Il Biossido di Titanio, una sostanza genotossica, è presente nei farmaci
Biossido di Titanio in dentifrici, deodoranti e farmaci | Allarme tossicità
Nei preparati il Biossido di Titanio è indicato come E171
Il Biossido di Titanio è una sostanza genotossicità ( -> effetti cancerogeni ) e tende a depositare i suoi residui negli organi interni del corpo umano.
I primi rilievi sulla tossicità del Biossido di Titanio, anche denominato E171 si trovano in un documento dell’Efsa ( Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ) che metteva in evidenza la sua pericolosità se presente a scopo di produzione alimentare. Negli ultimi mesi il cambio di passo fino al divieto di uso recente.
Secondo il dossier dell’Efsa il Biossido di Titanio può essere ingerito lavandosi i denti o anche mangiando alcuni tipi di sughi pronti, di dolci e prodotti derivati dal latte e dal pesce.
Le piccolissime particelle di Biossido di Titanio vengono assorbite dall’intestino e si depositano nelle cellule e negli organi interni.
L’effetto tossico si estende al DNA.
Questo ha indotto a non impiegarlo per produrre alimenti.
Non è invece vietato in campo cosmetico dove si usano particelle di Biossido di Titanio meno piccole.
Per coloro che fanno uso di creme per la pelle e il corpo contenenti il Biossido di Titanio la raccomandazione è di non spalmarlo troppo vicino alle palpebre o alle labbra e naturalmente di evitare di ingerirlo.
A che cosa serve il Biossido di Titanio ?
Il Biossido di Titanio è un composto chimico di origine minerale molto versatile, che può rendere opaco o brillante un prodotto. Inoltre ha la capacità di proteggere dal sole e per questo si trova nelle creme solari o nei trucchi come il fondotinta.
Perchè è permesso nell’Industria Farmaceutica ?
Nei farmaci l’utilizzo di Biossido di Titanio non verrà vietato. Al momento, secondo quanto ha dichiarato l’EMA ( Agenzia Europea del Farmaco ), non è possibile sostituirlo in un lasso di tempo breve.
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