Moda e abbigliamento

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JEANS STRAPPATI
Andando in giro vedo diverse ragazze/donne di tutte le età e “forme” indossare jeans strappati.
Strappi di più o meno grandezze, che a mio gusto fanno più pietà che moda.
Non sono mai riuscita a comprendere questa moda che da qualche anno a quanto pare viene apprezzata da molte donne e anche da alcuni uomini.
ABBIGLIAMENTO SCOLASTICO
Quest’anno mio nipote frequenterà il primo anno di liceo, e gli è stato raccomandato un abbigliamento adeguato, non eccessivo ma almeno con pantaloni lunghi, maglietta o camicia.
Giustamente il ragazzo ha fatto osservare seccato, che tale richiesta a quanto pare riguarda solo il sesso maschile, perché le ragazze si presentano a scuola con abbigliamenti alquanto discutibili, jeans strappati, pantoloncini corti, minigonne e quant’altro a loro piacimento.
Io penso sia opportuno adeguare e regolamentare l’abbigliamento scolastico.

Non si pretende il grembiule come usava ai miei tempi, e nemmeno divise tutte uguali da collegio, ma almeno un minimo di decoro non gusterebbe!

 

Oggi mi spiace, ma ce l’ho particolarmente con l’abbigliamento, certi capi saranno anche di moda? Mah?

Comunque alquanto discutibili, succinti e di cattivo gusto che si vedono andando in giro.

In particolare i famosi leggins che indossano ragazze e donne di tutte le età e “forme” mettendo ben in risalto più difetti che bellezza.

Oppure tenute da spiaggia e meno indicate per la città, persone praticamente mezze nude, ci manca solo di veder girare in costume da bagno e poi come si dice le abbiamo viste tutte!

 

 

Quel vuoto in fondo al cuore

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L’amore primario solitamente è la mamma.

La persona il cui amore è incondizionato.

Ma ci sono amori nella vita che restano insostituibili.

Amori che talvolta sottovalutiamo, amicizie o affetti che sono più profondi di quanto crediamo.

Amori che purtroppo nel tempo perdiamo per scelte diverse o perchè la vita in qualche modo separa le strade.

Ecco quel vuoto che lasciano è incolmabile, si cerca di ricreare quel rapporto quel sentimento fatto di amicizia, ma anche di famigliarità, di sicurezza affettiva che fa sentire di non essere soli/e, ma non sempre si trova la stessa affinità.

Il tempo passa e non siamo più le stesse persone, si comprende e si accetta il passato, si va avanti.

Anche se c’è chi sceglie la solitudine, resterà sempre quel posto vuoto nel nostro cuore.

 

 

 

 

Mi sento privilegiata…

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Guardando in TV un quiz che poneva domande su eventi e personaggi degli anni 80 ed alcune anche addietro, mi ha fatto riflettere sul fatto che ho avuto la possibilità o meglio il privilegio di aver vissuto a cavallo di due epoche.
Gli anni precedenti che considero un passaggio storico sino ai nostri giorni, di un’epoca tecnologica in continua evoluzione e scoperta.
Ho iniziato a scrivere alle elementari, non con la penna d’oca, ma con il pennino e l’inchiostro.
I banchi di scuola erano forniti di calamaio che il bidello giornalmente passava a riempire.
Successivamente l’evoluzione dell’uso della penna biro e così via.
Ho iniziato a lavorare in ufficio, quando si usava ancora la calcolatrice con la manovella detta “Divisumma” e macchine da scrivere a tasti che erano mastodontiche.
Le fotocopiatrici utilizzavano un grosso rotolo di carta chimica che con il tempo scoloriva.
A seguire macchine da scrivere più evolute, con annesso videoterminale, poi i primi computer piuttosto rudimentali, ma era già un bel salto adattarsi mentalmente e tecnicamente a questa novità.
I generi musicali dei fantastici anni ’80 secondo me rimasti intramontabili, sostituiti dall’attuale musica che non saprei definire, a mio gusto un’accozzaglia di suoni e canzoni dai testi spesso demenziali.
Il telefono che ai tempi era in alcune case appeso alla parete; in casa mia non l’avevamo è arrivato verso gli anni ’70 ed era già più moderno.
Ricordo mio padre appassionato di libri di fantascienza quando fantasticava su qualcosa che aveva letto e ci raccontava che in un futuro non ci sarebbe stato più il telefono in casa, ma un piccolo apparecchio che si portava in giro. Ed eccoci arrivati al cellulare.

Il cellulare che si è evoluto sino a tecnlogie così avanzate da avere funzioni di mini computer.

Non possiamo più farne a meno, si può dire che sia diventato un’estenzione della nostra persona.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è dentro questo piccolo apparecchio.

Per non parlare poi delle scoperte scientifiche e mediche, biotecnlologie e robotica e quant’altro. Trapianti che sono da fantascienza.

E le scoperte continuano ad evolversi ad una velocità sorprendente, ed ecco io mi trovo qui.

Sento come se avessi fatto un salto temporale da un’epoca ad un’altra e lo trovo fantastico, anzi mi sento privilegiata, per aver avuto  la possibilità nella mia vita di vivere a cavallo di due epoche.

Fatico un po’ ad adattarmi a tutto questo cambiamento in continua evoluzione ma allo stesso tempo ne sono affascinata.

 

Dare un senso alla vita

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Quante domande mi sono posta durante la mia vita.

Soprattutto cercando il significato, uno scopo.

Invece non mi sembra di aver fatto nulla di così eccezionale o importante.

Eppure ripensando agli anni passati, tra varie vicissitudini ed esperienze, purtroppo più negative che positive, mi porto un bagaglio di vita vissuta.

La vita con le esperienze che dobbiamo affrontare ci cambia, ci si ritrova in situazioni che ci scuotono come dei terremoti e dobbiamo farcela e dobbiamo aiutare anche altre persone.

Si fanno programmi e progetti spesso a lungo termine, mentre non sappiamo quanto sarà lunga la nostra vita.

Ultimamente sto evitando di fare programmi o avere aspettative, tranne quando c’è qualcosa che lo richiede.

Prendo un giorno alla volta.

Ogni giorno può sembrare di fare le stesse cose eppure può essere un’opportunità per qualcosa di nuovo, qualcosa da imparare.

 

Vacanze

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Risultati immagini per vacanze
In questi giorni di agosto stanno chiudendo sempre più negozi e attività varie.
Mi guardo in giro, la città non è del tutto svuotata ma c’è meno gente in giro.
Molti sono i turisti che sbarcano da treni, o pulmann trascinando diverse valigie, borsoni in spalla che sembrano le tartarughe che si spostano con la casa.
Agosto in particolare sembra un esodo di massa verso le agogniate vacanze, voglia di staccare dai problemi, pensieri, dal lavoro, dalla città.
Si corre verso altri lidi presi da una frenesia.
In tutto questo non troveremo la vera pace e serenità.
E’ solo una bolla temporanea nella quale ci chiudiamo, per poi scoppiare e farci tornare al nostro quotidiano.
Il viaggio vero è quello che possiamo fare cambiando interiormente, ascoltando la nostra anima per ritrovare il benessere, la nostra casa sarà ovunque siamo.

Desideri

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Mi è capitato nel tempo di desiderare qualcosa, (immagino un po’ come tutti) purtroppo però il desiderio non si è realizzato.

Dopo la delusione del momento, sono passati anni e non ci pensavo più. Anche perchè col passare degli anni sono cambiata anch’io e non ho più gli stessi desideri.

Il punto è che dopo diversi anni si è realizzato quel che avevo desiderato.

Vi è mai capitato?

Ne sono rimasta indifferente e delusa allo stesso tempo, perchè arrivando al momento sbagliato non aveva più per me la stessa importanza.

Non mi dava più l’entusiamo e l’emozione che avrei avuto per quanto avevo desiderato.

 

Scienza e fantascienza

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Dal web

“Batteri-robot per curare le malattie: inietteranno le medicine allʼinterno del corpo

In un futuro non lontano piccoli robot inietteranno i farmaci direttamente nel tessuto malato. Gli scienziati stanno sviluppando dispositivi elastici, simili a batteri, che possono cambiare forma per raggiungere le aree del corpo umano più difficili da raggiungere. Sono completamente biocompatibili e possono cambiare forma. La ricerca è in corso presso le università svizzere Ecole Polytechnique Federale a Losanna e il Federal Institute of Technology, noto come ETH, a Zurigo. Questi microrobot intelligenti, in grado di nuotare attraverso i fluidi, possono passare attraverso i vasi sanguigni e sistemi complessi senza compromettere la velocità o la manovrabilità. Il controllo avviene tramite un campo elettromagnetico.”

Sono sempre stata affascinata dalla scienza e tecnologia, e questo articolo mi ha stupita e impressionata nell’apprendere quando stiamo progredendo nell’evoluzione delle scoperte e delle cure, utilizzando biotecnologie e robotica.

 

La pasta del futuro con alghe e insetti

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“Notizia dal web

Se si pensa al futuro degli italiani, anzi, del mondo intero, sicuramente non lo si può immaginare senza pasta, e se nel tempo cambierà la pasta di cui è fatto l’uomo cambierà anche quella del suo piatto. Di fatto, tra i suoi futuri ingredienti si prevedono farina di insetti e alghe come la spirulina. A dichiararlo è stato il segretario dei pastai di Unione Italiana Food, Luigi Cristiano Laurenza, in vista dell’evento World Pasta Day che presenta le tendenze di questo consumo fino al 2050. Ideare la pasta del futuro significa dare un domani a una parte dell’industria italiana ma anche alla tradizione gastronomica.”

 

Non posso credere che in un prossimo futuro possa sparire la famosa pasta italiana.

Quello che definivo il mio piatto di felicità.

Per problemi alimentari ho dovuto ridurre l’assunzione di pasta, ma piuttosto che mangiare un surrogato fatto di farina di insetti e alghe la eliminerò del tutto.

Resterà anche questa nei miei ricordi delle buone cose italiane, come altre prima che fossero state modificate.

Galanteria o rispetto?

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La galanteria scarseggia, il rispetto spesso viene a mancare e la maleducazione dilaga.

A che punto siamo arrivati?

La galanteria è una gentilezza e non è per scontata, ma il rispetto sì.

Mi sono resa conto che purtroppo spesso nei confronti delle donne viene confusa, la parità con la mancanza di rispetto.

E’ all’ordine del giorno la cafonaggine di molti uomini (per fortuna non tutti)

La mancanza di gentilezza nel tenerti una porta aperta, figuriamoci piuttosto ti arriva una porta in faccia!!!

In un passaggio limitato, non sia mai che ti cede il passo, e se procedi piuttosto ti si butta addosso placcandoti come un bufalo.

Sui mezzi pubblici, fanno a gomitate e corrono verso i posti liberi per accaparrarselo.

Una volta ricordo una scena in metropolitana, veramente assurda. Salgo con mia mamma e ci sono due posti liberi a sedere, faccio per accomodarmi, quando alla velocità della luce un ragazzo mi passa da dietro e si siede al posto mio. Io e le persone vicine che hanno visto la scena siamo rimasti pietrificati.

Oggi le attenzioni o gentilezze, come usava ai bei tempi la galanteria sono rare, al punto che se mi capita, rimango stupita.

E’ anche vero che diverse donne con l’emancipazione si sentono e pongono sicure di se e a volte anche altezzosse.

Ritengo però che la gentilezza e il rispetto nei confronti di entrambi i sessi, non passi mai di moda e penso siano sempre graditi.