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Una persona una volta mi ha detto: "Gio a me piace donare un sorriso alle persone, il sorriso è contagioso, tu pensa se tutti noi sorridessimo, pensa a come sarebbe il mondo se tutti noi avessimo dipinto sul volto un sorriso".... Beh, con mio grande stupore ho provato sulla mia pelle una sensazione meravigliosa legata appunto ad un semplicissimo sorriso. Questa persona aveva ed ha ragione! Un giorno, passeggiando come al solito lungo una pista ciclabile, ricevo un messaggio che mi ha donato un sorriso immenso. Questo sorriso è rimasto sul mio volto per lungo tempo e mentre passeggiavo, le persone che mi guardavano hanno a loro volta sorriso... Il sorriso è contagioso, è vero e dona serenità alle persone che lo ricevono e che a loro volta lo donano. Non abbiate paura di sorridere, di donare il vostro sorriso agli altri. Provate, poi ditemi come vi siete sentiti.

 

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MALEDETTA SFORTUNA!

Post n°175 pubblicato il 27 Luglio 2010 da giostella2
 

Odio la pioggia!!!!
L’ho sempre odiata, ma sabato l’ho odiata come non mai!
Si certo, lo so, è necessaria ed è un bene che venga, ma se ogni volta dovesse ripetersi ciò che mi è successo sabato scorso, beh allora io ho tutte le ragioni per odiarla.
Per la seconda volta (già, perché anche l’anno scorso mi è accaduta la stessa cosa) ho trovato, al mio rientro a casa, il pianterreno completamente allagato.
Sono stati sufficienti solo cinque minuti di pioggia, per ritrovarmi dentro casa un danno non indifferente. E quest’anno, a differenza dell’anno scorso, l’acqua che ho trovato era ancora più sporca ed in quantità maggiore.
Ricordo che buttai via tantissimi libri, tantissimi oggetti ai quali ero legata sentimentalmente, tantissime foto … Avevo le lacrime agli occhi che copiose scorrevano lungo il mio viso quando gettavo via ogni oggetto a me infinitamente caro.
Questa volta di certo non ci ha colti impreparati, perché l’anno scorso, dopo aver tolto via tutta l’acqua e pulito disinfettando ogni cosa, comprammo degli scaffali sui quali poggiammo tutto ciò (libri, cd, album fotografici ecc. ecc.) che è in attesa di essere sistemano in quello studio che è parte di un mio sogno …
Si, al piano terra, al posto della taverna, che considero inutile e sprecata per lo spazio che abbiamo a disposizione, vorrei fare un piccolo studio, in stile antico in noce … Avevo in mente di creare una piccola zona relax, dove potersi rilassare nella lettura, o nell’ascolto della musica, dipingendo anche le pareti con i colori atti a questo scopo.
Io adoro lo stile moderno, e in effetti la mia casa è arredata con mobili moderni, ma sono sempre stata dell’idea che una stanza in stile antico, in casa, ci stia benissimo e che questa stanza debba essere, appunto, lo studio.
Così già dall’anno scorso, abbiamo dovuto rimandare la realizzazione di questo sogno, in attesa di risolvere il problema che quest’anno, ripresentandosi, ci ha fatto capire essere un problema davvero serio, che non va assolutamente sottovalutato …    E di nuovo, proprio come nell’estate 2009, ho passato l’intero w.e. a pulire e disinfettare il pianterreno! Perché, come l’anno scorso, anche quest’anno la pioggia ha deciso di rovinarmi il sabato e la domenica! Sarà un caso? O forse devo, nella sfortuna, interpretare questa coincidenza come una fortuna!?!?!?!? …
Non saprei proprio da che lato prenderla! …
Ho usato per due volte il termine “disinfettare” e credo che a questo punto si sia capito il motivo! Ma, nel caso ci dovesse essere qualcuno a cui non è ancora tanto chiaro allora l’ho spiego senza tanti raggiri di parole: l’acqua che mi è entrata in casa, era l’acqua delle fogne, acqua che fuoriusciva dal piatto doccia del piccolo bagno del piano terra!
Ma ora cercherò di ricostruire un po’ meglio questa SIMPATICISSIMA AVVENTURA partendo dall’inizio ….

Dunque:

Sabato mattina, è una bella giornata soleggiata, non sembra proprio che il tempo si metterà male … Sapevamo però che sarebbe cambiato, perché i meteorologi han fatto grandi passi avanti e ultimamente ci indovinano sempre … Così alle dodici e trenta ecco le prime gocce di pioggia avvisaglia di quel temporale di cui eravamo già stati avvertiti. Io sono tranquilla, ovviamente non mi aspetto affatto tutto il caos che il maltempo avrebbe provocato: insomma, solo una grande sfortuna fa ripetere nuovamente ciò che è già accaduto una volta (ecco le ultime parole famose!) ….
In sostanza, sono davvero serena.
Esco dall’ufficio, passo a prendere mio marito … si pranza a casa di mia madre, come quasi ogni sabato …
Il tempo di arrivare in paese, che l’acqua comincia a scrosciare intensamente …
Che facciamo? Aspettiamo in macchina in attesa che spiovi un po’? … ma figurati … noi, sprezzanti del pericolo, uomini coraggiosi …. Macchè … parcheggiamo, usciamo dall’auto e ci gettiamo in una folle corsa nel tentativo di “fregare” l’acqua … folle perché io rischio di fratturarmi una caviglia dopo la storta che ho preso …
I miei sandali sono completamente bagnati ed i piedi scivolavano all’interno di essi. Quanto siamo scemi!!!! Ah ah ah ah ..
Entriamo in casa di mia madre completamente zuppi, senza considerare che il tragitto è davvero breve, che la distanza tra l’auto e casa di mia madre è di pochissimi metri! …
Ma è estate che ci frega a noi!
Asciughiamo, con il phon, piedi, capelli e sandali … poi finalmente ci sediamo a tavola per pranzare … Si mangia con grande appetito, mia madre ha preparato lo sfornato di patate, e si gioca con i nipotini (anche loro sono da mia madre perché lei fa da “nonnasitter” tutti i giorni ed il sabato si pranza tutti insieme a casa sua).
Va dunque tutto a meraviglia …ma poi, quella maledetta telefonata!
Mio marito riceve una chiamata dai vicini … la casa si è allagata nuovamente!….
Certo, mi sono affrettata per tornare a casa mia, non abbiamo finito il pranzo, ma non mi sono disperata, perché so che, a parte la fatica che mi attende per togliere via l’acqua e disinfettare le pareti ed il pavimento, non devo gettare via alcun oggetto a me caro: data l’esperienza già vissuta in passato, ho evitato di mettere oggetti a terra (o almeno era quanto ricordavo!).
Giunti nella nostra ADORABILE dimora, mi è già chiaro il danno prima ancora di scendere dalla macchina, perché questa volta, il lago è anche fuori dal garage, mentre dalla porta dello stesso, osservo l’acqua scorrere come un piccolo fiume …
L’acqua è completamente nera, mi è sembrato addirittura che fosse catrame … Beh dopo quella visuale, la disperazione, che prima m’aveva lasciato in pace, comincia a farsi strada … Porto le mie mani agli occhi, mi rifiuto di vedere …
“E che vogliamo fare, vogliamo rimanere tutto il giorno con le mani davanti agli occhi?!?!… Forza e coraggio Gio, devi sbrigarti a pulire per limitare i danni …"
E’ questo pensiero che mi da la forza ed il coraggio di aprire il garage …
Giusto il tempo di sollevare di un centimetro la porta che il fiumicello che ho visto prima si trasforma in una cascata e poi, sollevandola definitivamente, la visuale che si presta ai miei occhi è davvero orrenda: tutto galleggia, a parte ovviamente gli oggetti pesanti, su di un lago nero e nauseante.
Accidenti a me! Credevo che a terra non avessi adagiato più nulla, invece davanti ai miei occhi tanti oggetti vagano per tutto il piano della casa. Persino la cuccia di Leo, salva per fortuna perché l’avevo poggiata su di uno di quei blocchi lego di polistirolo che si usano oggi per la costruzione delle nuove abitazioni (non so se li avete presenti!) …
Non c’è tempo da perdere, corro allora immediatamente dentro, mi cambio … indosso l’abito che metto tutti i giorni per stare in casa, ed un paio di infradito e … immediatamente a lavoro!
Vi risparmio ovviamente tutti i particolari, rischierei di farvi sentire male come mi ci son sentita io …
Qualcuno per fortuna ci è venuto in soccorso …
il vicino di casa, mio padre e ad un certo punto anche mio cognato, che ignaro di tutto ci si è ritrovato in mezzo pure lui …
Ma per quante braccia fossero a lavoro, non ci è bastato l’intero pomeriggio per rimettere in ordine tutto, e per pulire e disinfettare ogni cosa … Per restituire insomma alla mia casetta un aspetto decente e meno nauseante.
Sono sfinita, completamente distrutta!
Sono rimasta china, la schiena mi duole e con grande fatica mi rimetto in piedi …
Le gambe non me le sento più, le braccia idem …
Sono le sette di sera quando quel piano di casa, finalmente riprende un aspetto accettabile …
Lascio la finestra aperta, mentre nel frattempo spruzzo una quantità enorme di deodorante.
“Domani, laverò con la candeggina tutto il pavimento e ne spruzzerò anche un po’ alle pareti in modo da evitare la muffa”… penso … Certo non sono propriamente soddisfatta, avrei voluto finire tutto, ma abbiamo appuntamento con degli amici ed io devo ancora andarmi a lavare …
Pensate che la piccola Gio, dopo essere stata per sei ore con i piedi ammollo nell’acqua sporca delle fogne si accontenti di una semplice doccia?!?!?!        GIAMMAI!!!!
Riempio la vasca e dentro ci verso tutto il bicarbonato che ho in casa, e poi ci rimango a mollo per un bel po’ …. Ne esco solo dopo che quell’odore orrendo sparisce dalle mie narici …
Quindi mi vesto e mi preparo, il solito velo di trucco, perché così mi sento più carina e si parte con la speranza di dimenticare presto l’accaduto ….
Arriviamo al luogo dell’appuntamento con un’ora di ritardo, ma ampiamente giustificata dopo aver raccontato l’accaduto … Scopriamo che non siamo stati gli unici ad aver avuto la casa allagata, tra gli amici c’è un ragazzo che abita nella nostra stessa zona che ha avuto la stessa sfortuna …
Non che questa sia una consolazione, assolutamente, non auguro ad alcuno ciò che ci è accaduto sabato, ma almeno siamo riusciti a riderci sopra, sciogliendo la tensione e la rabbia che io e mio marito abbiamo accumulato durante tutto il pomeriggio.

Siamo tornati a casa completamente distrutti, perché con questi amici siamo rimasti fuori fino alle cinque del mattino macinando parecchi km a piedi per raggiungere il locale desiderato, ma ci siamo davvero divertiti!
Durante il tragitto del ritorno ho ripensato all’intera giornata e ho cercato di trovare il lato positivo di quanto accaduto … beh ne ho trovato soltanto uno e inutile dire che non mi soddisfa pienamente: abbiamo di nuovo pulito e messo in ordine un piano della casa che rimane sempre un po’ abbandonato ….

Come?!?!? Mi state chiedendo dov’era Leo, mentre noi abbiamo passato le pene dell’inferno?!?!? ….
Tranquilli, lui era sulle scale, guai ad avvicinarsi all’acqua … era seduto comodamente sul terzo gradino con le zampette anteriori che invece posavano sul secondo gradino, e attento ci osservava … di tanto in tanto un miagolio, come se ci stesse dicendo: “qui non hai passato bene lo straccio … qui è ancora nero … qui c’è ancora dell’acqua sporca” … solo quando il pavimento è tornato ad essere completamente bianco e asciutto, lui si è alzato, e, noncurante del resto, come un principe, se n’è andato fuori a fare la sua solita passeggiata!!!!

L’ultima frase che ho pronunciato, rivolgendomi a mio marito, prima di crollare sfinita è stata questa:
“Tu conosci quel detto che recita NON C’E’ DUE SENZA TRE?”
“Si che lo conosco” … Mi ha risposto.
“Bene, allora tienilo a mente!”

 

Un sorriso immenso, dalla piccola Gio.

 
 
 
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Data di creazione: 10/07/2009
 
 

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