delirio

Perchè devono essere nemiche la felicità e l'infelicità?Possono benissimo andare a braccetto,mostrando ora una faccia ed ora l'altra,a seconda di come il nostro sentire muta nell'arco della giornata.Ricordo i bellissimi racconti di P.G.Woodehouse in cui l'umore di una persona è in grado di dipingere il mutare delle giornate con una velocità incredibile:si riceve una bella notizia e tutto il mondo intorno sorride in uno sfarfallio di colori e sorrisi di sole;subito dopo ce n'è una meno positiva ed allora si frana sotto il cielo grigio e la cupezza di un umore plumbeo...Poi c'è la depressione cronica,ovvero il persistere di quelle condizioni che fanno del giorno un via crucis di sofferenze ed altro......Penso che ognuno di noi abbia una misura per definire cosa sia la propria felicità e fa di tutto per perseguirla entro certi ambiti,oppure travalicando ogni limite e schiantando ogni ostacolo.Per quanto riguarda l'equilibrio tra le due facce della stessa medaglia,penso che esso sia proprio di grandi saggi,menti che hanno raggiunto una grande consapevolezza.Io purtroppo non ci sono ancora arrivato.E grande squilibrato mi ritrovo ancora ad indagare su cosa possa significare la felicità o l'infelicità.L'unica cosa che so per certo è che ce n'è tantissima in giro di infelicità,di sofferenza e questo è sufficiente per doversi porre molte domande al riguardo............Un abbraccio ed un bacio dalle sfumature tenere ed affettuose,or che la sera torna a calare,in quel giostrare di luci ed ombre che da sempre ci condiziona e non solo nei ritmi biologici.Grazie infinite per la colazione,l'ho gustata sognando la tua mano che mi versava il caffè e spalmava di burro e marmellata la fetta di pane.Io l'ho solo carezzata..........