delirio

Eppure, per un momento ho "pensato" che codesta, sublime (manco a dirlo) ode sia stata inconsciamente suggerita da uno spot televisivo che ci massacra i neuroni da un bel po': trattasi della pubblicità Conad e del gestore che esordisce sempre con "Stavo pensando....". Certo che no, mi sono detto, Wood non la possiede nemmeno la TV!!! E' sempre il pensiero che disegna, nel bene e nel male, la nostra vita: dal pensiero scaturisce l'azione, la tenuta, l'atteggiamento. Siamo dipendenti del pensiero più che dell'istinto che a volte, superando la lentezza del pensiero, ci mette anche in difficoltà. Mentre tu hai dalla tua il pensiero che col tempo domi, ammaestri e sottometti al tuo cuore, alle tue emozioni. Possiedi una corsia unica preferenziale: tutto ciò che tra cuore e anima elabori, passa velocemente al tuo pensiero che provvede con sagacia e poesia, a mettere nero su bianco le sensazioni e le passioni. Tutto questo sarebbe da tutti se non fosse per i contorni e le cornici che aggiungi per definire il tuo lavoro. Ecco quindi che attraverso impronte sulla sabbia, colori non accesi ma intensi, tramonti mielosi e le facce del libro cianotiche, si giunge come per incanto, ad un volto: come se tu fossi.....un poeta con un volto da bambino, da giovane o da vecchio! Quien sabe?????? Ciao Wood, sono sempre io il...maldestro!!!