Un incontro, così all’improvviso

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Durante la mia vacanza al mare, dopo pranzo mi stavo rilassando sul dondolo, nel giardino dell’Hotel dove ero ospite.
Chiacchierando con mia mamma, le stavo dicendo che a me sono sempre piaciuti gli uomini un po’ piazzati, ma non eccessivi.
All’improvviso ci ritroviamo davanti un bell’uomo che rappresentava il mio tipo, castano con occhi azzurri, che si siede vicino a noi.
Inizia ad attaccare bottone e si dilunga nelle chiacchiere.
Così si svela, raccontandoci un po’ di sé, dei suoi 40 anni, (troppa differenza dalla mia età) che è single e stava cercando l’anima gemella.
Ammetto che non mi dispiaceva, anche se la differenza d’età era abissale; ma subito mi è presa una sensazione di disagio solo al pensiero di riprovare ad avere una relazione.
Mentre raccontava dei suoi desideri, pensieri, sogni e voglia di condividere mi ha fatto ricordare me stessa qualche anno fa, quando in gioventù, ancora avevo sogni romantici e credevo nella magia dell’amore e di incontrare la persona giusta, convinta che ci sia per ognuno di noi la giusta metà.
Comunque ha capito che da parte mia non c’era interesse ne iniziativa nel proseguire la conoscenza.
Nei giorni successivi si è volatilizzato, così come è apparso all’improvviso è sparito nel nulla.

Non sono ancora pronta a riprovare una relazione e forse non lo sarò più.

 

Strana coincidenza

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downloadQuesta mattina mentre mi recavo al lavoro, ormai nelle vicinanze, stavo attraversando l’incrocio, quando dalla parte opposta vedo un uomo somigliante al mio ex, stesso completo, stesso cappello.

Infastidita fingo di non averlo notato perché non avevo voglia nemmeno di salutarlo, sono ancora molto delusa e amareggiata.

 

Proseguo e vado in ufficio.

Al rientro dalla pausa pranzo, nelle vicinanze del mio luogo di lavoro, c’è una fermata di mezzi pubblici; e chi c’era alla fermata? La stessa persona che ho incrociato al mattino.

Strana coincidenza incontrare un uomo così somigliante e in orari diversi e casuali nello stesso giorno.

Le vacanze sono finite

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Eccomi al rientro della vacanze.

Il ritorno in pulmann (viaggio della speranza) speranza di arrivare prima o poi.

Arrivato alla fermata di partenza con 1 ora di ritardo; il viaggio di sei ore e mezza.

Tra la stanchezza e il caldo ero cotta.

Oggi rientro al lavoro. In ufficio mi aspettavano.

Appena arrivata alla reception dove si timbra, mi danno subito la bella notizia che non funziona l’aria condizionata.

Poi salita nel mio ufficio, aggiornamenti a raffica!

In pratica ci ho messo tutta la giornata per aggiornarmi e mettere in ordine quanto lasciato in mia assenza.

 

Vacanze

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Finalmente sono in vacanza. Ancora una settimana al rientro.

Queste vacanze me le hanno fatte sudare e durante i primi giorni mi hanno chiamato anche due volte dal lavoro

Ogni tanto durante la notte mi sogno ancora problemi di lavoro

Mi trovo al mare in Emilia Romagna. Inizio la giornata con una bella passeggiata alle 7 del mattino lungo il mare. Anche se per me è difficile svegliarmi presto la passeggiata mi fa bene.

Le giornate qui sono rilassanti, spiaggia prendo  il sole e al pomeriggio la passeggiata in centro.

In questo periodo di pausa mi sembra di essere fuori dal tempo, lamusica e le canzoni, i profumi nell’aria…

Tutto questo mi porta ricordi lontani della gioventù.

 

L’importanza delle parole

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Recentemente ho letto un libro che mi ha fatto riflettere sull’importanza delle parole.

Spesso si parla senza soppesare le parole, senza pensare a quello che producono interiormente al nostro interlocutore.

Anch’io non ci avevo mai pensato. Formulare parole e frasi, a volte anche frettolosamente e superficialmente, che possono far arrivare un messaggio differente.

Le parole possono condurre, illustrare, insegnare, consigliare, rallegrare, rattristare, offendere.

Oppure riuscire a condividere un pensiero, instillando un’idea per convincere il nostro interlocutore.

In altre occasioni può capitare invece di non aver parole da esprimere.

Anche quando al momento non abbiamo un riscontro immediato di quanto comunichiamo, la parola si insinua nella mente e continua ad elaborare pensieri e riflessioni.

Parole d’amore, o d’incoraggiamento hanno il potere di accrescere le emozioni e il buonumore, di stimolare l’autostima.

E’ bene imparare a scegliere le parole che pronunciamo consapevoli del loro potere.

Soprattutto cercando di condividere i nostri pensieri, possibilmente senza appesantire le conversazioni che a volte degenerano in aggressioni verbali.

 

Messaggio non gradito

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Ieri ricevo il messaggio da mia sorella dopo ben 5 mesi che non si fa ne sentire e ne vedere, però ha mandato 1 messaggio di auguri di Pasqua.
Come se niente fosse mi chiede di poterci vedere anche con mia mamma.

Per quanto riguarda mia mamma (che anche con lei non si fa sentire) e non sono mai andate d’accordo caratterialmente; mia sorella non ha mai sopportato mia mamma e non l’ha risparmiata con battibecchi, ripicche, e sparizioni per mesi e anche di anni.

Idem le sue figlie (nipoti)

Ora siamo stufe, di questo atteggiamento!!!

A parte questo non è certo un rapporto di affetto e famigliarità.

L’affetto va coltivato!

Riceviamo più considerazione, presenza, amicizia e dimostrazione di affetto da persone estranee, e che non sono parenti.

Quindi le abbiamo risposto che non abbiamo piacere di vederle.
Se non ci si sopporta e non si è presenti nella famiglia, facciamola finita!

Selfie fino a che punto siamo arrivati!

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Cito un articolo in breve, che ho letto su un sito di notizie e informazione.

“Verona, i passanti scattano un selfie mentre un cinquantenne muore dʼinfarto
I soccorsi hanno dovuto scansare un folto gruppo di curiosi che riprendevano lʼuomo in preda ai dolori
Verona, i passanti scattano un selfie mentre un cinquantenne muore d’infarto
A Verona una tragedia si è trasformata in “evento selfie”: un uomo di 55 anni ha avuto un infarto nei pressi della Riva San Lorenzo e, mentre arrivavano i soccorsi, l’ambulanza ha dovuto scansare un folto gruppo di curiosi che scattavano foto e selfie con il malcapitato in fin di vita. Per più di un’ora i medici hanno provato a rianimarlo, ma l’uomo non ce l’ha fatta ed è stato dichiarato morto sul posto.”

Sono veramente disgustata e basita in tema di uso cellulari e selfie.

Che dire: Si sta esagerando! Non ci sono più parole di fronte al cinismo, protagonismo di alcune persone.

Si è perso il senso morale e umano.

Cosa stiamo vivendo come esperienze, qualcosa di costruttivo che lasciamo?
Questa generazione vive la vita attraverso scatti fotografici, amicizie su social, che non riesce a pensare con la propria testa e deve cercare su internet “video tutorial” per imparare a fare…

 

Questa mattina…

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Questa mattina mentre andavo al lavoro, mi sono sentita stranamente leggera e serena, così senza motivo.

Sono riuscita a guardarmi attorno senza perdermi nei soliti pensieri cupi.

Ho notato una palazzina vicino a casa, carina bianca e azzurra alla quale non avevo mai fatto caso.

Una donna che piangeva abbracciata ad un uomo.

Ho sentito la sua tristezza.

Sono sempre stata sensibile alle emozioni delle altre persone.

Comunque diversamente dal solito, sono arrivata in ufficio con un sorriso.