delirio

Perché è arrivato alla frutta e si difende come può, prendendosi tutti gli spazi che il suo denaro e i suoi avversari politici da sempre gli offrono.

E spesso mi chiedo: - dove abbiamo sbagliato? –
Siamo anche scesi in piazza, ma mai per una manifestazione permanente fino al raggiungimento dell’obiettivo: siamo il paese degli scoppi d’indignazione improvvisi che durano lo spazio di un dibattito.
Ci siamo anche raggruppati in questo o quel movimento. Ma quanti movimenti si sono suddivisi in mille rivoli perdendo incisività e autorevolezza?
E mi rendo conto, con grande sofferenza, che questo mio paese, vive di tiramm'a campà e che sotto sotto pensa che questa crisi prima o poi finirà: tanto - si dicono sottovoce che nessuna senta - ne abbiamo passate tante, passerà anche questa... -
Fatalismo proprio di popoli oppressi da secoli di latrocini e conquiste...
Noi non sappiamo cosa sia conquistare a faccia aperta il proprio avvenire e la propria vita: durante i periodi storici li abbiamo avuti per grazia ricevuta e continuiamo a illuderci che non sia necessaria una rivoluzione intima, profonda che giri dall’alto in basso i comportamenti di questo paese.
Siamo, purtroppo un popolo civicamente troppo debole per non essere continuamente vittima di un populismo imperante fin dalla nascita della Repubblica.... Prima la Democrazia Cristiana che delegava alla Chiesa il compito di drogare l'elettore, poi il gatto e la volpe e la sinistra sempre al palo e non so per quanto ancora …
Del resto non abbiamo saputo affrancarci dal fascismo, quanto ci vorrà a sganciarsi dal berlusconismo?
Spesso scegliamo chi dovrà governarci dominati dalla superficialità, dal sorvolare sulle cose senza mai approfondire, analizzare, decidere al di là di fruste demagogie e sirene mediatiche.
Così, mentre aspettiamo che arrivi Godot a scuotere i buoi, al potere si avvicendano ladri e mascalzoni o, nella migliore delle ipotesi insipienti , venditori di fumo e pifferai magici.
In nessun paese che si possa definire democratico e civile un signore così ricco di conflitti di interesse, così ammanicato con personaggi innominabili si sarebbe mai potuto presentare ad un’elezione o, se per qualche imbroglio lo avesse fatto, non sarebbe mai stato eletto..
E invece noi non solo lo abbiamo eletto e rieletto e forse lo rieleggeremmo, ma siamo qui a dargli spazio mediatico e ancora considerazione….
Ma è mai possibile che in questo paese essere di sinistra sia così una sofferenza?