delirio

E'vero amica carissima:c'è sempre da imparare,pure all'inferno.Per questo motivo cerco di tenere ferma la barra:il promontorio di scogli prima o poi sarà un ricordo,quando la prua fenderà l'acqua cheta della rada ed infine del porto...Per parte mia non posso dire di averlo imparato in quel luogo:tanti anni fa ho letto"Shogun"di J.Clavell.Nel romanzo,c'era un brano che mi aveva entusismato.Era quella in cui dei feudatari si sfidavano a colpi di haiku uno più bello dell'altro.Poi,con il tempo, mi è capitato di leggerne altri.Appreso delle regole,mi sono detto:perchè non mettermi alla prova?Per parte mia di norma sono prolisso,barocco,ridondante,dunque perchè non provare a mettere la camicia di forza e vedere cosa ne vien fuori?L'estate scorsa ho provato ad immaginare una notte d'amore viaggiando sul fiume per incontrare l'amata.Il risultato è riportato sui post accanto.Adesso ho provato a lasciarmi affascinare dall'autunno in haiku e sono davvero felice che tu li apprezzi.Tanto felice che mi vien voglia,come nella miglior tradizione giapponese,di risponderti ad haiku con haiku:Tonfo attenta/ ma benvenuto riccio/ dolce il frutto...Grazie infinite ed un bacio caldo di caldarroste con l'augurio per una settimana serena.........