delirio

E'un po' come l'atto del nascere:dolore e piacere tanto forti da colpire alle volte in modo violento.Ecco perchè all'atto si piange nel venir fuori.Ecco perchè molto spesso il dolore si appaia al piacere,confondendosi in qualcosa di masochistico o di sadico,a seconda dei punti di vista.Ragionando un pochino,ci vuole abbastanza masochismo in una puerpera per generare:il parto è dolore.Il piacere giunge poi,forse;magari anche la sofferenza,per non dire del senso di svuotamento e depressione post-parto.Qualcosa di analogo per il maschio,nel suo spegnersi o accendersi dolorosamente rivivendo ogni volta il gesto dell'esalazione del respiro vitale.Sì,credo anch'io che, questo impatto emozionale irrinunciabile,sia qualcosa di ancestrale e di quella virulenza che solo la natura può dire e risponderne in tutta la sua pienezza:noi,come individui scarsamente senzienti,solo cerchiamo di mitigarne la forza bruta ed il richiamo animalesco e brutale...E, se vuoi che anch'io te la dica tutta:anche a me non dispiace...Mi viene in mente un racconto di sf che mi piace spesso citare.Non riesco mai a ricordarne l'autore.Però la storia racconta di uno studioso che deve scrivere una tesi sull'amore.Ricevuta la notizia di un pianeta e di una specie che ha una conoscenza più che perfetta dell'argomento.Si reca su questo mondo.Dove,dopo tante ricerche,scopre che costoro si sono estinti.La loro estinzione è dovuta al fatto che,a furia di approfondire e disquisire sull'amore,analizzandolo e sezionandolo,sempre arrivando a livelli più elevati,si sono dimenticati di praticarlo,di viverlo per quello che è nella sua essenza più animale.Dunque estinguendosi.Ma non mi pare che possa ancora dirsi il nostro caso,vero?..........Grazie infinite ed un abbraccio con l'augurio per una serata delle migliori.........