Altromondo17

Anzitutto grazie infinite per "l'anno del gatto",era da tanto che non l'ascoltavo.Ed è sempre una bella esperienza ed un piacere ascoltarlo... Detto questo,penso che sì,ben s'attaglia questa poesia al molteplice gattismo matto,va di certo ad onore dei tanti gatti rivoluzionari matti e gatti,ma sempre quattro, più che mai,proprio perchè amano aggirarsi per le strade allucinate di luna e fruscii sia da soli che in quattro...Rapito miagolo alla luna ed ai tuoi versi felicemente matti......Un abbraccio di petali vellutati.......W......

Sono contenta che tu abbia riascoltato con piacere il brano di Al Stewart: a me provoca sempre un certo disagio, tanto che potrei considerarla la canzone più triste che conosco...pensa un po'!
Spero comunque di poterti annoverare nella banda dei Gatti Matti: che siano dieci, quattro o uno solo non ha importanza, ovviamente, che tanto a contarci si fa sempre in tempo:)
Grazie, Signor W., per aver miagolato felicemente e mattamente con me...

Com'è che questa storia di un amore esotico di Al Steward ti rattrista? A me piace tantissimo riascoltarla.

Non è per il testo, quanto per il periodo nel quale mi catapulta ogni volta che l'ascolto.
Solo recentemente sono andata a cercare l'anno della sua pubblicazione, ed ho scoperto che avevo circa 11 anni, allora, e non conoscevo storie di amori esotici: solo diversi, per certi versi.

Il mare spesso parla con parole lontano dice cose che nessuno sa Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde che hanno il movimento del cuore..( R.Battaglia) una splendida e dolce Serata Cara Gabriella e una felice settimana che sia piena di dolccezze e tenerezze Nel Cuore..un caro saluto con affetto..Nunzio.....Clicca

Molto modestamente mi considero un'esperta di onde: solo che a me hanno sempre parlato in modo strano: sovrumano, direi, per la difficoltà implicita di vederci l'amore, che pure, come giustamente dice Battaglia, rappresentano attraverso la similitudine del battito del cuore.
Grazie Nunzio: splendida serata a te...

Metafora gioiosa sul germe della follia che c'è in ognuno di noi.
Almeno, io l'ho interpretata così!
Ma potrei anche sbagliarmi! Un caro saluto, :-))

Un divertissement, appunto: per tentare d'alleggerire un tema come quello che riguarda i matti, seppur gatti:)
Bravissima Rita...Un caro ed affettuoso saluto a te...

Che vorresti dire, che qui siamo sempre i soliti quattro gatti?

Più o meno sì:)
Non mi dispiacerebbe rinnovare un po' il manicomio: per questo motivo sto valutando nuovi candidati.
Appena avrò pronta la lista la presenterò al Consorzio Intergalattico per la definitiva approvazione dell'Alfredcomitato.

eccoti saltato in verticale un quinto matto! ...che non è fratello dei quattro ed indossa l'arcobaleno scuro forse perchè il bianco e nero era finito o a lui negato e pertanto non gli resta che un nuovo salto questa volta in orizzontale ...in vana attesa ...matta anch'essa!

miaooo, un abbraccio, M@.

così matto che il primo salto è pure saltato! ...in pratica ...pratica da matti!

Se così non fosse stato non avrei potuto annoverarlo tra gli altri Gatti Matti:)
Salti davvero incredibili e pure rovesciati!
A te il posto d'onore...
Buona serata Gatto M@rio:)

...il matto "arcobaleno scuro" si arrampica sulle gambe come fossero pertiche e poi salta sugli alberi o i paletti che sono nelle adiacenze. E come se fosse un GATTO.cane.UCCELLO ...un po' matto lo è per davvero!
buona serata a te Micia G@bry :=)

Ho avuto una gattina, Perla, alla quale piaceva arrampicarsi fino alla spalla e rimanere lì, come un pappagallo, nonostante i miei movimenti.
Ha smesso quando è diventata mamma.
Magari anche il tuo "arcobaleno scuro", quando sarà più grande, deciderà cosa essere; oppure continuerà ad essere così com'è, avendolo già deciso.
Grazie:))

... matti lo siamo tutti, chi non ha commesso follie?

...io sì!
Poche, in realtà, ma importanti...

"Le chat ouvrit les yeux, le soleil y entra. Le chat ferma les yeux, le soleil y resta. Voilà pourquoi le soir, quand le chat se réveille, J'aperçois dans le noir deux morceaux de soleil". Un commento leggero e felpato, sì. Ma purtroppo non matto e nemmeno mio. In aiuto mi è venuto un ricordo d'infanzia... Zac

Apprezzo molto, Zac, questo tuo ricordo d'infanzia: una delicatissima filastrocca francese che, per la bellezza della lingua nella quale è stata composta e per ciò che racconta, è perfetta a descrivere la follia di chi, nel riflesso di uno sguardo, è capace di rivedere la luce che quegli occhi hanno visto...Grazie, Gabriella.