Il mio Blog

Una Stilo!!!!

Gli arcobaleni della mia mente, gli arcobaleni del mio cuore.

Una penna stilografica in mano…..

E’ così che amo scrivere.

E’ così che i miei pensieri scivolano liberi lungo il foglio bianco che ho davanti.

E’ così che questi pensieri, macchiano d’inchiostro quel foglio.

Mille parole nascono, mille pensieri prendono forma, vita, prendono colore.

Si, perché anche se quel colore che compare sul foglio è nero, quei pensieri dipingono mille arcobaleni. Gli arcobaleni della mia mente.

La penna scorre veloce,

ed osservo con interesse quel movimento costante, leggero.

Osservo con interesse quel pennino dare forma ai segni e questi segni divenire parole.
Mi accorgo poi, soffermandomi e rileggendole, che esse sono in realtà dettate dal cuore e non dalla mente, e allora mi correggo, quei pensieri che dipingono mille arcobaleni, sono gli arcobaleni del mio cuore.

E’ il cuore che guida la mia mano, la mia mano lo segue senza alcuna volontà propria. Lei si muove solo perché è il cuore che glielo ordina.

Mi soffermo ancora… rileggo.
Mi ritrovo così a leggere la mia vita, la mia passione.

Tante ne ho nel cuore, ma l’unica vera passione è il Mare. Il mio adorato mare.

E così, mentre il mio cuore detta le parole, mentre la mia mano le disegna sul foglio bianco, la mia mente è lì. In quel posto che amo da impazzire, in quel posto che quasi ogni giorno vede la mia gioia, vede la mia disperazione…

Il mare mi ascolta, il mare mi calma, lui è il mio unico amico.

Sono lì, seduta sempre sullo stesso scoglio, il mio viso accarezzato dal vento.

I gabbiani nel cielo, giocano ed io li osservo incuriosita.

Mi piacerebbe essere un gabbiano, libero nel cielo raggiungere ogni luogo e vedere dall’alto ciò che accade giù. Assaporare quel senso di libertà e decidere di andare veloce per osservare tutti i cieli di questo mondo. La mia mente si diverte a fantasticare e si prende anche gioco di me!

Torno ad osservare il mare. I miei occhi vanno fino in fondo, fin dove il mare ed il cielo diventano una cosa sola. Lì si prendono per mano ed insieme proseguono il loro lungo cammino.

Quante volte ho desiderato tuffarmi in acqua e diventare parte del mare!

Quante volte ho desiderato essere una sua creatura!

Quante volte ho desiderato essere io stessa il cielo per poter prendere per mano il mare!

Ma io sono una creatura della terra, non appartengo né al mare, né al cielo.

Ho solo la possibilità d’immaginare ed allora immagino.

Ascolto il mare. Ha così tanto da dirmi, così tanto da insegnarmi.
L’ascolto intensamente, il suo muoversi così lentamente, il suo arrivare e poi tornare indietro. Gli parlo e lui mi ascolta. Conosce tutti i miei segreti, anche quelli più intimi, sa tutto di me. Mi ascolta con pazienza, rimane calmo, sempre, ma se dico qualcosa di sbagliato lui non esita a farsi sentire e mi costringe a ritrarre le gambe che ho penzoloni lungo lo scoglio.
Se qualcuno mi vedesse mi darebbe della pazza, a stare lì seduta in quel modo!
Ma a me non importa, io non ho paura perché il mare non mi farebbe mai del male!

Chiudo gli occhi.

Ora sento anche una melodia. E’ così dolce che mi prende l’anima.

Mi alzo e comincio a danzare. Seguo il ritmo della melodia, ed anche il corpo ora è completamente perso. Una pazzia, una dolce pazzia! La mente non ha più alcun potere sul mio corpo.

I capelli al vento, seguono anch’essi la danza!

Che m’importa se qualcuno dietro mi sta osservando, se qualcuno sta ridendo alle mie spalle. Io sono felice, cosa potrei desiderare di più?

La melodia nella testa, la pace nel cuore, il corpo leggero.

Felice…  sono felice… tutto il resto non conta!

Ora mi tuffo, non posso più resistere. So che il mare non mi prenderà mai, so che quando arriva l’ora lui mi rigetta fuori, ma mi permette per breve tempo di esplorarlo ed anche lui ora non ha più segreti per me.

Arrivo fino in fondo, fin dove il mio corpo inesperto è in grado di arrivare.

Libera, nuoto dentro di esso, e felice scopro ogni suo segreto rendendolo mio.

Sarò leale con te, non racconterò ad alcuno i tuoi segreti, come tu custodisci i miei, anch’io custodirò con cura ciò che ti appartiene.

Sono stanca, ora, devo fermarmi un po’ e così, lentamente, salgo su e rimango sdraiata nell’acqua. Mi lascio cullare dal leggero e delicato movimento delle onde. Mi lascio trasportare senza opporre resistenza.

Voglio godere ancora un attimo di questa felicità, poi, prometto, vado via!

Lentamente tu mi porti a riva, hai deciso che è ora ch’io torni a casa ed io non posso far altro che obbedire.

In riva una stella marina, faccio per rigettarla in acqua, ti appartiene, è una tua creatura, ma mi accorgo che non ha più la vita in se. Il suo destino è stato deciso! Così la prendo, forse è un tuo dono ed insieme a quello tu mi hai regalato una felicità immensa unita a quella quiete che sempre cerco quando vengo a trovarti.

Ancora una volta il mio cuore ha trovato pace e questa pace non smetterò mai di cercarla in te, mio adorato mare, mio fedele amico.

E mi avvio verso la strada di casa, con la pace e la gioia nel cuore.

Quella stella, caro amico, è sempre con me, la porto sempre dietro, perché quando non posso venire da te, lei mi ricorda i dolci momenti trascorsi ad ascoltarti, trascorsi nella tua quiete, trascorsi nel tuo grembo! Mi basta osservarla, che, come d’incanto, tutto torna nitido nella mia mente, tutto come allora, esattamente com’è avvenuto… passo dopo passo, pensiero dopo pensiero, danza dopo danza….. Tutto è esattamente come allora!

.....E ritrovo di nuovo la mia quiete.

La piccola Gio