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Messaggi del 23/04/2024

A wonderful job

Post n°3273 pubblicato il 23 Aprile 2024 da jigendaisuke

Questo disse il Generale americano Edward Almond
ai rappresentanti del CLN genovese, complimentandosi
per l'ottimo lavoro fatto con l'insurrezione genovese
del 23 aprile 1945, che portò alla resa dell'intero
contigente tedesco di stanza fra Genova e Savignone
(12.000 uomini circa). Alle 19.30 a villa Migone, nel 
quartiere di San Fruttuoso, residenza provvisoria del
Cardinale Boetto (vescovo di Genova), il generale
Günther Meinhold, un austriaco non proprio acceso
nazista, firma la dichiarazione di resa, nelle mani
dell'operaio Remo Scappini, presidente del CLN Liguria
e, poi, sindaco di Genova fino alle elezioni del 46.

I primi contigenti americani arrivarono a Nervi, estremo
levante genovese, solo la mattina del 26. Si stupirono
di vedere una città in cui tutto funzionava, e i tram
circolavano normalmente.

Non dovettero nemmeno combattere più di tanto, una
volta resi inoffensivi gli irriducibili della Marina tedesca
che continuavano a sparare dalla postazione del monte
Fasce.

Genova fu l'unica città europea che
si liberò da sola, anzi l'unica in cui
un esercito nemico si arrese ai
Partigiani
.



Dal 2018, il comune di Genova, però, considera
il 23 aprile come festa della bandiera cittadina
(a giudicare dai partiti che compongono la
maggioranza, non mi stupisco)

Ho conosciuto 3 partigiani: mio nonno materno
che combattè nella Resistenza greca insieme
ad altri italiani ed agli inglesi, dopo la fuga dal
campo di concentramento sull'isola di Rodi; il
presidente della sezione ANPI di Sampierdarena
che era anche nostro vicino di casa in campagna;
Don Bartolomeo Ferrari, nome di battaglia "Don
Berto", parroco della chiesa di Santa Maria della
Cella qui a Genova Sampierdarena, spesso ospite
della persona di cui ho scritto più sopra (oltre ad
aver celebrato il matrimonio dei miei, il mio
battesimo, il funerale di mio nonno materno e
della mia bisnonna materna).
Un tipo che fra il 25 luglio 1943 e l'8 settembre
teneva comizi, nella piazza accanto alla chiesa
di Genova Bolzaneto di cui era parroco, in cui
tuonava (rubo la battuta a Guareschi) contro
i fascisti ma al tempo stesso teneva a freno la
rabbia popolare, anche per aiutare un po' il
povero maresciallo dei carabinieri che proprio
non aveva voglia di eseguire gli ordini e sparare
sulla folla (oltre ad avvisare don Berto quando
la questura voleva mandare qualcuno da lui).
Gli fu data la medaglia d'oro al valor militare
E non fu nemmeno l'unico religioso (fra frati,
monache e sacerdoti) ad ottenerla. Certo, per
molti fu una medaglia alla memoria, e qualche
sacerdote fu anche comandante di formazioni
partigiane.
Lo potete vedere nel documentario RAI
"I giorni dell'insurrezione"
oppure qui (dal minuto 11)

 
 
 
 
 

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Un blog di: jigendaisuke
Data di creazione: 05/11/2006
 
 

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