Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

una spirale

 

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...E non sentirli

Post n°216 pubblicato il 12 Maggio 2014 da woodenship

Il posto aveva un'aria assai modesta. Uno di quegli alberghetti che lui conosceva molto bene, a causa del suo lavoro. Però il tizio alla reception era burbero ed altezzoso, anche troppo, dato il luogo. Nonostante il concierge fosse lì a questionare da tempo, non pareva
dare segni di stanchezza o cedimenti. Tanto che lui, cliente, non riuscendo a venire a capo della faccenda, stava per gettare la spugna. Ad un tratto, preso da un impeto di disperazione, il disgraziato, provò a fare un ultimo assalto:
-Ne è proprio sicuro?- Chiese con voce più ferma che gli riuscì.
-Certo- Rispose il portiere con calma olimpica.
-Controlli bene.
-No sbaglio mai.
-La prego.
-Così stan le cose.
-Non è possibile: secondo i miei calcoli non ci sono ancora.
-Invece lei c'è sì: i suoi calcoli sono sbagliati.
- Ricordo bene tutto ciò che ho fatto e i tempi impiegati. Persino le pause ho in mente precise. Potrei elencarle una per una. Dovreste tenerne conto!
-Per nessuna ragione al mondo: nel suo capitolo ci sono molte sottostime e cifre omesse, non si sa  se volontarie o meno. Ma lasciamo perdere.
-Mente! Lei mette in discussione la mia metodicità e precisione!
-Dovrebbe essere più modesto lei.-Scappò detto al portiere con un certo risentimento.
-E lei meno altezzoso.- Ribattè il cliente.
-Come meglio crede.
-Cosa ne pensa di questa tabella allora?
-Irrilevante.
-Non mi rassegno io!
-Deve lasciare la stanza.-Tornò ad incalzarlo il receptionist.
-Non ne sono convinto.
-Si guardi allo specchio - disse il concierge, estraendo uno specchio da sotto il bancone. L'uomo ci si specchiò con aria tra il perplesso e l'infastidito. Gli sembrava ingeneroso. Però dovette convenire che l'incarnito, le rughe, il viso scavato e la visione di se stesso che gli sovvenne in quell'attimo, mentre al mattino si rivestiva, degli arti prosciugati, rinsecchiti e del ventre rilassato, non deponevano di certo in suo favore. Ma lo stesso non si diede per vinto:
-Ecco, vede questi occhi?- Gli venne da dire- guardi come sono vivi e che bagliori mandano...
-Fosse tutto quì! ... Non bastano: deve lasciarci la stanza.
- Nemmeno un giovane li ha così vispi e scintillanti.
-Capisco. E' umano. Non ci si rassegna facilmente. Però, mi creda, fuori di qui è tutta un'altra storia. Non se ne pentirà.
-Ma lei mi sta caricando di una quantità di anni della quale io non riesco proprio a darmi conto. Lei ed il suo specchio maligno siete davvero insopportabili.
Il tale dietro il bancone tamburellò con le dita sul legno massiccio. Stava per spazientirsi sul serio. Però, ancora una volta si trattenne: 
-Deve andarsene, potrebbe succederle di peggio.
L'uomo, rassegnato infine, si avviò per uscire dal locale. Ma, prima di ruotare la maniglia della porta ed aprire, si girò, e per l'ennesima volta: -Non c'è giustizia nel dover lasciare quando il peso degli anni non ce lo si sente per nulla.
-Tutti così dite -rispose il receptionist di rimando, scocciato sul serio, ponendo con sollievo il timbro sulla scheda che metteva fine al soggiorno dell'uomo in quel posto. Facendo spallucce al rimbombo della porta, sbattuta con forza, alle proprie spalle dal malcapitato.
Al mattino, i colpi dei pompieri contro l'uscio, non lo svegliarono nemmeno. Al fracasso di tutta quella gente che gli entrava in stanza, non fece una piega. Il medico dell'ambulanza, vedendolo a letto stecchito, gli abbassò le palpere con un gesto spontaneo di pietà: oscurando quello sguardo che faceva sembrare così vivo il volto dell'uomo, nonostante, a quel che pareva, doveva essere morto da diverse settimane. E mummificato nel suo letto era, di persona anziana e sola. Uno dei tanti che, ogni anno, lasciavano inosservati e in gran silenzio il mondo dei vivi.

 
Rispondi al commento:
woodenship
woodenship il 13/05/14 alle 15:05 via WEB
Devo ammettere che sono rimasto molto influenzato dai racconti di Poe che riguardavano la messmerizzazione,ovvero il tentativo di ipnotizzare un moribondo,nel tentativo di impedirne il trapasso,per potergli carpire notizia sull'aldilà.Ma anche altri film mi hanno influenzato:in primis"Here after"di Clint Eastwood,e poi "Adorabili resti",pellicola di Peter Jackson,lo stesso della trilogia del"Signore degli anelli.Nel primo di Clint,si affronta la memoria e l'esperienza diretta di una donna sopravvissuta allo tsunami che si verificò nell'oceano Indiano,più precisamente in Indonesia.Mentre nel secondo,di Jackson,si parla di una ragazzina rapita ed uccisa da un serial killer pedofilo.Una ragazzina che,l'efferatezza del crimine e la violenza,fanno sì che lo spirito rimanga sospeso tra i vivi e i morti,in quella zona grigia dalla quale si può ancora influire sugli affetti più cari.In entrambi i casi,come in quello letterario,dunque,si viene a manifestare quello che è un fortissimo istinto di sopravvivenza dell'essere umano,ovvero la capacità e la volontà di indagare,se non proprio la morte,almeno quella che si ritiene la zona grigia tra la vita e la morte,ovvero una terra di nessuno in cui alle volte si può finire temporaneamente imprigionati.E in questo caso possono essere anche i pensieri ed il legame che si aveva con la vittima a fare in modo di trattenere il trapassato sul confine...Insomma,in definitiva,quel che mi premeva sottolineare è un improbabile dialogo interiore di una persona che non vuole accettare la propria morte e che per farlo e continuare nella commedia che lo rende invisibile,ha la necessità di sognare una realtà altra che lo imprigiona,legandolo alla vita di sempre,dato il suo essere metodico ed abitudinario:chi più di lui potrebbe abitare questa zona grigia tra la vita e la morte.Ma ogni gioco non dura per sempre.Ed anche lui dovrà farsene una ragione ed effettuare l'immancabile passaggio.Anche perchè,dovesse protrarsi il gioco,finirebbe per diventare insostenibile e ancor più doloroso,oltre che preoccupante anche per i vivi che,nel presentire la sua vicinanza,avrebbero la propria esistenza turbata...Questo è grosso modo una parte del ragionamento che ci sta dietro a questo brano.Più avanti magari riuscirò a scrivere qualcosa d'altro.Come avrai ben capito,sono molto curioso e mi piace affrontare le tematiche con modi e linguaggi tra i più diversi.Per intanto ti abbraccio fortissimo,augurandoti un pomeriggio sincero con una pioggia di petali vellutati............
 
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