Sauro Fabbri, “Bibi al barbir”, ha chiuso la sua bottega 

Sauro Fabbri in foto del 2018 al lavoro e con la sua (fino a un mese fa) inseparabile bici da corsa

Pianoro (Bologna)

Sauro Fabbri, Bibi per amici e conoscenti, il mese scorso ha chiuso la serranda della sua bottega da barbiere che aprì, a 17 anni di età, in Pian di Macina il 2 maggio 1956. Questa chiusura dispiace non solo perché la frazione pianorese resta senza barbiere ma soprattutto perché “Bibi al barbir” non era solo artigiano di barba e capelli ma una vera istituzione. Dire che si tratta di un evento storico non è un eufemismo. Sauro, anzi Bibi, è un simpatico personaggio molto conosciuto. Fino a poco tempo fa lo si vedeva spesso pedalare per il territorio anche se da tempo aveva accorciato la lunghezza dei suoi percorsi che fino a 14 anni fa raggiungevano i 12mila chilometri l’anno. Dopotutto a 83 anni non si ha più il fisico di una volta.

Sauro Fabbri, che risiede alla Carteria di Rastignano non era un tipo da bar e, tutte le mattine salvo domeniche e festivi, per passarsi il tempo saliva in bici, un modello da corsa per fermarsi dopo cinque chilometri alla sua bottega di via del Savena in Pian di Macina che apriva alle sei. Qui entrava, si sedeva, apriva Stadio o Tuttosport per leggere del Giro d’Italia, o di qualsiasi altra competizione ciclistica in corso in Italia o all’estero. Giornali che riponeva quando entrava qualcuno per una rasatura o una sforbiciata. Fabbri (nessuna parentela con chi scrive) era infatti il barbiere storico di Pian di Macina.

Dopo cinque anni di apprendistato come cinno o garzone di barbiere, dal 1951 a 12 anni fino ai 17 nel 1956, aprì la sua bottega di Pian di Macina mettendosi in proprio. Nella sua bottega, chiusa dopo 66 anni di attività, le pareti erano tappezzate da foto di campioni di ciclismo di ieri e di oggi con quella di Fausto Coppi al posto d’onore. E vi si entrava anche solo per chiacchierare con Bibi, in genere, nelle vesti di ascoltatore quasi come un confessore laico. Nel 2006 per festeggiare i cinquant’anni di attività Fabbri aveva organizzato una festa nel circolo Arci piandimacinese, “Al Poz”, che coinvolse alcune generazioni di clienti amici poi culminata con la consegna di una targa ricordo. Gran festa anche nel 2016, in occasione del 60°, con la partecipazione del sindaco di Pianoro Gabriele Minghetti. E qui Bibi rivelò al sindaco, piandimacinese di nascita, che il primo cliente, quando aprì bottega, fu proprio suo padre che nel parlare gli annunciò la nascita del figlio. «La coincidenza del primo cliente che mi riferiva di un lieto evento – riferì Fabbri al sindaco –, la vidi come buon auspicio riguardo alla mia attività poi confermata dai fatti, e dalle tante soddisfazioni».

In occasione del 50° Fabbri si era prefisso altri 10 anni di attività poi, superato anche il 60° spostava ancora in avanti il momento di chiudere bottega favorito da un fisico asciutto modellato da chilometri di pedalate, «ormai turistiche e senza fretta». E a chi gli chiedeva a che distanza poneva la nuova linea di traguardo rispondeva, sorridendo, «dopo tanti chilometri, e tante barbe e capelli, faccio programmi di 24 ore senza porre limiti, non si sa mai». Poi la chiusura, 20 giorni fa.

Giancarlo Fabbri

Sauro Fabbri, “Bibi al barbir”, ha chiuso la sua bottega ultima modifica: 2022-11-18T17:40:57+01:00da fabbri.giancarlo