Biomedicina – Medicina di Precisione by Xagena

ALERT ! Le persone colpite in forma grave da COVID ad aumentato rischio di diagnosi di cancro

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Study Links Severe COVID-19 to Undetected Cancer
People hospitalized with severe COVID-19 are at increased risk of being diagnosed with cancer in the following months, according to new research

 

ALERT ! LE PERSONE COLPITE DA FORMA GRAVE DI COVID PRESENTANO UN RISCHIO ACCRESCIUTO DI DIAGNOSI DI TUMORE

E’ cosa nota che alcuni virus siano causa diretta o indiretta di tumori. Questo è il primo studio a dimostrare che la grave infezione da SARS-CoV-2 può aumentare il rischio di diagnosi di cancro in persone senza forme tumorali manifeste nei 5 anni precedenti.

Il virus SARS-CoV-2 esercita una potente azione immunosoppressiva che potrebbe favorire l’emersione di tumori silenti, oppure provocarne di nuovi in particolare tumori ematologici.

I tumori rilevati nell’indagine sono: cancro al rene, tumori ematologici, cancro al colon e cancro al polmone.

La relazione tra COVID e tumori dovrà essere indagata, soprattutto nel medio e lungo periodo

MAGGIORI INFORMAZIONI A BREVE SU XAGENA

 

 

Infettivologia.net

Antivirali anti-COVID: sospeso l’impiego di Lagevrio perchè non produce benefici. Era stato autorizzato nel dicembre 2021

STOP

L’AIFA ha reso noto che nella seduta della Commissione Tecnico Scientifica del 10 marzo 2023 è stato deciso di sospendere l’utilizzo del medicinale antivirale Lagevrio ( Molnupiravir ) a seguito del parere negativo formulato dal Comitato scientifico ( CHMP ) di EMA ( European Medicines Agency ), in data 24/02/2023, per la mancata dimostrazione di un beneficio clinico in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri.

Non sono stati rilevati particolari problemi di sicurezza collegati al trattamento.

Lagevrio era stato inizialmente reso disponibile, per il trattamento del COVID-19 lieve-moderato, tramite autorizzazione alla distribuzione in emergenza ai sensi del’Art.5.2 del DL 219/2006 ( Decreto Ministeriale del 26 novembre 2021 e successive proroghe ).

Fonte: AIFA 2023

I dati che hanno portato alla sospensione provengono dallo studio PANORAMIC pubblicato su The Lancet

Molnupiravir plus usual care versus usual care alone as early treatment for adults with COVID-19 at increased risk of adverse outcomes (PANORAMIC): an open-label, platform-adaptive randomised controlled trial

 

Era la fine del 2021, quando si annunciava, con enfasi, l’introduzione in commercio del primo antivirale da assumere per bocca contro il COVID

 

UN NUOVO ALLEATO: IL FARMACO MOLNUPIRAVIR ( LAGEVRIO ), LA PILLOLA CONTRO IL COVID-19

Il 30 Dicembre 2021 viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n°308), l’autorizzazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) dell’utilizzo del farmaco antivirale Molnupiravir, per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19 non-ospedalizzati, con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo della forma grave di COVID-19.

Il Molnupiravir, viene chiamato con il nome commerciale di Lagevrio ed è un antivirale orale il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse ( da 200 mg ) 2 volte al giorno, è di 5 giorni.

Il farmaco è indicato per le persone affette da COVID-19, non ricoverate in ospedale, e che presentino almeno uno fra i seguenti fattori di rischio: Tumori solidi o del sangue in trattamento; Insufficienza renale cronica ( esclusi pazienti in dialisi o con determinati livelli di filtrazione glomerulare ); Broncopneumopatia grave; Immunodeficienza primaria o acquisita; Obesità ( indice di massa corporea [ BMI ] uguale o superiore a 30 ); Malattia cardiovascolare grave ( scompenso cardiaco, malattia coronarica, cardiomiopatia ); Diabete mellito non-compensato

Lagevrio non è raccomandato per le persone con età inferiore ai 18 anni e alle donne in stato di gravidanza o allattamento ( L’allattamento con latte materno non è raccomandato durante il trattamento con Lagevrio e per 4 giorni successivi all’ultima dose di Lagevrio ).

 

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Infettivologia ALERT
Top News: Il Paradigna Paracetamolo & Vigile Attesa

Farmaci antinfiammatori per il trattamento domiciliare del COVID-19

Sono state proposte diverse raccomandazioni su come trattare al proprio domicilio le persone con COVID-19 con sintomi da lievi a moderati, a partire dall’uso di farmaci antinfiammatori ( FANS ). I …

Long COVID & Varianti

La probabilità di causare Long COVID è maggiore con la variante Delta rispetto alla variante Omicron

Uno studio di ricercatori del King’s College London ha rilevato che la probabilità di sperimentare il Long COVID era tra il 20-50% in meno durante il periodo Omicron rispetto al periodo Delta. I ri … 

Antibiotici

APhA: iperprescrizione dei fluorochinoloni nonostante il rischio di gravi reazioni avverse

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha ricevuto segnalazioni di centinaia di migliaia di eventi avversi gravi associati ai fluorochinoloni da oltre 60.000 pa …

COVID

Corticosteroidi per la fase iniziale del COVID-19

I corticosteroidi sintetici sono farmaci ampiamente disponibili, impiegati nel trattamento di malattie infiammatorie croniche e autoimmuni. Corticosteroidi sistemici per la gestione del COVID-19 …

Vaccini anti-COVID

Confermato l’aumento di trombosi venosa cerebrale con il vaccino COVID di AstraZeneca

Un nuovo studio scandinavo ha confermato i dati precedenti che avevano mostrato tassi aumentati di trombosi venosa cerebrale e trombocitopenia dopo il vaccino COVID-19 di AstraZeneca. Lo studio ha …

Unione Europea: i primi vaccini di richiamo COVID-19 adattati per Omicron Ba.1

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato l’autorizzazione di due vaccini adattati per fornire una protezione più ampia contro COVID-19 …

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COVID: il vaccino può ritardare il ciclo mestruale fino a 8 giorni

Vaccini

Una ricerca ha evidenziato che la vaccinazione contro il COVID può cambiare nelle donne i tempi del ciclo mestruale, anche se l’effetto sembra essere temporaneo

Lo riporta il Washington Post rivelando che “ nel 2021, non molto tempo dopo la somministrazione dei vaccini contro il virus SARS-CoV-2, le donne statunitensi hanno iniziato a postare sui social media quello che credevano fosse uno strano effetto collaterale: i cambiamenti del proprio ciclo mensile ”.

La conferma a questi sospetti è venuta grazie a une nuova ricerca.

Lo studio su quasi 20.000 persone in tutto il mondo “ ha mostrato che la vaccinazione contro il COVID può cambiare i tempi del ciclo mestruale ” e che “ le persone vaccinate hanno sperimentato, in media, circa un giorno di ritardo rispetto a coloro che non erano state vaccinate ”: si è trattato di uno studio che ha preso in considerazione 14.936 donne vaccinate contro 4.686 che non lo erano.

I dati hanno pertanto mostrato che le persone sottoposte a vaccinazione “ hanno avuto le mestruazioni con 0.71 giorni di ritardo, in media, dopo la prima dose di vaccino ”. Tuttavia, “ le persone che hanno ricevuto due vaccinazioni entro un ciclo mestruale hanno subito maggiori interruzioni ”. In questo gruppo, l’aumento medio della durata del ciclo è stato di 4 giorni e il 13% ha subito un ritardo di 8 giorni o più, rispetto al 5% nel gruppo di controllo.

Per la maggioranza delle donne gli effetti sono stati temporanei, durando per un ciclo prima di tornare alla normalità.

Non è noto il preciso meccanismo alla base delle alterazioni mestruali da parte dei vaccini. Tuttavia i sistemi immunitario e riproduttivo sono collegati e che “ l’infiammazione o una forte risposta immunitaria potrebbero innescare fluttuazioni ”.

Una delle principali limitazioni dello studio è il fatto che includeva solo donne che non erano sotto controllo delle nascite, avevano cicli regolari prima di essere vaccinate e avevano un’età compresa tra 18 e 45 anni ”.

Molte persone sui social media si sono lamentate di periodi più lunghi, più pesanti e più dolorosi dopo essere state vaccinate.

Fonte: Washington Post, 2022 LINK: https://www.washingtonpost.com/wellness/2022/09/27/covid-vaccine-period-late/

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L’origine del Covid e i nuovi indizi: si torna a puntare sul laboratorio di Wuhan

Wuhan.3Origini del COVID-19: Indagine su una “situazione complessa e grave” all’interno di un laboratorio di Wuhan
Il Laboratorio di Wuhan al centro dei sospetti sull’inizio della pandemia. Nuovi documenti portati alla luce da un team del Senato USA. Vanity Fair e ProPublica riportano quello che avvenne

COVID-19 Origins: Investigating a “Complex and Grave Situation” Inside a Wuhan Lab
The Wuhan lab at the center of suspicions about the pandemic’s onset was far more troubled than known, documents unearthed by a Senate team reveal. Tracing the evidence, Vanity Fair and ProPublica give the clearest view yet of a biocomplex in crisis.

FONTE: PROPUBLICA

La Cina respinge la teoria della fuga del virus SARS-CoV2 “fabbricato” presso l’Istituto di virologia di Wuhan

La Cina ha criticato un rapporto su un laboratorio nella città di Wuhan, dove è apparso per la prima volta il coronavirus, dicendo che l’inchiesta era guidata dagli Stati Uniti.

” I politici statunitensi stanno rielaborando la teoria delle fughe di laboratorio per diffamare la Cina senza tener conto dei fatti “, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian durante una conferenza stampa a Pechino. “ Tali atti sono guidati da cattive intenzioni. Ciò ostacolerà solo il tracciamento delle origini su base scientifica e minerà la cooperazione internazionale anti-Covid ”.

La Cina ha “chiarito in più occasioni che la teoria della fuga di notizie da Wuhan non è altro che una bugia inventata dalle forze anti-cinesi per scopi politici e non ha nulla a che fare con la scienza”, ha affermato.

Vanity Fair e la testata giornalistica investigativa ProPublica hanno pubblicato un articolo in cui si affermava che l’Istituto di virologia di Wuhan era più turbato di quanto non si sapesse in precedenza. Dice anche che il presidente cinese Xi Jinping potrebbe essere stato informato sui problemi della struttura nel novembre 2019, mesi prima che il virus fosse rilevato per la prima volta a Wuhan.

Zhao ha evitato una domanda su Xi e il laboratorio durante la conferenza stampa.

La teoria del lab-leak ha fatto arrabbiare la Cina da quando l’ex presidente Donald Trump l’ha sostenuta durante il suo mandato.

I repubblicani della Commissione per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni del Senato statunitense hanno pubblicato un rapporto nel tentativo di fare pressione sull’amministrazione Biden e sui democratici del Congresso affinché considerino più seriamente la teoria secondo cui il Covid ha avuto origine in un laboratorio.

Quel rapporto stabiliva come il virus avrebbe potuto diffondersi da una “fuga” di laboratorio. ( fonte: Bloomberg )

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Infettivologia Newsletter by Xagena

Infettivologia.net
Infettivologia ALERT
COVID: Corretto impiego dell’antivirale Paxlovid

Prescrizione di Paxlovid, un antivirale anti-SARS-CoV-2, in medicina generale

Il farmaco antivirale Paxlovid ( Nirmatrelvir / Ritonavir ) per il trattamento precoce della malattia da coronavirus 2019 ( COVID-19 ) può essere prescritto anche dai medici di medicina generale. …

Principali interazioni farmacologiche di Paxlovid, un antivirale anti-SARS-CoV-2, con i farmaci di uso in medicina generale

Il Gruppo di Lavoro della Regione Emilia-Romagna ha elencato le principali, note, interazioni farmacologiche per l’antivirale Paxlovid ( Nirmatrelvir / Ritonavir ) che possono causare eventi avversi c …

Antivirali anti-SARS-CoV-2: principali interazioni farmacologiche di Paxlovid con farmaci di uso specialistico

Il Gruppo di Lavoro della Regione Emilia-Romagna ha elencato le principali, note, interazioni farmacologiche per l’antivirale Paxlovid ( Nirmatrelvir / Ritonavir ) che possono causare eventi avversi c …

COVID

COVID-19: il corticosteroide per via inalatoria Ciclesonide riduce il ricovero ospedaliero

Uno studio randomizzato di ampie dimensioni ha mostrato che i pazienti ambulatoriali COVID-19 trattati con il corticosteroide per via inalatoria Ciclesonide ( Alvesco ) non hanno ottenuto sollievo dai … 

COVID & Trombosi

Il punteggio ADA è in grado di prevedere la trombosi nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2

La polmonite correlata alla grave infezione da virus SARS-CoV2 è associata a trombosi venosa e arteriosa. Lo scopo di uno studio è stato quello di individuare un nuovo punteggio per la previsione d …

Eventi neurologici & COVID & Vaccino

Tassi di eventi neurologici più elevati con l’infezione da SARS-CoV-2 rispetto al vaccino COVID-19

I tassi di incidenza per la paralisi di Bell, l’encefalomielite e la sindrome di Guillain-Barré sono risultati più alti nelle persone non-vaccinate con infezione da SARS-CoV-2 rispetto a quelle vaccin …

FarmaExplorer

L’Azitromicina associata a un rischio di mortalità cardiovascolare a 5 giorni più elevato rispetto all’Amoxicillina

L’uso ambulatoriale dell’antibiotico Azitromicina è risultato associato a un rischio maggiore a 5 giorni di mortalità cardiovascolare, mortalità non-cardiovascolare e…

La Micafungina non migliora la sopravvivenza libera da infezioni fungine negli adulti con sepsi e sospetta infezione fungina

Il trattamento con Micafungina ( Mycamine ) nei pazienti con sepsi acquisita nell’Unitià di terapia intensiva ( UTI ), e…

FDA ha limitato l’uso degli antibiotici fluorochinolonici nella sinusite, bronchite e infezioni non-complicate delle vie urinarie a causa di gravi effetti collaterali

La statunitense Food and Drug Administration ( FDA ) ha informato gli operatori sanitari e il pubblico che i gravi…

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COVID è principalmente una malattia vascolare

Vascolare

La proteina Spike danneggia le cellule, confermando che il COVID-19 è una malattia principalmente vascolare

I ricercatori sanno da tempo che le proteine Spike di SARS-CoV-2 aiutano il virus a infettare il suo ospite attaccandosi alle cellule sane.

Ora, un nuovo importante studio ha dimostrato che anche le proteine Spike del virus svolgono un ruolo chiave nella malattia stessa.

Il documento su Circulation Research, ha anche dimostrato in modo conclusivo che COVID-19 è una malattia vascolare, dimostrando come il virus SARS-CoV- 2 danneggia e attacca il sistema vascolare a livello cellulare.

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno creato uno pseudovirus circondato dalla classica corona di proteine Spike di SARS-CoV-2, senza, tuttavia, contenere alcun virus reale.

L’esposizione a questo pseudovirus ha provocato danni ai polmoni e alle arterie in un modello animale, dimostrando che la proteina Spike da sola era sufficiente a causare la malattia.

I campioni di tessuto hanno mostrato infiammazione nelle cellule endoteliali che rivestono le pareti dell’arteria polmonare.

E’ stato quindi replicato questo processo in laboratorio, esponendo le cellule endoteliali sane ( che rivestono le arterie ) alla proteina Spike.

E’ emerso che la proteina Spike ha danneggiato le cellule legandosi al recettore ACE2, interrompendo la segnalazione molecolare di ACE2 ai mitocondri, causando il danneggiamento e la frammentazione dei mitocondri.

Studi precedenti avevano mostrato un effetto simile quando le cellule erano state esposte al virus SARS-CoV-2, ma questo è il primo studio a dimostrare che il danno si verifica quando le cellule sono esposte alle sole proteine Spike.

Fonte: Salk Institute, 2021

Spike protein damages cells, confirming COVID-19 as a primarily vascular disease

Researchers have known for a while that SARS-CoV-2’s distinctive Spike proteins help the virus infect its host by latching on to healthy cells.
Now, a major new study have shown that the virus Spike proteins also play a key role in the disease itself.The paper in Circulation Research, has also shown conclusively that COVID-19 is a vascular disease, demonstrating exactly how the SARS-CoV-2 virus damages and attacks the vascular system on a cellular level.In the new study, the researchers created a pseudovirus that was surrounded by SARS-CoV-2 classic crown of spike proteins, but did not contain any actual virus.
Exposure to this pseudovirus resulted in damage to the lungs and arteries of an animal model, proving that the spike protein alone was enough to cause disease. Tissue samples showed inflammation in endothelial cells lining the pulmonary artery walls.Researchers have then replicated this process in the lab, exposing healthy endothelial cells ( which line arteries ) to the spike protein. They showed that the spike protein damaged the cells by binding ACE2. This binding disrupted ACE2’s molecular signaling to mitochondria, causing the mitochondria to become damaged and fragmented.Previous studies have shown a similar effect when cells were exposed to the SARS-CoV-2 virus, but this is the first study to show that the damage occurs when cells are exposed to the spike protein on its own.Source: Salk Institute, 2021 – LINK: Circulation Research

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Roberto Speranza: ” La quarta dose del vaccino COVID andrà fatta per i fragili e gli over 60 “

Speranza Roberto

Vaccino contro il COVID – L’appello per la quarta dose del Ministro della Salute Roberto Speranza

C’è chi dice, dopo due anni di pandemia, che oggi i vaccini non servono più: contro il Covid ci sono i medicinali… «Gli antivirali sono arrivati in un secondo momento, in questo momento abbiamo farmaci specifici contro il Covid e li stiamo usando di più rispetto agli altri Paesi europei», prosegue il ministro. «Si cercano argomenti per dire che i vaccini non servono, ma voglio dire verità a testa alta: in questa battaglia difficilissima contro la pandemia c’è un prima e un dopo, il 27 dicembre 2020 quando è iniziata la campagna vaccinale. Oggi è previsto l’ok dell’Ema, il 5 settembre toccherà all’Aifa sui vaccini aggiornati, le prime forniture dovrebbero arrivare entro la prima decade di settembre. Ripeto, facendo un appello chiaro: la quarta dose andrà fatta per i fragili e gli over 60».

Dall’intervista di Roberto Speranza a La Stampa LINK

I booster di Pfizer / Biontech [ Comirnaty Original / Omicron Ba.1 ] e di Moderna [ Spikevax Bivalent Original / Omicron Ba.1 ], appena approvati dall’EMA ( European Medicine Agency ) verranno somministrati in autunno. Questi booster, di cui parla il Ministro Speranza, sono diretti contro la variante Ba.1 di Omicron, già superata dalle varianti Ba.4 e Ba.5.  In inverno verrà invece somministrata la 5.a dose di vaccino ( terzo booster ) contro le varianti Ba.4 e Ba.5 di Omicron, in fase di valutazione da parte dell’EMA.

 

Quasi 3 milioni persone ( 2.983.997; 5.04% della popolazione ) hanno già ricevuto la 4.a dose di vaccino non-aggiornato. Quindi se queste persone dovessero sottoporsi al Booster aggiornato ( Ba.1 ) avrebbero ricevuto 5 dosi in 2 anni, e con il prossimo aggiornamento ( Ba.4 / Ba.5 ) ben 6 dosi ( Fonte: Il Sole 24 Ore )

 

 

Long COVID: bassa incidenza con la variante Omicron rispetto alla variante Delta del virus SARS-CoV-2

Long COVID

Ridotta probabilità di sviluppare il Long Covid con la variante Omicron rispetto alla variante Delta

I ricercatori del King’s College London hanno evidenziato che la variante Omicron del virus SARS-CoV-2 appare meno probabile che dia vita alla sindrome definita Long COVID.

Queste conclusioni sono tratte dal confronto tra le infezioni durante la predominanza della variante Omicron rispetto alla variante Delta.

I ricercatori hanno fatto uso dei dati raccolti da ZOE COVID Study, e li hanno confrontati con i dati di 56.003 casi di COVID in soggetti adulti nel Regno Unito, con risultati positivi per la prima volta tra il 20 dicembre 2021 e il 9 marzo 2022, quando Omicron era il ceppo dominante con 41.361 casi risultati positivi per la prima volta tra il 1 giugno 2021 e il 27 novembre 2021, quando la variante Delta era dominante.

Il Long Covid viene definito dalle lineeguida NICE ( National Institute for Health and Care Excellence ) come sindrome con sintomi correlati al COVID nuovi o persistenti per 4 settimane o più dopo l’inizio della malattia.

I sintomi includono: affaticamento, mancanza di respiro, perdita di concentrazione e dolore articolare. I sintomi possono influenzare negativamente le attività quotidiane e in alcuni casi possono essere gravemente limitanti

La probabilità di sperimentare il Long COVID era il 20-50% in meno con la variante Omicron rispetto alla variante Delta, a seconda dell’età e del tempo trascorso dalla vaccinazione.

Il Long COVID ha colpito il 4.4% dei casi di malattia causata dalla variante Omicron, rispetto al 10.8% dei casi Delta.

Fonte: The Lancet, 2022

 

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Negli Stati Uniti, la sieroprevalenza della infezione …

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Metronidazolo per il trattamento della dientamebiasi nei bambini …

Infezione genitale

Frequenza e fattori di rischio per infezione genitale cancerogena …

Infezione da HCV

Esiste una relazione tra infezioni da HIV, HCV e HBV tra i …

Efavirenz

Raltegravir: stessa efficacia di Efavirenz nella riduzione del …

Infezione da HIV

Sono stati studiati i correlati di infezione da HIV ( human …

Infezioni da batteri

Prevalenza e fattori di rischio delle infezioni da batteri …

Quarta dose COVID. E’ fallimento annunciato per Bassetti

BassettiQuarta dose, la profezia dell’infettivologo Matteo Bassetti: “Assisteremo alla cronaca di un fallimento annunciato, l’ennesimo”

LINK AL VIDEO: https://www.la7.it/laria-che-tira/video/quarta-dose-la-profezia-dellinfettivologo-matteo-bassetti-assisteremo-alla-cronaca-di-un-fallimento-11-07-2022-445129

La campagna per la quarta dose di vaccino sarà un disastro annunciato, un fallimento annunciato, non credo che più del 5% degli italiani e forse anche meno andrà a vaccinarsi nei mesi di luglio e agosto”.

Così l’infettivologo genovese Matteo Bassetti commenta il via libera alla quarta dose di vaccino anti-Covid per over 60.

“Soprattutto la quarta dose viene annunciata nel giorno in cui l’EMA dice che a settembre approverà un vaccino orientato alle nuove varianti, quindi – sottolinea Bassetti – è come se nella stagione influenzale 2022 utilizzassimo il vaccino dell’anno prima. L’annuncio della campagna per la quarta dose è stato un grave errore – sostiene Bassetti – abbiamo messo sulla stesso piano sessantenni e novantenni pluricomorbidi, 25 milioni di italiani dai 60 ai 100 anni compresi i fragili dovrebbero fare la quarta dose di vaccino sotto l’ombrellone sulla spiaggia. Oggi non possiamo più fare una misura unica per tutti”. ( ANSA ).

 

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