tua poesia W io penso che l’estraneo sia solo una sensazione che si avverte una delle tante sensazioni che avvertiamo piu’ o meno intensamente. L’estraneo viene e va ma quando ci troviamo tra persone che ci vogliono bene e che ci fanno star bene l’estraneo scompare e si trasforma in Amore. Un abbraccio per sentirsi meno “estranei” Un sorriso.
 
 
woodenship
woodenship il 11/09/21 alle 00:44 via WEB
Una visione assai intrigante, mia dolce amica. Non fosse che io non mi ritengo un poeta. Piuttosto, amo pensarmi nelle vesti di un apprendista stregone: gioco con le parole perché ricerco formule magiche. Formule che mi consentano di accedere a quel luogo speciale che, anche tu, senti poesia. Oggi pensavo:magari un giorno riuscirò a trovare il luogo della poesia. Però è certo che non arriverò a fare in tempo per imparare a vivere... grazie di cuore anche per l'abbraccio, che mi fa sentire molto meno estraneo a questo mondo, ed anche per il sorriso che ricambio con una carezza di brezza soave e l'augurio per una notte di sogni felici.
 
   
acquasalata111
acquasalata111 il 11/09/21 alle 07:54 via WEB
Tu affermi che non ti senti poeta. Tuttavia io credo che chi è poeta non sa di esserlo perchè è parte della sua natura. Faccio un esempio il gelato è freddo per sua natura ma lui non sa di essere freddo. È freddo e basta perche se conoscesse il caldo opposto al freddo che gli permetterebbe di comprendere cosa è il freddo lui gelato se conoscesse il caldo sparirebbe non sarebbe più gelato! Ora la stessa cosa vale per il poeta. Poi a te piace chiamarti come vuoi ma questa è una altra storia. Il poeta non può sapere di essere poeta perchè la poesia gli appartiene per sua natura. Continua a cantarci mio carissimo W. le tue belle poesie!!! Esiste un abbraccio poetico?? La risposta puoi darmela solo io io ci provo a mandartelo.
 
     
woodenship
woodenship il 11/09/21 alle 23:39 via WEB
Certo che esiste un abbraccio poetico: esso ci comprende in quel grande afflato che è l'evoluzione umana. Ed è da questa dimensione dell'orizzonte infinito che ti abbraccio poeticamente, conscio della strada ancora lunga e difficile che ci aspetta...grazie di cuore più che mai...
 
vola.azzurra5
vola.azzurra5 il 11/09/21 alle 07:19 via WEB
L'estraneo sinceramente non porta mai niente di buono ma solo pensieri negativi , preoccupazioni e disastri... nemmeno le nuvole possono fare nulla nemmeno coprire tutto ciò che di brutto fa, pensa agisce... ma ci sono estranei ed estranei ... ma porta con sé abiti eleganti parole fini ma sotto alla sua anima c'è solo la voglia di mettersi in luce e mirare ad altro... l'estraneo incanta solo chi gli permette di fare ciò.... Buona giornata
 
 
woodenship
woodenship il 11/09/21 alle 23:46 via WEB
Ah mia diffidente ragazza! Eppure tu stessa lo dici:". ma ci sono estranei ed estranei ." Dunque può anche essere che, non tutto ciò che è estraneo, deve essere negativo. Non fosse così, ci saremmo estinti da un pezzo. Anche perché l'essere estranei è una parte vitale di questo mondo, anzi la più vitale. Dal momento che spesso co,porta innovazione e nuova linfa...... grazie di cuore con un augurio anche a te per un fine settimana sereno......
 
nuvolabianca_1968
nuvolabianca_1968 il 12/09/21 alle 16:05 via WEB
Buon pomeriggio W.. Nel mio blog,dopo tanto tempo,ritorno con involtini di pesce spada alla messinese. Saluti,Luca
 
 
woodenship
woodenship il 13/09/21 alle 22:07 via WEB
Mamma mia che delizia! Grazie di cuore per l'invito e a presta sul tuo blog.......
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 13/09/21 alle 16:42 via WEB
Quale triste verità in questa poesia! L'estraneo è sordo ai richiami di coloro che pur essendo,a loro volta, schiavi delle consuetudini e delle tante ingiustizie sociali, abbiano almeno una patria, una casa,una famiglia. L'estraneo, inteso come straniero, emigrato o rifugiato che sia, ha solo sogni bugiardi a cui aggrapparsi, estraneo ,appunto, a tutto ciò che per altri è vita. Egli resta, muto nel suo silenzio, distante anche col pensiero, sordo persino ai richiami ed alle omologazioni che non vuole, perchè farà di tutto per riappropiarsi del proprio destino e di tutto ciò che ha perduto.Ciao, Wood, spero di aver interpretato alquanto il tuo pensiero. Se così non fosse, pazienza!Alla prossima.
 
 
woodenship
woodenship il 13/09/21 alle 22:27 via WEB
Amica mia, non hai tanto interpretato il mio pensiero, più semplicemente ti sei riflessa nei miei versi e ci hai visto ciò che la tua sensibilità ti suggeriva. E ci hai visto così bene da intrecciarlci visioni con una realtà così viva, dolente e pressante come quella dell'immigrazione.In fondo si è tra estranei spesso disinteressati l'uno all'altro: c'è chi non li vuole e non gli interessa minimamente sapere di loro,semplicemente non li accetta; dall'altro canto, molti si rifiutano di provare ad integrarsi,col risultato di ricreare del muri alti di incomprensioni e frustrazioni... si, mi piace molto questa tua lettura. Il senso di estraneità ci comprende tutti in una complessità che abbraccia molteplici aspetti del nostro essere...........Grazie di cuore con un abbraccio di stelle settembrine......
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 16/09/21 alle 16:10 via WEB
Per me sono tessitrici di sogni.
Specie se sono così:
https://www.youtube.com/watch?v=fEOJQawykD0
Buon pomeriggio,...W... :)
 
 
woodenship
woodenship il 16/09/21 alle 22:52 via WEB
213534609_1820723028108901_4747863709261942933_n-1.jpg E di queste che te ne pare?
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 19/09/21 alle 17:21 via WEB
Dirsi estranei...chi è l'estraneo, cos'è l'estraneo – forse colui/colei che non ha alcun rapporto specifico con la persona che parla o di cui si parla o che non ha attinenza alcuna con le cose di cui si sta trattando? – se davvero è questo allora, forse, ci si dovrebbe domandare rispetto a chi è estraneo un estraneo…e se la persona rispetto alla quale è estraneo non sia, a sua volta, per lui estranea…Quindi chi non è l’estraneo? Impossibile non esserlo, anche fuori da un discorso esistenzialista. Io non credo, poi, che estraneo sia diverso da straniero e straniero è chiunque, fino ad un attimo prima di aver scoperto il suo nome o di averlo conosciuto, attraverso il guizzo nell’iride o dopo un sorriso o un gesto condiviso. Sarà perché mi sento da sempre apolide, sarà perché il mio stesso nome significa straniera, quindi estranea; ma io mi sento molto più vicina – familiare e ben poco, in ultima analisi, estranea, a chi si trova nella condizione più separata, esterna, avulsa, aliena. Non trovo nulla di rassicurante o familiare nelle artificiose omogeneità e, sinceramente, mi ha colto inaspettata leggere molti commenti di chi ha associato il termine con un’accezione immediatamente negativa. Non so per quale inspiegabile motivo, chi si pone fuori da un contesto omologato di appartenenza dovrebbe essere visto con sospetto o, addirittura, alla stregua di uno… “zombie”?!?! e “considerato troppo lontano dalla propria ottica vitale”(?) Mi sento estranea e sono estranea perché, personalmente, sono ben lontana dal capire il significato di alcune cose che ho letto, come “poverino deve campare anche lui” ma credo che ci sia un fraintendimento di base nell’interpretare la parola perché altrimenti non riuscirei a capire in che misura un “estraneo” possa “non portare mai niente di buono ma solo pensieri negativi, preoccupazioni e disastri”...Spero, da estranea, di non essere per costoro così foriera di sciagure! ;-P
 
 
woodenship
woodenship il 20/09/21 alle 02:57 via WEB
Di questi tempi credo che sia abbastanza facile, per molte persone, associare la parola estraneo con un senso spiccato di xenofobia. Che dirti?forse si può solo parlare cercando di fare comprendere che l'estraneo è pure una parte di noi stessi. È quella parte che, alle volte, emerge estraniandoci dalle cose, dalle situazioni e persino dagli affetti più cari. Tutto qua. Per il resto ti leggo, mia cara fanciulla, condividendo non solo lo spirito delle tue parole......grazie di cuore........
 
misteropagano
misteropagano il 24/09/21 alle 12:42 via WEB
:più che il termine estraneo mi cattura il termine alterità, presentai un tempo una poesia con questo titolo, traducendo e leggendone i versi in un dialetto stretto e difficile:)
Ecco il diverso, non l'informe. La ricchezza dei mondi. Ogni distinguo dovrebbe poter andare in questa direzione, ma spesso prevale l'urgenza dell'estraneo a noi, così si genera una piramide di /e·stra·nei·tà/. Per fare stare le cose al loro posto, cioè per farle funzionare credo si debba accettare ogni ruolo e batterlo per accrescersi. seeU^
 
 
woodenship
woodenship il 25/09/21 alle 03:34 via WEB
È un bel termine "alterità ",esprime un concetto di diversità: è l'altro da noi. L'estraneo, al contrario, è l'inconosciuto. È qualcuno che si potrebbe conoscere, ma col quale non ci si riesce a rapportare, proprio perché estraneo. Ad esempio: si usa dire estranei ai fatti, perché non c'è nesso con quanto accaduto. Si può provare pure un senso di estraneità rispetto a quelli che dovrebbero essere gli affetti più cari. L'alterità la esplichi benissimo tu nei tuoi versi. Esprime una diversità che, non necessariamente,può risultare estranea....grazie di cuore anche per i versi molto significativi......ciao.....
 
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