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Roboante viaggio in una terra che non c'è

Post n°204 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da il_presidente77
 

In  Fuoco nella polvere (Zeppelin West) troviamo un Joe R. H. Lansdale che da sfogo in assoluta liberta a tutta la sua fantasia narrativa. Si tratta di un'opera minore dello scritto texano molto distante dalle storie del ciclo di Harp e Leonard, dalle storie della notte del drive-in o dalle tutte quelle sue storie che lo hanno fatto definire lo Stephen King del Texas, ma è senza dubbio un'opera che riempirà gradevolmente alcuni pomeriggi o serate dedicate alla lettura.
Lansdale scrive uno steam punk (anche se è difficile classificare il romanzo in un genere preciso N.d.A.) pirotecnico e originalissimo, dove con grande fantasia e ironia pesca liberamente dalla letteratura popolare e di genere di fine ottocento e primi del novecento. Così facendo Lansdale omaggia i grandi narratori che hanno forgiato l'immaginario collettivo e che molte volte sono dimenticati. Molto evidenti sono i riferimenti a Ned Buntline, a Mary Shelley, a Jules Verne, a Bram Stoker, a Frank Baum, a H.G. Wells solo per citarne alcuni. Però non si tratta solo di pescare nell'immaginario collettivo, ma lo scrittore texano gioca con le convenzioni e coi personaggi cercando di sconvolgerli il più possibile, cercando di costruire situazioni al limite del paradossale.
La storia che narra è quella della testa di Buffalo Bill che guida il Wild West Show in Giappone a bordo di moderni Zeppelin per una missione diplomatica. Però questo è solo lo spunto iniziale che porterà Buffalo Bill e i suoi compagni a incontrare e scontrasi con epiche e quanto mai improbabili avventure. La bravura di Lansdale sta nel fatto che tutto viene narrato con un ritmo serrato e avvincente, ma allo stesso tempo leggero che rende la lettura invitante e assolutamente non forzata, e che si riflette anche sulla storia rendendola talmente naturale che anche le cose più assurde o le trovate che in mano ad altri potrebbero essere volgari o di cattivo gusto, divengono naturali e gradevoli. Come detto non si tratta di un capolavoro, ma non era nelle intenzioni di Lansdale provare a scrivere un capolavoro, questa volta, ma è un'opera gradevole per occupare con spensieratezza un po' di tempo. Ogni tanto  opere di questa tipologia sono quanto mai necessarie; e si tratta di opere scritte bene e con intelligenza come questa di Lansdale  ben vengano.

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Commenti al Post:
Tapiroulant
Tapiroulant il 07/12/08 alle 12:57 via WEB
Questo mi ricorda che prima o poi dovrei leggere Landsdale... sai, è uno di quegli autori che conosco, che penso non mi dispiacerebbe, e che però non ho mai, mai letto.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 07/12/08 alle 21:14 via WEB
Non conosco esattamente i tuoi gusti, ma Lansdale è uno scrittore con la S maiuscola, che difficilmente sbaglia un colpo; svaria con estrema facilita di genere e di lunghezza. Comunque non credo che questa opera sia l'opera migliore per iniziare la sua conoscenza, troppo particolare e non rappresentativa della sua narrativa e del suo stile. Aggiungerei anche forse non adatta a tutti i palati.
 
LadyAileen
LadyAileen il 07/12/08 alle 22:27 via WEB
Non è il mio genere di lettura però mi è piaciuta la tua recensione. :)
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 08/12/08 alle 14:29 via WEB
Ti ringrazio, comunque credo, al di là dei singoli gusti personali (i tuoi sono alquanto definiti), sia questo un libro difficile da consigliare a qualcuno
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 09/12/08 alle 11:14 via WEB
Questo mi manca, quasi quasi lo metto in lista che non si sa mai, magari Babbo Natale me lo porta... sì sì, mi piace illudermi :)
Bella recensione, e solo per colpa tua andrò ad acquistare un libro nuovo.
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 09/12/08 alle 11:23 via WEB
se vuoi faccio anche di peggio (poi mi sa che mi tocca a scrivere a Sergio Fanucci per chiedere una percentuale sui libri che faccio vendere), Fuoco nella polvere è il primo di una trilogia, ma nessun problema leggendolo non si scopre minimamente che ci saranno dei seguiti (in america già editi)
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 17/12/08 alle 12:49 via WEB
Ho capito: inizio a mettere da parte un po' di soldi.
Fuori tema: hai mai letto Cormac McCarthy?
 
     
il_presidente77
il_presidente77 il 17/12/08 alle 20:57 via WEB
poco o niente, ne ho sentito molto parlare: ottime considerazioni su Meridiano di sangue e Non è un paese per vecchi, pareri discordanti su La strada. Un bravo scrittore comunque.
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 10/12/08 alle 12:39 via WEB
Guarda, sono di gusti piuttosto ampi, ma così ampi che un autore di cui sento parlare, prima che lo compri, deve stare in coda per mesi, il tempo che impiego a leggere il resto che ho in arretrato x°D
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 10/12/08 alle 14:55 via WEB
Più o meno succede la stessa cosa anche per me (avendo in arretrato 50 libri e più), di norma poi capita che prendo dopo molti mesi un libro di quell'autore per capire se può piacermi e che dopo una lettura decido se nel futuro posso dedicare ancora tempo a lui.
Poi ci sono libri che rimangono in attesa per anni solo perchè non ritengo sia il momento giusto per leggerli: è il caso dell'omnia dei racconti di Hemingway comprata circa 3 anni or sono.
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 10/12/08 alle 22:28 via WEB
Io qualche anno fa avevo letto i Quarantanove Racconti, di Hemingway, e in effetti posso dirti che (almeno la maggior parte) meritano, appena hai tempo e ti senti 'pronto' per affrontarli...
 
 
il_presidente77
il_presidente77 il 11/12/08 alle 17:36 via WEB
è che va a finire che quando hai opere che sai ti piaceranno molte volte dici aspetto le tengo per la prossima volta, che magari ne ho più bisogno
 
Tapiroulant
Tapiroulant il 13/12/08 alle 12:25 via WEB
Anche questo è vero...
 
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