delirio

Ho sempre pensato che fosse una questione di potere e di gerarchie:l'uomo,fino a quando non abbandonerà la sua animalità,sarà sempre in possibilità di marcare un territorio ed all'interno stabilirvi delle gerarchie.Così fanno tutti gli animali,compresi i cani.Essi quando vanno in giro segnalano con deiezioni il proprio territori.All'interno ogni cane riconosce l'autorità dell'uno o dell'altro.L'animale che si sottomette ed accetta la superiorità dell'altro,viene acettato nel gruppo del dominatore.E quindi può vantare un'appartenenza.Mentre il randagio dovrà vedersela con i denti del branco.Così anche l'integralismo di ogni risma:si delimita un territorio in cui la setta è predominante ed al suo interno il dominante,fosse pure un predicatore.L'adepto sottoponendosi ai desiderata,ci guadagna riempiendo il proprio vuoto interiore di significati e quindi di motivazioni che gli permettono di affrontare la vita che,altrimenti,gli si presenterebbe come un abisso d'incubo senza fondo.Ma la rinuncia alla propria indipendenza di giudizio e di pensiero ha un costo.Il prezzo è quello della sottomissione al santone di turno.Ed il santone di turno,nell'esercizio del proprio potere,non disdegnerà di trarre tutte le conseguenze per la realizzazione anche di quella parte del potere che è legata alla sessualità.Sessualità e potere sono strettamente connesse:c'è piacere sessuale nell'esercitare il potere.C'è soddisfazione non solo delle ambizioni nell'umiliare.Come c'è anche soddifazione da parte dell'umiliato ed offeso,nel cedere tutto se stesso.Gandhi,nel definire il mistero di questo piacere,non andava molto lontano dalla vera natura del potere che è quella oscura determinazione che fa sì che gli esseri umani si aggreghino in un patto sociale che sia vantaggioso per tutti.Solo che,come già detto in precedenza:potere e sessualità si compenetrano,arrivando ad estremizzazioni patologiche dell'esercizio.Mi piace sempre ricordare come all'origine,giovinetto,l'imperatore romano Caligola,non era poi così perverso e cattivo come sarebbe diventato in seguito.Fu la sottomissione acritica e dissennata della classe senatoria e della nobiltà,a far sì che si scatenasse come un lupo in un ovile,facendo follie e massacri.Del resto è difficile resistere al fascino del potere quando ti senti attribuire i poteri di un dio.In definitiva,l'uomo non fa altro che portare alle estreme conseguenze ciò che è già presente in natura.Lo fa con quell'esaltazione che finisce per fare di un potente una vittima delle proprie vittime.In fondo erano i suoi sudditi a onorarlo,pure essendo da lui vessati ed assassinati...Spesso siamo come bambini,se non siamo terrorizzati,non siamo in grado di amare o di farci odiare.E' nell'ordine delle cose che sia così,mi verrebbe da dire.Però,in definitiva,anch'io ho una vicione dell'amore come equilibrio e rispetto oltre che complicità come tra il sole e la luna.........Grazie infinite mia dolce hellah,per la riflessione e per avermi aiutato a riflettere.Una carezza di petali vellutati che possa accompagnarti per una splendida serata d'incanti........