delirio

"Perché, alla fine dei conti, credo che sia proprio la nostra mente, e nessun altro, a stabilire cosa ci meritiamo o, semplicemente, decidiamo di vedere." Non so se sia proprio così. Se siamo noi a decidere in ultima analisi. Però so che, la morte, è quanto di più personale ci si possa immaginare. E siccome sono uno sconsiderato apprendista stregone, ho provato ad evocare le formule magiche, quelle che permettono ai vivi di interpretare il gran libro dei morti. Non so se ci sono riuscito. Spero di non avere provocato, come mio solito, una gran confusione tra i vivi e i morti. Del resto, quando si prova ad impicciarsi di queste cose, come dimostra pure il buon Poe in un suo racconto, i pasticci sono certi. Dunque provo a ritirarmi in buon ordine... a parte gli scherzi: Grazie di cuore anche per questa tua interpretazione così sentita e"pluralista", non certo relativista. Dal momento che, la morte non può che definirsi un "assoluto" che comprende una pluralità, ma non certo un relativismo che possa metterne in dubbio il suo essere evento unico e imprescindibile per l'individuo..........un abbraccio più che mai con un augurio per una notte serena di sogni.....