considerazioni

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E’ trascorso un mese dall’assenza della mia collega. Devo ammettere che a parte qualche giornata caotica e ostica è andata bene.

Soprattutto quello che mi ha fatto stare bene è stato il supporto di alcune colleghe della mia area che si sono offerte di aiutarmi in caso di difficoltà.

Quindi ho vissuto questo periodo abbastanza serena.

Quanto all’aiuto delle persone in generale, mi sta capitando spesso ultimamente di ricevere informazioni o il supporto di qualcuno in alcune situazione difficoltose non solo lavorative ma anche personali.

Per quanto riguarda invece le visite mediche ed esami finalmente ho terminato il tour de force, ieri sera l’ultima visita.

Visita cardiologica, anche questo controllo tutto ok. La mia carrozzeria ha qualche acciacco ma ho passato la revisione.

Domani pomeriggio in studio dal medico di base per il riepilogo degli esami fatti e alcune ricette per i prossimi.

Poi finalmente qualche giorno di ferie per staccare e rilassarmi.

Peccato che non posso festeggiare con l’uovo di Pasqua ne colomba.

 

Le emozioni nelle nostre giornate

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Le giornate che viviamo sono fatte di impegni, nuove esperienze, contatti e conoscenze, scambio di informazioni, ecc.

Alla fine della giornata se ci fermiamo un momento a riflettere, riepiloghiamo e contiamo quanto è stato materialmente fatto. Eh sì perché riempiamo le nostre giornate di quanto abbiamo fatto materialmente.

Durante il giorno non ci soffermiamo mai a valutare quello che abbiamo fatto emotivamente parlando per noi o per gli altri.

Quali e quante emozioni ci hanno attraversato durante l’arco della giornata?

A fine giornata dovremmo soffermarci a valutare cosa ci ha dato emozione, quale verità abbiamo compreso.

Oggi per me è stata una giornata tranquilla.

Ho iniziato pensando alle mie prossime ferie nelle festività Pasquali, quindi serenamente.

Ho ricevuto il rimborso dell’assicurazione per spese mediche sostenute due mesi fa, anche questo mi ha fatto piacere.

Ho incontrato il sindacalista interno in azienda che mi ha dato supporto e consigli sull’ argomento pensione, e questo mi ha dato speranza.

Pigrizia o passività?

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Ho sempre saputo di essere pigra ma forse è solo passività?

Esiste una differenza abissale tra la pigrizia è la passività. La passività è attenzione, la pigrizia è ottusità; la passività è energia, la pigrizia non è altro che assenza di energia, uno stato di non energia.
Non confonderti mai tra la passività e la pigrizia:
la pigrizia è una condizione di malattia, la passività è semplicemente una splendida salute, è cosí sana che non richiede attività, perchè il bisogno di sentirsi attivi può essere anch’esso un’ossessione.

Osho

Come polvere

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Mi sento come polvere.

Non provo più emozioni. Eppure a volte mi capita di commuovermi guardando un film, allora mi dico c’è ancora qualcosa di vivo dentro me.

Sono cambiata al punto di non avere più gli stessi interessi o passioni per quello che mi piaceva negli anni passati.

Oggi non ho più niente. Non ho più energie ne fisiche, ne mentali, per creare qualcosa.

Come polvere nel vento mi lascio trasportare, senza avere una direzione.

Crescita

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Spesso ci si sente dire, devi crescere, devi prenderti delle responsabilità, devi rischiare, devi maturare, devi, devi, devi.

Credo che la vita semplicemente debba essere vissuta da ognuno secondo il proprio essere.

Spesso ho pensato che in fondo siamo come gli animali, o le piante, anche se  noi siamo dotati di intelligenza.

Semplicemente siamo e cresciamo secondo la nostra natura.

Riempirci la vita di impegni, come se fosse così importante fare questo o quello o essere importanti, ci circondiamo di  abbondanza in senso materiale, quasi una competizione a chi possiede di più, credo che tutto questo porti solo caos, confusione stress ed anzi impedisca la cresciuta dell’individuo.

Ultimamente sono cambiata molto. Non so se sono cresciuta per come inteso dalla società.

Sicuramente sono migliorata e cresciuta spiritualmente.

Non do più importanza alle cose materiali, avere questo o quello, fare questo o quello.

Ho quello che mi basta per vivere semplicemente e nonostante tutto non mi manca niente.

Devo ancora imparare ad amare il prossimo così com’è, comprendere e perdonare invece di arrabbiarmi e amareggiarmi per i loro comportamenti.

Sotto riporto parole molto belle del maestro Osho.

Milioni di persone rimangono infantili per tutta la vita, non crescono mai. Invecchiano, ma nella loro mente non crescono mai ; la loro psicologia rimane infantile, immatura.
L’uomo matura nel momento in cui comincia ad amare piuttosto che ad avere bisogno. Comincia a traboccare, a condividere; comincia a donare. La differenza è fondamentale.
Nel primo caso ciò che importa è come avere di più; nel secondo, l’importante è come donare sempre di più e incondizionatamente. Questo significa crescita, è l’inizio della maturità.
Una persona matura dà. Solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura può avere. In questo caso l’amore non è dipendente, e tu puoi amare, che l’altro ci sia o no. In questo caso l’amore non è una relazione, è uno stato dell’essere.”
-Osho