delirio

Ah,ma il tuo è il canto dell'eternità:quel canto che ci vuole eternamente avvinti in una danza immobile.Una danza in cui tu entri ed io mi alzo e ti vengo incontro,passando urto un bicchiere che va in frantumi.Il rumore fa sì che si rompa l'incanto e che il bicchiere ritorni al proprio posto integro.Fino al momento in cui tu ti alzi ed io ti vedo per la prima volta,scoprendoti mentre ancora mi vieni incontro.Ed in quel mentre è la bottiglia dei nostri sogni ad infrangersi,a far sì che tu mi passi oltre,a meno che non sia io a raccogliere i cocci e a rimetterli assieme,affinchè possa brindare ad un incontro che sempre si annuncia e mai si realizza...O forse sarebbe meglio cominciare sempre dalla fine:ti tengo stretta tra le braccia che ti ho appena baciata e i titoli di coda si sono già estinti.Allora ricomincio d'accapo,richiamando sullo schermo pure i ringraziamenti e le dediche,prima di tornare ancora ai nomi dei costumisti,degli autori,degli attori...Insomma,una gran bella fatica,ma tutto all'insegna di quell'interminabile inizio che non deve mai finire...Avevo ragione ad appellarmi alle sirene ed alla cera nelle orecchie(per sfortuna ho appena lavato le orecchie e non c'è neppure un ombra di cerume a facilitare una fuga dal tuo canto).Quindi mi arrendo,come sempre del resto,inchinandomi alla tua lettura ed alla tua bellezza speranzosa di linguaggio e poesia.Poi mi arrendo:altro che Ulisse,certo che mi arrendo,come non arrendersi all'eternità di un sentimento chiamato amore?...........Un bacio di cuore e dal vento fresco di fine ottobre,con l'augurio per una serata magnifica.........