delirio

Che dirti amica carissima?E' difficile esprimere con parole ciò che si pensa e si prova quando si scrive.Anche perchè la concentrazione è forte e spesso non so dove mi porta,se non dopo avere letto e riletto quanto scritto.E'difficile che a una prima lettura non si abbiano delle sensazioni esagerate:alle volte sono di commozione,altre euforiche,altre ancora di insoddisfazione.Allora si ricomincia.L'esperienza mi dice di non fidarsi mai delle prime impressioni.Anche se capita che tutto esca fuori di getto e poi non ci si possa fare nulla per cambiarlo...A cosa sto pensando?...Forse che scrivere è quanto di più bello e di frustrante avessi potuto mai immaginare.Le parole scritte si consumano tutto un bagaglio emozionale messo a disposizione della volontà di comunicare,di ricreare un climax e delle storie che possano essere messe in comune e condivise.Storie in cui ognuno possa riconoscerci qualcosa di sè,dei propri sentimenti,della propria sensibilità.No,non è facile:ogni progetto spesso comincia così per caso,poi è un lungo lavoro di riscrittura.Uno scrivere che assorbe spunti da me o dal mondo che mi circonda,dai messaggi che ne ricevo e dalle suggestioni che mi rimandano le cose...Dunque:a cosa sto pensando?Non saprei mi viene da risponderti sinceramente,tante soo le cose che mi girano per il cervello,quando mi pongo davanti al foglio e comincio a scrivere.Alle volte mi capita anche camminando.Anzi,la primavera e l'estate,come in autunno,sono i momenti migliori,perchè posso fermarmi anche all'aria aperta a chiedermi a cosa sto pensando,cercando di scrivere di ciò che mi succede certi momenti.Poi,come dicevo,tutto sfuma nel momento credo di avere raggiunto il risultato che mi piace,che mi soddisfa.Ma dura poco,troppo poco,perchè subito dopo penso che ci sono molte altre cose ancora da dire,da pensare e come fare per esprimerle,per dirle,per indagare.Quando ho cominciato a scrivere ho sempre avuto il desiderio,l'ambizione di riuscire ad esprimere un linguaggio diverso,un linguaggio che mi permettesse di affrontare argomenti molto difficili ma che mi affascinano e coinvolgono.Non è per nulla facile e non credo di riuscirci mai:vorrebbe dire essere riusciti ad entrare nel cuore delle cose,in quella dimensione in cui la vita e la morte si equivalgono e si scopre il mistero del passaggio da viventi a non viventi,l'amore e "quel che resta dell'amore"(tanto per citare il titolo di un film a me assai caro di Gus Van Sant)...Come vedi il mio è un pensiero molto ambizioso.Con i miei scarsi mezzi cerco di sopperire alle deficienze,alle mancanze sia di tempo che di conoscenze.Ma ci provo lo stesso.Del resto,mi dico sempre,che vale la pena di provare,altrimenti cosa si vive a fare?E per i radi momenti in cui si sente che il pensiero corrisponde alla lettera,allora si ha un piacere indicibile:è come se si galleggiasse su una nuvoletta. Ma dura poco.Poi si riprende perchè la strada è lunga e impossibile...Insomma:a cosa sto pensando?Al fatto che non ho ancora cominciato a scrivere poesie ed il tempo che mi rimane è quello che è.Ma,come dicevo prima:io ci provo lo stesso..........Grazie infinite mia carissima Kri,le tue parole sono come una carezza che mi dice di quanto intenso sia il tuo pensarmi ed il tuo introiettare i miei scritti.Questo è già una cosa bellissima che ancora più motivazione e forza mi dà nel seguire la mia strada.Nella speranza che il doppio caffè non ti abbia destabilizzata ulteriormente,ti abbraccio fortissimo,augurandoti una vittoria senza se e senza ma sull'insonnia.E dunque una notte popolata di sogni bellissimi e ristoratori..........