Dalla Letteratura Medica – Quale anticoagulante per i pazienti anziani con malattia renale cronica ?
In Italia sono disponibili quattro anticoagulanti orali diretti: Rivaroxaban ( Xarelto ), Apixaban ( Eliquis ), Edoxaban ( Lixiana ), e Dabigatran ( Pradaxa ).
Gli anticoagulanti vengono impiegati in particolare nei pazienti che soffrono di fibrillazione atriale
I pazienti con fibrillazione atriale hanno un aumento di 5 volte del rischio di ictus embolico che è spesso fatale o disabilitante. La tromboprofilassi con gli antagonisti della vitamina K riduce questo rischio del 64%, ma questo effetto positivo è parzialmente oscurato dal tasso di complicanze di sanguinamento maggiore che è dell’1,2-1,5% all’anno nell’ambito degli studi clinici ma che raggiunge anche il 6,5% nella pratica clinica corrente.
Uno studio, pubblicato su Annals of Internal Medicine, ha affrontato il tema: ” Quale anticoagulante impiegare nei pazienti anziani con malattia renale ? “
E’ possibile venire a conoscenza delle conclusioni dello studio, digitando le parole: ANTICOAGULANTI ANZIANI nel DATABASE XAGENA MediExplorer.it ( LINK: https://lnkd.in/dMTwVaRZ ), oppure cliccando su Cuore.net
Apixaban è da preferire
Dallo studio è emerso che Apixaban dovrebbe essere preferito ad altri anticoagulanti orali diretti per il minor tasso di sanguinamento gastrointestinale, e tassi simili di ictus ed emorragia intracranica.
Tuttavia, come per tutte le scelte terapeutiche, è necessaria una considerazione più ampia di tutti i potenziali rischi e benefici, come l’uso di agenti gastroprotettivi nei pazienti ad alto rischio di emorragia gastrointestinale.