delirio

Sono solo un viandante anch'io,mi guardo intorno e la melanconia ha la meglio sul mio desiderare gioia e serenità.Alle volte rileggere dei maestri mi incute quel giusto sommovimento d'animo che mi riconcilia con il mondo.Perchè,dovessi dare ascolto al mio ruggire nel petto,penso che abbandonerei tutto e mi slancerei come un folle nella notte,per addentarne le ombre e divorane le spoglie:siamo animali ti dicevo,animali della peggior specie e dunque dell'ultima generazione,di quelli che sono tanto avanzati,da rimpiangere ancora la propria animalità...Scherzi a parte:è vero,la melanconia ti pone in uno stato di sospensione in cui tutto appare sotto una luce diversa,attutita,astratta...Un giorno sono stato ricoverato per un intervento banale,ma che necessitava di anestesia parziale.Ho provato una sensazione di straniamento melanconico tale, da essermi quasi convinto di essere uscito dal mio corpo, prima ancora che mi si fosse fatta l'anestesia.Faceva freddo,fuori della sala in attesa,un infermiere,mi aveva scoperto il braccio ed il petto, per preparami all'operazione.Rimasi scoperto senza provare il benchè minimo brivido nelle ossa.Tranne poi,tornato a casa,rimanere per tre giorni con l'influenza e la febbre alta.Questo per dire che il senso di melanconia,oltre a generare poesia,alle volte genera pure dolori e malattia.......Grazie per il sorriso che ricambio di cuore e con una carezza di vento soave.........