Altromondo17

Alice

...e Gabriella nell'altromondo delle meraviglie.

Ti sei superata, sia come originalità che come versi.
Questa però non è una SORPRESA, ma la conferma della tua creatività.
Non commento, me la rileggo e me la gusto!
Buon fine settimana :-))

Grazie Rita: sei sempre gentile...
Buon inizio settimana a te:))

Essere sorpreso; qualcosa accade, un evento, un fatto non calcolato né calcolabile. Il quotidiano si spacca poiché il novum irrompe, rompe, stravolge. Ecco colpisce e non rimane altro che guardarlo in faccia, farsi carico dello strappo. Dobbiamo ricominciare, i sentieri interrotti non possono fermarci e i “fori” possono aiutarci a vedere un altro sole. Un’allegoria che celebra la vita e le sue infinite risorse? Lei ha veramente del talento. Se è vero che la letteratura è anche terapia, le sue “poesie” e racconti testimoniano tale verità. Buona serata Gabriella. Pace e bene

Si, credo sia proprio questo il senso di quel trasformare uno strappo in un ricamo pur non avendo chiaro il senso di quel tentativo, se non nell'averlo tentato.
C'è sempre un aspetto "magico" in ogni lavoro manuale: una trasformazione lenta che anche il pensiero percorre, insieme alle mani. E quel tempo, passato a contemplare la distruzione e a ricomporla, è lo strumento che anche il sentimento che lo accompagna, modifica.
Ci si astrae come un bambino che gioca ed inventa, nella sua testa, una situazione diversa da quella nella quale, fisicamente ed emotivamente, si trova. E la magia è nell'attimo in cui, riaprendo gli occhi alla "realtà", qualcosa, di quel gioco, resta: la gioia ed una nuova "sorpresa".
Spero di poter contribuire, con il mio lavoro, al benessere di qualcun'altro: sarebbe un onore grandissimo, per me.
Pace e bene a lei, con stima e riconoscenza.

Apparentemente sembra che tu prima scriva il post e poi ci alleghi la foto.
Invece è esattamente il contrario, vero?
Adesso te la dò io l'immagine su cui scrivere un post, vediamo cosa sai fare...

Eccola:
http://i62.tinypic.com/oixq1.jpg

:)

No: è proprio come "apparentemente" sembrerebbe:)

E' un'immagine molto complessa ed estremamente simbolica: posso chiederti se l'hai disegnato tu?

E la sorpresa di scoprire che non c'è più l'ago ... che non è possibile rimettere in ordine "quel semplice filo" che da solo rompo la tela e rende inutile tutto il lavoro. Un solo filo, maledizione un solo filo ma ... ma non c'è più l'ago. Ciao Gabriella. Oscar

Esistono un'infinità di sorprese: questa da te descritta è piuttosto frustrante ma, ahimè, abbastanza frequente.
Non avere gli strumenti adatti può rendere vana qualunque buona intenzione atta a riordinare il caos prodotto da un evento. Nel caso, è inevitabile rinunciare all'impresa e prendere atto del fallimento: almeno fino a quando non ritroveremo l'ago...
Grazie Oscar, e buona giornata.

Anzitutto grazie per questo meraviglioso Elton d'annata:ricorda e rimbalza per tempi in cui le sorprese erano all'ordine del giorno.Non che adesso ce ne siano di meno.Ma è che adesso tendono ad essere di natura diversa.Ma tant'è...Allora mi sono immerso nel percorso-sorpresa dei tuoi versi sorso a sorso,sorbendoli con la dovuta attenzione,per non guastare il senso di piacevole sorpresa che da essi distilla,non appena gli occhi si apprestano a sforare,attraverso quel foro che ago imprevisto ha lasciato nella nostra vita...Come sempre versi che agguantano il lettore,mia preziosa sig.ra Gabri,lo agguantano facendogli sorvolare praterie in cerca di un perchè,in questo caso delle sorprese...........Una carezza di brezza gentile per una serata d'incanti.........W........

Sono certa che Sir Elthon ringrazierebbe Mr. Woodenship per il suo più che condiviso apprezzamento: i suoi testi e le sue musiche sono da sempre un balsamo benefico per la mia anima, cominciando dal Crocodile rock:)
Ed io ringrazio te per avermi seguita in questo lungo ed elaborato ricamo: a spiegarmi il senso di una sorpresa nella sua complicata trama.
Un abbraccio affettuoso, Gabri.

le cose che ci sorprendono per la loro bellezza vorremmo non terminassero mai, vorremmo restassero incompiute come certi libri dei quali non vorremmo arrivare alla fine; chiuderli a poche pagine dal termine pensando che sono lì che ci aspettano come dei fedeli amici per consolarci col le loro ultime parole quando il nostro cuore è triste. La sorpresa delle bellezza è incompiuta come i finali di tanti film in cui la storia dell'eroe non si corrompe nella prosa della vita

Quelle scaldano il cuore e lo fanno vibrare in scintille scomposte e mute, tanto vorrebbero dire.
Mi piace che tu abbia pensato proprio a quelle ed avermi dato al contempo l'opportunità di ricordarle, ora, negli effetti che producono: inaspettatamente quando, come in quella tristezza che descrivi, irrompono tanto discretamente pur nella scìa infinita che producono.
Grazie...

Ti auguro di imparare a riconoscere la bellezza in ogni cosa l'armonia nella natura, la poesia nella vita Ti auguro libertà dai condizionamenti gioia profonda per le tue conquiste,spazi liberi dove immaginare, conoscere, sperare e sogni, sogni a non finire.(Stephen Littleword) una splendida e dolce serata Cara Gabriella e una Buona domenica che sia piena di tenerezze e d'amore nel cuore Un caro saluto con affetto..Nunzio......Clicca...Dolce Notte

Grazie infinite, Nunzio, per il graditissimo augurio che mi hai rivolto: cercherò di ricordarlo e farlo mio ogni giorno.
Buon pomeriggio a te, con affetto, Gabriella.

Una sorpresa è qualcosa di inatteso, imprevedibile, può essere bella, brutta con tutti gli effetti che a seconda del tono può procurare. Questa di cui parli, si intuisce, è una brutta sorpresa e a queste non ci si abitua mai, è sempre come fosse la prima volta, una specie di legge di Murphy che ti perseguita. È che si cercano sempre le ragioni che la possano spiegare ma a volte non ci sono ragioni. Gabriella, complimenti per questo tessuto di parole che conduce passo passo alla ricerca di risposte lasciando sempre aperta la speranza. Bellissima! Buona domenica carissima.

Sono lusingata dalle tue parole, mia cara Loretta: soprattutto per la speranza che mi riconosci e che, al di là di ogni ragionevole pessimismo, mi è da sempre compagna.
Le ragioni sono difficili da trovare, a volte: non tutto e non sempre può essere concettualizzato e ricondotto a regole e situazioni controllabili.
Il pensiero reagisce a suo modo: spesso perdendosi in congetture che al tempo sottraggono tempo, e ciò che quel tempo ci ha sottratto ce lo restituisce in forma mutata e a nostro modo "abbellita".
Grazie di cuore, Gabriella...

"Titolo, immagine, TESTO, Video " <br<
tutti insieme ...come un sistema di quattro equazioni con una costante, "la sorpresa", ed infinite incognite. Non casualmente accorse, ma da te delicatamente ricercate

Secondo me, cara Gabriella, ha ragione la tua amica del 1° commento; in questo caso resta da ammirare e lasciare "integro" il tuo messaggio che richiederebbe, invece, un'attenta analisi <<verso per verso>> ...personalizzata! Perchè mai uguale l'una a l'altra.
Ciò non può significare rinuncia alcuna a comprenderlo, ma semplicemente cercare di trasfonderselo e rapportarlo alle proprie esperienze di vita. Momento per momento intese. Ed è già, o dovrebbe esserlo, una "sorpresa" vivere l'attimo seguente a quello sfuggente.
Attraverso un foro si nasce ...e forse si muore. Si vive tessendo tele e strappandone chissà quante altre. Attraversando un foro ci si trasferisce da un mondo all'altro ...altrimenti, a volte, reso impossibile per oggettive difficoltà ...oltre a quelle soggettive che, secondo me, di qualche sorta, non mancano mai. E continuando così vedi cose sempre diverse "da ciò che vedi adesso"

Un forte abbraccio, M@.

Ho i brividi a leggerti e ne conosco il motivo...
Le tue splendide analogie non avrebbero potuto che catturare la mia già provata sensibilità: in quel costante rimbalzo da una situazione all'altra, subìta o provocata, voluta o inaspettata, attesa o disattesa.
Ogni singola cosa comincia per finire a ricominciare di nuovo: e il cerchio si allarga e in esso, come un contenitore invisibile, le nostre piccole storie.
Ogni volta diverse a seconda della prospettiva attraverso le quali si osservano: stando fuori, o dentro.
Grazie infinite M@rio: per l'abbraccio forte e per i brividi. Non di freddo...:)

-:)