Altromondo17

Per averlo, daremo.

(e così abbiamo chiuso il cerchio con gli ausiliari ;-))

E' un po' contorto il tuo esempio: secondo me è mooolto più lineare il mio:) Almeno credo.
Per crederlo davvero non resta che sperare...

l' essere umano non è lineare. Se lo fosse sarebbe tutto "pre-confezionato", prevedibile, senza confronto, senza scambi, senza dibattito. Per cui ok, diciamo che magari tu sei stata più approssimativamente lineare ;-)

tra l'altro, mi chiedevo: ma qualcuno perdona le colpe del perdonatore mascherato della foto ?

In realtà so di non esserlo per niente, soprattutto quando scrivo:) Però apprezzo molto chi, come te, riesce a farmi riflettere attraverso "contorsioni" di significati che, nel tuo caso, assomigliano a rebus e nei confronti dei quali, guarda caso, sono assolutamente negata.
Però ci provo:)

La consapevolezza è un pregio ;-)

Con rebus ti riferisci ai miei post (da quell' altra parte) ? In caso fosse così, ammetto che volutamente, molto volutamente lì non sono...lineare. Ma ciò che scrivo non è assolutamente sibillino e mi aiuto pure con forme grafiche :-)
Se invece ti riferisci ai miei commenti "qui", direi che no, non sono dei rebus, ma tentativi di soluzione e comprensione di rebus ;-) (ma quanto belli sono i rebus )

ma non mi dici ancora chi perdonerebbe le pesanti colpe del perdonatore mascherato.

E' una domanda estremamente interessante...Credo che il fantomatico perdonatore mascherato sia in grado di perdonarsi da sé, a prescindere dalla gravità o meno dei suoi peccati e sempre tenendo in giusta considerazione l'eventualità che non ne abbia mai commessi...

Essendo altamente consapevole del mio ermetismo, apprezzo maggiormente chi, come te, cerca di comprendere ciò che scrivo anche attraverso l'ironia più volte dimostrata di saper leggere altro, rispetto a ciò che, seppur spesso inconsapevolmente, cerco di esprimere.
Confesso di non aver mai nemmeno provato a risolvere un rebus: al massimo sono riuscita a completare le parole crociate crittografate:)
E non essendo particolarmente informata sulle dinamiche politiche alle quali, di là, a volte ti riferisci, qualcosa mi sfugge.
Però ci provo...^__°

Ungaretti era un dilettante al confronto ;-)

Non sai quanto fatica ho fatto per spiegargli come si fanno le parole crociate crittografate:)

sembra la premessa dell'Idiota di Dostoevskij

Allora lo rileggerò tenendo conto della tua preziosa considerazione...

Come leggeri petali di rosa che volteggiano nell’aria prima di appoggiarsi al suolo é cosi passo a lasciarti il mio saluto ed augurarti un splendido Sabato pomeriggio Cara Gabriella . e un delizioso Week End che sia pieno di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto Nunzio..Clicca

Grazie Nunzio: apprezzo sempre la tua leggerezza...Un caro ed affettuoso saluto, Gabriella...

Non sarebbe, se non avessimo tanto bisogno di perdono.

Ognuno perdoni se stesso.

Perdonare, per perdonarsi. E viceversa. E' facile a scriverlo, meno, a metterlo in pratica. Ma se ci crediamo veramente, è già un buono inizio. Grazie Gabriella, per i tuoi spunti riflessivi...

Istintivamente direi che l'ordine dovrebbe essere quello di perdonare prima se stessi e poi, di conseguenza, gli eventuali "altri"...invece, riflettendo un attimo su quella che è stata la mia personale esperienza, devo ammettere che il processo è stato inverso. Ne deduco quindi che ognuno dovrebbe trovare la propria "formula" per giungere, comunque, al medesimo risultato: assolutamente non definitivo, come quell'inizio, buono, al cui hai tu stessa accennato.
Grazie a te Roby, e un abbraccio...

Gabriella Carissima, grazie infinite per il tuo augurio al mio blog. Veramente... per quel che mi hai scritto qui, in risposta, cosa altro aggiungere? ognuno trovare la propria formula, - ANCHE QUESTO E ' UN GRANDE AUGURIO, io lo prendo davvero come tale. ti lascio un sorriso. Roberta

Sei una perla rara, Roberta: adoro la tua spontaneità, il tuo entusiasmo e il modo in cui sei capace di esprimerti senza filtri né barriere. Sei brava, davvero tanto, e più che un augurio meriti proprio l'incarnazione tangibile di ogni tuo desiderio.
Grazie di cuore...

Gabriella, allora, se sono una perla, io qui, di perle allora, ne vedo due. Anzi 3! ... perchè è stato mio figlio Matteo a farmi diventare quella che sono adesso. Si. grazie di cuore a te. se potrai ripassare, per leggere le mie parole (al mio blog,) per te, in risposta al tuo augurio luminoso. Ho dovuto togliere i link perchè avevano spezzettato il commento. Appena puoi. Un altro sorriso. :-) Roberta

Una volta qualcuno l'ha detto anche a me, ma credo si riferisse ad altro, rispetto a ciò che intendo io nei tuoi riguardi.
In ogni caso hai ragione ad attribuire il merito di tanta rarità all'esperienza di crescere tuo figlio: paradossalmente, come nel mio caso, sono proprio le difficoltà a forgiare gli animi e a rendere prezioso ciò che inizialmente viene percepito come qualcosa difficile da accettare, ed affrontare...
Grazie ancora Roberta: ti auguro una splendida giornata...

confermo che sei un perla, (non come te lo dissero), ma come l'hai detto tu a me. E non per piaggeria, o per cortesia bloggarola... (so' che comprendi e perdona la forma); quel che scrivi in questo commento, sai, si aggancia perfettamente, anche allo scritto di Einstein !, ed è incredibile, che stamattina girando per blog, io abbia trovato, lo scritto completo, (in un profilo), e che incredibilmente dice esattamente quel che hai scritto tu nel commento. Ci sono fili preziosi ed invisibili. buona domenica! e il tuo augurio di splendore, è stato quello di poter fare le piccole cose del quotidiano, senza crolli (che per me,sono sempre dietro l'angolo).

Le perle nascondono in sé l'imperfezione che ha generato la forma poi assunta: guardare l'involucro soltanto, ignorando volutamente la storia che ha determinato la loro costruzione, è una visione parziale di un'altrettanto parziale motivazione.
Ma essendo un'imperfezione anch'essa, non escludo assolutamente l'eventualità che possa assumere migliori sembianze, anzi, è ciò che mi auguro e che desidero poter vedere...
Se fosse possibile, tornando alle nostre piccole/grandi condivisioni, vorrei poter essere ancora più condividente e determinante a sollevare carichi importanti quali quelli che molte persone, e più di me, sostengono con le proprie forze. Intanto ti auguro una giornata all'insegna di quell'amore che avverto prorompente dalle tue parole: segno di distinzione forte e che altrettanto fortemente sa sostenere.
Un abbraccio, Gabriella...

Ti abbraccio anche io, Gabriella, e se sapessi, quanto e quanto stai facendo per me... Tu hai riconosciuto, il mio modo "di amare", e di non voler smettere di farlo, nemmeno, quando la Vita ti toglie tutto, proprio tutto. Concludo ricambiando il tuo abbraccio e con una piccola battuta, verità, mi piacciono moltissimo le perle, sono le mie pietre, le amo, in tutte le versioni, e.. soprattutto quelle barocche, imperfette proprio nella loro bellezza. Il tuo augurio, è per me, per tutti i giorni... ciao ! Roberta

Di come,dialetticamente,ci si possa districare tra l'essere ed il voler essere,come se la volontà determinasse l'essere,seppure non esplicitando il senso del non essere. Dunque:di chi è il perdono,se l'essere si dice di essere il perdono stesso?Basta perdonare per essere?A meno di non considerare il significato ed il significante in un tutt'uno avvinti,come nel corpo a corpo con domande stringenti da un verso all'altro,come capita in questo dialogo così surreale e filosoficamente pregnante,mia dolce sig.ra Gabri:quando ho da far fare ginnastica ai miei neuroni superstiti,è ottima quella che,generosamente, mi offri........Un abbraccio più che mai di petali vellutati.......W........

Cosa sono oggi, se non ciò che vorrei essere domani?
Questo per ribadire il concetto che vede, nel determinismo individuale, l'esplicitamento di una volontà tesa a raggiungere un dato obiettivo.
Nel caso specifico del perdono, qui inteso non come assoluzione divina, ma come comprensione umana di un'altrettanto umana imperfezione a determinare o a determinarsi, l'individualismo diventa collettivismo al fine di procedere verso l'ambita meta di annullare le cause che quella necessità di perdonare hanno determinato, e affinché nulla, di ciò che è stato, possa più essere determinante.
Ringrazio di cuore i tuoi neuroni per l'ottimo lavoro ginnico dimostrato:)

Di come,dialetticamente,ci si possa districare tra l'essere ed il voler essere,come se la volontà determinasse l'essere,seppure non esplicitando il senso del non essere. Dunque:di chi è il perdono,se l'essere si dice di essere il perdono stesso?Basta perdonare per essere?A meno di non considerare il significato ed il significante in un tutt'uno avvinti,come nel corpo a corpo con domande stringenti da un verso all'altro,come capita in questo dialogo così surreale e filosoficamente pregnante,mia dolce sig.ra Gabri:quando ho da far fare ginnastica ai miei neuroni superstiti,è ottima quella che,generosamente, mi offri........Un abbraccio più che mai di petali vellutati.......W........

Meglio due che uno, no?Tutta colpa di libero ed l suo"error orror"............Ribacio folle.........W.........

E' sempre meglio:) Grazie ancora Signor W...., e buona giornata

Immedesimandoci nel "perdono" può permettere a ciascuno di noi di "vivere" meglio frammenti della vita; magari esercitando anche una sottile forma di potere non sempre evidente.
Mia personale interpretazione (come al solito! ...e spero di non aver travisato il tuo intenso messaggio); Un caro abbraccio, M@.

Adoro quel tipo di potere che il perdonare permette di sperimentare: è una liberazione grandissima che restituisce quella stessa forza inutilmente impiegata a contrastare, piuttosto che a costruire...Apprezzo moltissimo la tua personalissima interpretazione e ti sono grata per averla formulata con la saggezza che anche in questa occasione non posso esimermi dal riconoscerti! Un caro abbraccio a te, G@...

Credo nel perdono e a poche persone ho portato rancore. Però puoi perdonare, ma non dimentichi, quella è un'altra storia.

Dimenticare è impossibile, ma rendere meno dolorosi certi ricordi è una possibilità concreta. Grazie...

Abbiamo perso anche questo crepuscolo. Nessuno ci ha visto, stasera, mano nella mano mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.(Neruda). una meravigliosa serata Cara Gabriella .e un splendido weekend che sia pieno di tenerezze e d'amore nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio..Clicca

Speriamo allora che la luce di questo nuovo giorno ci mostri più chiaramente agli altri e a noi stessi...Grazie Nunzio: auguro anche a te un piacevole e sereno fino settimana. Con affetto, Gabriella...

indubbiamente una riflessione sull'essere e suoi suoi non essere, alla fine chissà se ne verremo mai fuori...salutissimi

In realtà il mio non voleva essere la riproduzione di un dubbio amletico, quanto l'espressione di un proposito teso a rafforzare la volontà di ciò che siamo in funzione di ciò che saremo.
Il "non essere" non prevede altri propositi se non quello di annullarli tutti, a cominciare dal proprio essere, il quale, per sua natura, prima o poi smetterà naturalmente di essere tale: e tale e quale senza possibilità alcuna di diventare altro: magari meglio.
Grazie di cuore, e buona giornata. Gabriella...