delirio

Qualcuno forse direbbe che ci troviamo in presenza della conclusione di un ciclo storico,mia cara nina. Anch'io lo credo:siamo in un periodo di passaggio tra un'epoca e l'altra.Il mondo è diventato un catino.I capitali e le merci si muovono sempre più rapidamente.Le persone vorrebbero muoversi almeno ad una velocità tripla.Fino a quando si riuscirà a frenarle, riducendone la spinta inarrestabile?Quello che noi definiamo terrorismo,non è altro che una risposta scomposta e disordinata di gruppi che credono di potersi opporre alla globalizzazione mediante la violenza indiscriminata. Chiaro che questa viene indirizzata e sfruttata dalle potenze mondiali, anche attraverso le alleanze con i vari attori regionali.In fondo,questi atti,tornano utili ad un potere che ha la concezione autoritaria e repressiva.Ad esempio:oggi sentivo dei nuovi poteri giudiziari che permettono alla polizia francese e ai giudici,di infrangere numerose regole nei riguardi dei giornalisti.Facendo un semplice ragionamento:chi ha permesso al pazzo assassino di addentrarsi col grosso camion nella zona dei festeggiamenti,mi pare che siano state proprio le forze dell'ordine.Quindi,se si volesse andare a prendere i responsabili della falla che ha permesso lo scempio,forse bisognerebbe ricercarlo proprio nella polizia.Dunque saltano all'occhio come pretestuose queste misure che io definisco antidemocratiche.In definitiva,prima di preoccuparsi di essere invasi e degli attentati,forse bisognerebbe comprendere verso dove stanno andando i nostri governi e la nostra politica.Lo slittamento verso sistemi sempre più autori non si può più nascondere.A maggior ragione,guardando alla situazione di quasi tutti i paesi europei.Gli attentati ci terrorizzano,l'arrivo di profughi ci atterrisce.Populisti sorgono per ogni dove per costruire muri,elevare barriere.Ma la falsità di costoro sarebbe sempre più lampante,non fosse per la pressione massmediatica a cui si è sottoposti.Il terrorismo ha ucciso migliaia di musulmani ed è figlio di quella politica espansionistica delle potenze mondiali.Esse hanno favorito le guerre che ora spingono milioni di disgraziati all'esodo o al terrorismo.L'esodo viene sfruttato dai populisti per terrorizare e guadagnare potere e poltrone.Dalle imprese per ottenere manodopera a prezzi stracciati.Dai governi per ridurre le libertà dei cittadini.Alla fine della catena siamo noi:individui disorientati convinti che basterebbe dire NO per risolvere i problemi posti dalla globalizzazione del terrore.Ma così semplice non è.Ci sono processi molto più grandi di noi.Processi che hanno ingranaggi che stritolano,come quelli messi in atto da una guerra.Quel che possiamo fare è cercare di unirci respingendo le facili sirene dei populismi.Ma,allo stesso tempo reclamare che i nostri governi cambino politica economica e relazioni estere,in modo da favorire una più equa redistribuzione delle ricchezze con il resto del mondo:saremo forse più poveri.Però non assisteremmo a questo strazio continuo a cui veniamo sottoposti da propaganda e manovre oscure da parte di poteri che fanno dell'ombra la loro copertura..........Grazie infinite e perdona la prolissità:certe problematiche non sono per nulla facili da esplicitare......Bacio di plenilunio e l'augurio per una serata d'incanti..........