Le scelte giuste

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Forse l’errore che continuo a ripetere da una vita è quello di cercare di fare la scelta giusta, la cosa giusta, quello che è meglio.

Fin dall’infanzia ci insegnano l’educazione, come è giusto comportarsi, quello che è meglio fare, quello che non si può fare o dire, che le azioni sbagliate poi hanno delle conseguenze.

Quante volte ho dovuto scegliere non quello che avrei voluto, ma quello che era meglio per gli altri, a seconda delle situazioni, mettendo da parte me.

Forse quello che mi ha scatenato alcuni disagi a livello di salute, dipende proprio da questo: l’insoddisfazione, le mancanze verso me stessa.

E’ come se avessi un mostro dentro terribilmente arrabbiato.

Non sempre si può scegliere quello che desideriamo, dipende dalle circostanze della vita soprattutto se sono coinvolte anche altre persone.

 

Come stai?

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Quando mi fanno questa domanda, spesso non so cosa rispondere.

Ammesso che il loro interesse sia sincero, anche se spesso è diventato un modo disinteressato di iniziare una frase o conversazione.

A volte rispondo: così così oppure benino. Vado per la via di mezzo.

Veramente ogni giorno non mi sento bene al 100%.

In parte per i problemi di salute che mi creano qualche disturbo, nonostante i farmaci che prendo.

Sinceramente in buona parte dipende anche da come mi sento interiormente e psicologicamente, cioè uno straccio.

Per fortuna non c’è nulla di così grave nella mia vita, eppure non c’è neppure nulla che mi faccia sorridere, che mi faccia sentire di buon umore.

Ogni tanto cerco di ripetermi il “mantra della gratitudine” ed effettivamente ho molto per cui ringraziare.

Mi sento come un treno fermo in una galleria, non c’è un guasto così importante da bloccare il treno, eppure è come se ci fosse uno STOP che gli impedisce di procedere.