delirio

I seni di sabbia mi hanno colpito se non altro perchè all'arrivo del mare o attraverso le mani di un bimbo capriccioso si sgretolano.Sono un pezzo importante nelle donne e ci si dispiace quando col tempo non reggono più.La gente da palcoscenico ricorre alla chirurgia estetica ma non tutte le donne se lo possono permettere purtroppo.Non vado oltre,dovrei scendere troppo sul personale e non voglio.Grazie del saluto da me e ti ringrazio.Ho dormito un paio d'ore ma sono qui adesso a dire la mia.Auguro a te buon sonno nella tua stanza buia,io dormo con la luce notturna:)

...a proposito di"sgretolano", ricordo di un documentario che non riesco più a recuperare. Se non ricordo male, devo averlo visto agli inizi del terzo millennio. Mi pare che si intitolasse"Dust", polvere. Cominciava con delle immagini di un vecchissimo film in bianco e nero. Erano dei cavalieri che fuggivano a briglia sciolta, inseguiti da un'orda urlante. Ad un certo punto, si scatenava come una tempesta di sabbia che tutto oscurava e tutto dissolveva in polvere. Ricordo che erano fotogrammi intriganti, ma anche inquietanti: che fine avevano fatto i cavalieri e gli inseguitori, mi chiedevo. Alla fine la voce narrante del documentario aveva spiegato il mistero dei cavalieri scomparsi nella tempesta: non era una tempesta di sabbia ad avere travolto gli eroi. Bensì la pellicola che si era sgretolata perché vecchia ed usurata. Infatti, adeguatamente restaurata, la tempesta di sabbia svaniva, lasciando il posto ad immagini nitide di cavalieri...ma perché ti sto raccontando ciò?... ah, ecco: è la realtà a sfuggire come sabbia di tra le dita, fino a quando non si comprende che non è altro che tempo. E che, quindi, è destinata, come una pellicola a sgranarsi e poi a sgretolarsi, per quanto si possa restaurarla, restituendola a nuova vita. Guarda caso anch'io dormo con la luce notturna.E poi ieri notte alle 02:30 ero già crollato...eheheheh! Un abbraccio e grazie di cuore anche per aver detto la tua, cosa più che mai preziosa. Possa la notte coccolarti serena....

Il tempo che scivola fra le dita mi preoccupa perchè penso a quel che resterà di noi.Penso poco e tutto questo arrabatarsi in tutti sensi serve a poco.Io ho sempre sperato di essere ricordata ma non sarà mai per un tempo interminabile,non sono una persona famosa.Un po' triste la prospettiva ma è un corso naturale.Mi piace pensare che anche tu dormi con la luce notturna,a me il buio totale mi soffoca,dicono che sia una fobia e si chiama scotofobia:)Sai che dirò sempre la mia esprimendomi come posso ma tanto tu mi capisci:)Niente coccole stasera,mi sono svegliata ma recupero fra un po':)Dolci sogni.....

No, non deve preoccuparti che il tempo ti scivoli di tra le dita: è nell'ordine delle cose che sia così. Avere consapevolezza di ciò non potrà che darci più forza per vivere al meglio. Qualcuno mi pare abbia detto: cogli l'attimo. Ecco, cogliamo quell'attimo in cui scorre il granello, per farne tesoro...purtroppo dormo con la luce notturna perché serve alla mia compagna: nella sua situazione ha necessità di vederci quando le necessita di alzarsi. Io invece sono un po'come i gatti: il buio mi piace. Mi piace muovermi al buio, a tentoni indovinare la posizione dei muri, delle porte, dei mobili...era una sensazione fantastica, pedalare al buio per strade di campagna non illuminate: sembrava di volare!...no, non nei fossi! Eheheheh! Quelli li vedevo ed anche bene. Mi dispiace assai che tu abbia questo problema di scotofobia: il buio è l'altro lato della luce. È dal loro completarsi a vicenda che ci viene conforto per lo scorrere implacabile del tempo.....sogni d'oro a te...

A questo punto per voi è una necessità dormire con la luce notturna.Uno dei motivi per i quali dormo da sola nella mia stanzetta,per non disturbare il consorte:)Forse sarà stata l'influenza di mamma che dormiva in questo modo,forse i miei trascorsi in collegio che ci tenevano nelle camerate con il lumicino...Boh!Non mi va di risalire all'origine.Ormai è così.Buon riposo mio caro.

Giusto amica mia: chi ha avuto avuto avuto. E chi ha dato ha dato ha dato: scurdammoce o passato! Alle volte è necessario per andare avanti...un buon riposo a te carissima e che possano cullarti melodie stupende...

Penso che spesso porsi troppe domande fa' andare la testa in pallone.Capita che a certe domande alcune persone non possono più rispondere perchè non vivono più.Mi conforta l'idea che ritroverò qualcuno e vorrò delle spiegazioni ma oggi non è il momento.Bei discorsi faccio a quest'ora!!!Ma fanno parte della vita,almeno la mia.Ti lascio la buonanotte,speriamo ti arrivi.

Seppure in ritardo, però mi è arrivata l'attuale buonanotte, carissima: non serve cercare ad ogni costo un senso a tutto; come non serve farsi troppe domande. Meglio vivere la vita con quel giusto pizzico di folle nonsense e spensierata sconsideratezza, solo jn pizzico...un abbraccio anch'io spero che ti arrivi....

La mente è strana,a volte si fissa su particolari che magari per altri sono irrilevanti.A volte mi capita con persone che conosciamo con l'altro in comune' di sentirmi dire dei"ti ricordi di ..."che assolutamente io non ho in memoria.Tutto può accadere con una testa che "viaggia".Buona nanna,io fatto pisolino e avrei voglia di una breve passeggiata ma da sola non è consigliabile a quest'ora:)

Si, questa è la cosa peggiore, quando incontri qualcuno. E questo ti chiede: ti ricordi di...? Terribile, se non riesco acricordare di chi sta parlando, mi crolla il mondo addosso. È un po'come se mi si aprisse un baratro sotto i piedi: se dico che non lo ricordo, rischio di fare la figura del rintronato; se ammicco e dico di conoscerlo, potrebbe mettermi in difficoltà chiedendomi cose che non conosco del tizio. Allora cerco di glissare, soffocando sul nascere il"ti ricordi di...?"...quella di uscire la notte è un'abitudine che ho perso a causa del lockdown. Peccato: la pandemia ha cambiato tante cose. Altre me le ha tolte. E non credo che riuscirò a recuperarle: è il piacere che si è portata via. Il piacere di camminare in strada di notte. Spero che adesso tu stia dormendo. Te lo auguro.

Una persona che conosco riteneva che io con un"non mi ricordo"volessi farmi un alibi ma gli ho fatto capire che vivendo la stessa vicessitudine si ricordavano cose divese.Ciò che colpisce te non lo fa' con me.Alle volte le persone sono toste:)Peccato che tu non riesca più a camminare di notte,fa' tanto bene alla salute ma predico bene e razzolo male perchè io non cammino manco di giorno:)Ti lascio al tuo riposo e buon pro ti faccia....

Le cose cambiano, amica mia. Cambiano ancor prima che ci si renda conto. Quando ce ne accorgiamo, crediamo che siano cambiate in quel momento. Invece il cambiamento era già in atto da un pezzo. Certo, faccio risalire la cosa al lockdown. Ma già era da un pezzo che sentivo che le cose non erano più le stesse. E che non era più tempo di passeggiate notturne. Non ricordo chi l'abbia detto. Però è proprio vero che c'è un tempo per tutto. L'importante credo che sia averne coscienza... cosa che non credo abbia tanto quella"persona"che ti ha detto quella sciocchezza. Tu non ti curare d'essa:pensa sempre che il coyote abbaia, ma la carovana passa lo stesso. Anche a te un augurio per una notte di sogni felici.

Le cose per me sono cambiate del tutto intorno ai 60.C'è stata una rivoluzione dentro me lenta e inarrestabile.L'effetto si manifesta anche fuori di me e per le mie esigenze è giusto così.Mi sono adattata anche ai cambiamenti del mio corpo che esigevano un modo di essere diverso.A volte per un attimo mi pesa la mia solitudine ma per le scelte che ho fatto non poteva essere altrimenti.Per quanto riguarda quella persona gli sto spiegando che le scelte della memoria possono essere diverse per ognuno.Il tempo non si aggiusta e mi preoccupa,mi aspettavo un clima diverso e non di tenere la stufa accesa:)Dormi bene e alla proxxxxxxx

Un po'tutti intorno ai 60 si cambia:è un gradino che si scende per un verso e si sale per altri. Sono gli anni in cui si paga quel che c'era da pagare. E, se va bene, si può stare in pace con se stessi. Anche perché si scopre che si può fare a meno degli altri. Sebbene non sia proprio così. Ma questo è un altro discorso che si affronta intorno ai 70... tu dì a quel tale che ognuno ha la sua memoria. E che lui non può pretendere di appiccicati la sua: non è né giusto né bello!... freddo? Non lo sopporto più. Ormai sono convinto che, questo clima, ce l'ha giurata! Anche a te una buona notte, soprattutto serena.

Non pensavo mai che la caduta fosse così rivoluzionaria.A vent'anni ci si chiede"come sarò da anziana?"ed eccola là bella e servita:)Sentivo dire che vogliono cambiare tutto:si nasce anziani e si torna bimbi...tu che dici ci conviene?La memoria ognuno si tiene la propria e quella del tipo mantiene ricordi tutti pessimistici....mamma mia!!!!!!!!!!Oggi del sole ma l'aria è fredda,non invidio la gente che per Pasquetta va alla "Favorita"luogo storico a Palermo per le grigliate:)Mi sta venendo fame,vado a sgranocchiare qualcosa...serve niente?:)Un abbraccio.

Ma, in un certo senso, è così che va:si nasce, si cresce, si invecchia tornando un po'bambini. È un po'come se, per invecchiare, bisognasse tornare un po'bambini. È un cerchio. Anzi, più che un cerchio, l'anello di una spirale... se mi serve qualcosa? Non saprei, ci penso su. Per adesso ancora ti abbraccio, augurandoti il meglio per queste festività, sebbene fredde di clima, sempre feste sono, vero?....

Faccia freddo quanto gli pare ma noi in ogni caso si restava a casa:)Non me ne frega niente di ciò che fanno gli altri,io ho bisogno delle mie comodità.Ad esempio se mi prende l'abbiocco ho bisogno subito del mio letto per uno dei miei tanti pisolini:)Sarò fatta un po' strana ma la mia famiglia mi capisce e non potrei vivere fra gente diversa.Credo che ognuno abbia ciò che merita e io merito i miei familiari che mi sopportano ahahah!Un abbraccio stritoloso e si va avanti!!

A ciascuno le proprie esigenze e piaceri, mia cara amica, del resto, visto da vicino, nessuno e normale. Quindi goditi i tuoi agi che certo te li meriti. Come di certo meriti l'affetto dei tuoi cari. Un abbraccio grande con l'augurio per hna notte di sogni felici...

Ci vorrebbe una stanza dei ricordi. Ma poi non ne risulteremmo prigionieri?

Sono troppo pericolosi i ricordi rinchiusi in una stanza: fermentano al punto da risultare asfissianti.

quella stanza piena di librerie stracolme di libri

... così piena da non starci altro che hn tavolino ed un letto... di libri sempre.

Andare " in una direzione opposta all'asse temporale." È sempre stato un mio sogno. Andare oltre ogni tempo, fino ad annullarne ogni valenza, credo che sia una meta auspicabile. Certo, si va incontro all'infinito: le azioni finiscono per svolgersi nel nontempo. Gli attori si perdono, filigrana sgranata, nella polvere dello spazio infinito, dove stelle nascono e mutano senza posa, come noi! Grazie di cuore anche per questo gran bel leggerci senza confini.

La prima cosa che ho pensato è che stessi ristrutturando casa di famiglia e ne guardassi l'evoluzione degli spazi nel tempo..ti ho visto aggirarti per corridoi e stanze,lasciandoti andare ai ricordi .Una linea temporale che ti vede protagonista ed allo stesso tempo spettatore.Un abbraccio ed una carezza sul viso.Simo

Più che altro sto cercando di ristrutturare delle vecchie poesie, mia dolce Simo, infatti, quella precedente a questa, era una poesia datata. Pure questa ho cominciato a scriverla forse un paio di anni fa. Non ricordo di preciso quando. In ogni caso, scrivere è sempre un po'lasciarsi andare ai ricordi: essi si mescolano al presente in un modo inscindibile che annulla spazio e tempo. Grazie di cuore anche per la carezza sul viso: mi giunge come raggio caldo di sole; come pure l'abbraccio che sento e ricambio con grande afflato amicale...possa la notte esserti generosa di sogni felici.

A te un sereno venerdì mia dolce Jole, con un abbraccio di calde coltri a confortarti con sogni sereni...grazie di cuore...

Spesso ci lasciamo sommergere dai ricordi di un tempo, inesorabilmente passato, che ci riportano all'operosità che credevamo positiva per il nostro futuro e, magari,al rimpianto di un amore perduto e che l'onda del tempo ha cancellato, insieme alle nostre emozioni sentimentali, siccome orme di passi sulla sabbia di una spiaggia.Sono sensazioni che mai ci abbandonano, gentile amico mio.Ti lascio il mio augurio di tanti giorni sereni.

È un viaggiare avanti e indietro nel tempo, mia cara poetessa, come anche tu ben sai. Non tanto una ricerca del tempo perduto. Bensì un riappropriarsi della spazialità che, il tempo, tende a sottrarci. È un tentativo disperato, lo so. Ma ci si prova ugualmente: siamo esseri umani. Grazie di cuore anche per l'augurio che ricambio con grande afflato amicale....

carpe diem quam minimum credula postero

Dum loquimur, fugerit invida aetas

Quante cose possono raccontare quelle stanze piene di "fu"... ma poi alla fine della fiera di ricordi , belli o brutti, non si vive...meglio fare spazio al presente. Un sorriso,...W...:)

Donna assai pratica e dedita al presente,tu mia carissima! E sono d'accordo con te. Anche se, alle volte, è bello pure lasciarsi andare al flusso della memoria, ipnotizzati dal ritmo con cui affiorano i ricordi dell'oblio....grazie di cuore più che mai e buona fine di settimana....

Sono le migliori le ristrutturazioni mentali ed artistiche...e sono le più ricche le stanze sospese nel senza tempo dove ci si ritrova arrotare angoli retti, guardinghi o impazienti, con gli occhi ad un punto di svolta... Stanze di sabbia - vissute al limite, dedite alle fughe vane, invase da sogni, diurne e notturne, andando alla volta del punto - ma pur sempre (o proprio per questo) le più ricche! P.S. Ti ho lasciato un commento anche al precedente post e, per errore, troverai anche il clone di questo. Te l'ho riportato qui solo per fare le cose in modo più pulito, ma ti chiedo scusa per averti rubato ulteriore spazio. A presto!

Ecco che il vento mi ricompone, la risposta al tuo commento, nel posto che le compete:"Sono le migliori le ristrutturazioni mentali ed artistiche". Sempre che si riesca a farle accurate, in modo da eliminare la paccottiglia, tenendo solo ciò che è necessario. Non serve portarsi appresso tanta zavorra. Infatti, spesso è volentieri ho voglia di svuotare casa, buttando via tutto: non ho bisogno di molto per vivere. Anche i ricordi riduco all'osso... grazie di cuore mia dolce fanciulla, anche per i commenti precedenti...un abbraccio a stretto giro d'orizzonte....

Che questo giorno di festa ci aiuti a trovare la pace dentro di noi, per costruire pace intorno a noi!..

Data l'ora tarda, non posso che ringraziarti di cuore, augurandoti ogni bene per questa notte che prelude ad una nuova settimana...

Buon inizio della settimana pasquale. Luca

Anche a te un buon cammino, soprattutto sereno, verso le prossime festività: possano esserti ricolme di gioia per te e i tuoi cari....

Credo che nella nostra vita la stanza ha un ruolo importante.. sia in negativo che in positivo.. sempre bei versi Wood.. buona serata

Nulla di più vero, mio caro amico: la stanza può farci da rifugio, come da prigione, con tutto ciò che ne consegue...grazie di cuore, felicissimo di tornare a leggere di te, possa esserti generosa di sogni felici la notte.

La stanza sospesa è la mia preferita: il tempo non ci abita e se ne sta alla larga

Assediata dal tempo, nella stanza ti vedo: è gabbia la stanza sospesa. Attorno ci nuotano squali dell'aria. Essi si nutrono degli attimi da te non graditi...

Chissà come sono, i seni di sabbia. (Mi rendo conto, io sono proprio di una banalità maschile: leggo una bella poesia e alla fine su cosa mi soffermo? sulle tette).

Prossima volta che vai al mare, magari su una bella spiaggia sabbiosa, ti ci metti di buzzo buono. E vedi cosa riesci a tirarne fuori.

Mi sono vista in spiaggia, a fissare un punto. Fissandolo fino al punto di avere lamente piena di d'ogni, e pensieri, e ricordi, e desideri. E tanto.. tanto altro.. poi ti rispegli da quell ipnosi. Ti alzi. Svuoti il salviette, la sabbia vola addosso ai vicini... te ne vai e se hai un rifugio, una stanza per s adatta ad ogni periodo della tua vita, ti ci rinchiudi dentro. E la luna è la tua luce della notte.

Ti ci ho vista in spiaggia. Mi chiesi cosa ci facessi lì, con lo sguardo perso all'orizzonte. Poi ti alzasti, mi ricopristi di sabbia sbattendo il telo...Adesso l'ho capito: cercavi un rifugio da te stessa...a parte gli scherzi: molto suggestiva la tua lettura e molto stimolante....

A parte che sei stato bravissimo a leggere oltre i refusi (dovuti alla vista corta e a volte allo schermo del cellulare piccolo... ma li faccio anche sul pc..), mi spiace per la sabbia che ti ho buttato addosso... non volevo, ma c'era il vento.. lo sai che al mare il vento è una brezza odorosa di sale.. che s'alza inaspettato proprio quando qualcuno vuole riporre il salviettone in borsa... esisterà un rifugio das me stessa...? Buon tutto mio caro..:-)

Da sé stessi non si scappa, cara Mag. Al massimo si può cercare una mediazione che permetta di convivere con sé stessi. Lo sosteneva un tizio, non ricordo come si chiamasse, però mi è rimasto impresso nella memoria il suo dire. Una volta che si è trovata una mediazione, ecco che si fa sereno l'abitare sé stessi: non più rifugio, ma casa aperta al mondo...per la sabbia addosso non ti preoccupare, ci sono abituato: mi capita spesso. Soprattutto quando tira vento e i miei merli e torrioni si sgretolando. Del resto non è facile essere castelli di sabbia come me...eheheheheheh! Grazie di cuore carissima...

Anche a te infiniti auguri e scampanii felici a cullarti serena in questi giorni di festività primaverili...un abbraccio...

Lirica tra le stanze dei ricordi... *_* Serena Pasqua, Wood delle Stelle! :))

Di stanza in stanza si vagabonda El tempo e tra le stelle... serene festività anche a te mia dolce Rosa tra le rose la più bella....e grazie di cuore sempre....