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Nickname: gaza64
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Messaggi di Agosto 2016
Inneschi silenzi e non sai nemmeno dirli, tanto ti confondi.
Usi omissioni come se fossero armi, e rigidi atteggiamenti di uniformi.
La solitudine alla quale costringi e ti costringi, assomiglia ad una prigione.
E liberarti dal male e dalla reclusione non sarà più la mia missione di pace.
Soltanto la resa può salvare almeno una vita quando un'altra è armata e non ha scampo. Se non sopravvivendo al proprio silenzio.
E alla fuga di un altro.
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Il grido del muto, la visione di un cieco, ciò che lo stolto ha compreso e quello che il genio ha frainteso.
Il baratro di una pianura, il sangue rappreso che conserva del rosso il ricordo, il tuffo di uno sguardo che osserva l'acqua dentro il bicchiere nel quale chi gli siede accanto ha bevuto.
Le parti di un inutile meccanismo che funziona, la pelle di plastica sopra una ferita ancora aperta, i lembi di un abito scucito sul fianco e l'orlo perfetto, la miniatura di un monumento distrutto dal tempo.
La prima volta di una volta sola, la lacrima dopo aver tanto sorriso, il principio della fine che non ha mai avuto inizio.
Solo questo, e sembrerebbe tanto se a scriverlo non sembrasse diverso. Un paradosso.
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Sono cose così, spesse come la coltre che copre gli indizi, a nascondere intenti e di quegli intenti i sospiri a nutrirli.
Strati d'epidermide sotto i quali si celano le ragnatele pulsanti delle tue più intime convinzioni. Che chiamarle speranze non basterebbe mai a renderle certezze. E per questo non le dici, e taci.
Morbide come un guanciale sul quali riposi le stanchezze. Fatiche di vite vissute o, magari, solo immaginate.
Cose che capitano perché l'attesa è finita e l'ora è giunta senza averla mai intuita. Nemmeno le carte sapevano, nemmeno un allarme è suonato, soltanto l'incedere del tempo del loro tempo ha potuto determinarle.
Eppure non è stato il caso.
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Inviato da: gaza64
il 12/09/2024 alle 19:36
Inviato da: kevinkart
il 07/09/2024 alle 15:21
Inviato da: gaza64
il 06/09/2024 alle 16:28
Inviato da: azaryel
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Inviato da: gaza64
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