delirio

Mia dolcissima serenella,la Storia è un campo di costruzione.E'solo che la costruzione passa per la distruzione.Se si vuole costruire un edificio,bisogna scavare,sbancare la terra,mordendola con violenza,sradicando alberi piante ed erbe.L'atto fondativo è di per sè violento.Il problema siamo noi,è la nostra sensibilità e lo spaesamento conseguente:abbiamo la percezione che la violenza non è esaustiva e nemmeno risolutiva,però,in quanto parte della Storia,non ci si può sottrerre alla violenza.A meno di non uscire fuori dalla natura e dalla Storia che la caratterizza.A me piace pensare che questo sia il nostro destino.Ovvero quello di ribaltare l'atto fondativo e naturale,perciò violento.Ribaltarlo creando i presupposti per cui non si debba più passare dalla distruzione per cominciare il processo creativo.Dunque dando quel senso di continuità all'opera di pace che caratterizza il nostro essere refrattari alla violenza regnante nel mondo.Ma in ogni caso,il percorso è ancora lungo e di strada ce ne manca ancora molto.Quindi dobbiamo tenere la barra a dritta e fare quello che,una persona straordinaria come Vittorio Arrigoni,consigliava sempre di fare:restare umani.Cercare di restarlo,perchè solo così si potrà sperare che un giorno le cose possano cambiare.......Un abbraccio di petali vellutati e grazie infinite per le accorate parole e l'alta considerazione per la mia modesta persona.......A te una serata che possa coccolarti felice.......