delirio

E'quel che Darwin chiamerebbe istinto di sopravvivenza.Ovvero:quando scatta un meccanismo di autodifesa biologico,la ragione viene oscurata ed è come se subentrasse un"pilota automatico"che prendesse tutte quelle misure atte a superare il momento di crisi.Non è un segreto che non si voglia morire a tutti i costi.Come allo stesso tempo si rifugga dall'idea che,ogni istante che passa,larga parte di noi muore.E che,quando il fisico,non riuscirà più a rimpiazzare le cellule morte,il degrado e l'invecchiamento non incontrerà più ostacoli per portare a termine la trasformazione ultima.Dunque non posso che dirmi d'accordo con le considerazioni del grande Saramago.Personaggio che ammiro tantissimo.Anche per come ha saputo ritrarre e fotografare il movimento che dell'uomo nel suo cammino verso l'evoluzione della specie. Una capacità di infondere lirismo e spettacolarità,piuttosto uniche e affascinanti.Siamo individui che non vedono pur vedendo,che sanno non vedere quando la vista la sentono dannosa alla propria sopravvivenza.Siamo individui che non vedono neppure in presenza di protesi tecnologiche,poichè anche queste fniscono per farsi settoriali e non riguardanti il fine ultimo che è quello della comprensione e della capacità di vedere davvero sempre e comunque,in tutte le sue sfaccettature,una realtà difficile,complessa e unica pure nel suo essere molteplice.In poche parole:la tecnologia che ci fornisce mezzi interpretativi ed informanti,non è sufficiente a darci risposte atte ad una comprensione dei motivi ultimi del perchè si è a questo mondo,non in chiave fideistica,ma di ragionato e inclusivo sentimento di umanità...... Grazie infinite mia carissima lori,per un contributo davvero straordinario e per la citazione dell'opera di uno dei più grandi uomini della nostra epoca........Un abbraccio di petali profumati e l'augurio per una serata che ti coccoli con affetto e serenità........