delirio

Devo ammettere che sei un acuto osservatore,oltre che un fine dicitore,ciò mi rallegra assai.Ma veniamo al busillis:non è una questione di poco conto quella che tu poni.Cosa potrei essere?...Le parole qualcuno deve averle pur scritte,hai ragione.Però,come diceva il buon Totò in un corto di Pasolini:"Alle volte esser vivi o esser morti è la stessa cosa".E se ne tornava alla baracca col fantasma della moglie(Silvana Mangano) ed il figlio sconvolto(Ninetto Davoli). Anzitutto,per me il nulla non esiste.Il nulla è solo un luogo di cui non abbiamo cognizione.Le parole tendono a definire,ad evocare,quando si scrive o si parla.Penso che nemmeno il fatto che nessuno ci ricordi più possa determinare che siamo spariti del tutto:qualcosa rimane di noi anche quando le parole si saranno dissolte. Come ho potuto leggere da te,quella bellissima poesia che tu dici di avere ricavato da versi sparsi in una discarica(non importa,anzi ancora meglio se si trattasse di artificio). In ultima analisi,sperando di essere riuscito a chiarire al meno un po',ti dico ciò che ho detto a qualcuno un po' più sopra:quel baleno ed il nulla mi richiama alla magia delle parole. Quella magia che ci permette di viaggiare negli spazi incogniti per poi farci riemergere in altre dimensioni...........Spero di essere riusciti a chiarire qualcosa......... In ogni caso ti ringrazio vivamente e ti auguro un sereno inizio di settimana...............