delirio

Così è amico mio:"gli passa accanto la felicità e neanche se ne accorgono!!!"Anch'io ho sempre amato,come te,studiare la gente sui mezzi pubblici,cercando di intercettarne i pensieri,il travaglio interiore che ognuno si porta appresso...E' un po'come quando mi capitò di assistere alla visione del film "Il cielo sopra Berlino"di Wim Wenders(se non l'hai visto,te lo consiglio vivamente).Ricordo che, il primo quarto d'ora e forse più,è tutto dedicato alle riflessioni della gente:dalla mamma che in bicicletta porta nel seggiolino il bimbo;l'uomo che viaggia nel vagone della metro affollato;la vittima dell'incidente stradale;l'angelo che dalle guglie della cattedrale gotica osserva l'umanità:un fluire di pensiero quasi inarrestabile che dà proprio l'dea di come ci sia una comunicazione che si allarga nello spazio.Un elevarsi di tanti sè non comunicanti tra loro che finiscono per fare un oceano sterminato di pensieri,di emozioni,di paure,di speranze.Ma ogni filo è limitato e perso appena sopra la testa di ognuno...Quando lo vidi per la prima volta, rimasi incantato nel vedere in atto quanto mi sarebbe sempre piaciuto riuscire a fare mio,ad esprimere dopo avere decodificato proprio quei fili che si stendono da un individuo all'altro.Ora,leggendo le tue considerazioni,mi rendo conto quanto siamo numerosi pure noi che cerchiamo proprio di decodificare questi fili.Ed è una cosa molto bella e confortante.Non posso che esserti assai grato per questa tua narrazione che ci fa condividere un sentire ed una riflessione profonda assai......Grazie ancora ed un caro saluto con l'augurio per un mese d'agosto ricco di bellezza serena........