Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

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(Josè Seves)


 
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Post N° 359

Post n°359 pubblicato il 08 Agosto 2006 da betulla64
 
Foto di betulla64

Dei sedici fratelli di Benjamin Franklin, Jane è quella che più gli assomiglia per talento e forza di volontà. Ma all'età in cui Benjamin se ne andò di casa per farsi strada nel mondo, Jane si sposò con un sellaio povero che la prese senza dote, e dieci mesi più tardi diede alla luce il suo primo figlio. Da allora, per un quarto di secolo, Jane ha partorito un figlio ogni due anni. Alcuni bambini sono morti, e ogni morte le ha aperto una ferita al petto. I sopravvissuti hanno preteso cibo, vestiti, istruzione e conforto. Jane ha passato notti in bianco cullando quelli che piangevano, ha fatto montagne di bucato e il bagno a intere bande di bambini, è corsa dal mercato alla cucina, ha lavato torri di piatti, insegnato abbecedari e mestieri, lavorato gomito a gomito con suo marito nel laboratorio e si è occupata dei pensionanti la cui pigione aiutava a riempire la pentola. Jane è stata sposa devota e vedova esemplare. E quando i figli furono ormai cresciuti, si è fatta carico dei genitori pieni di acciacchi e delle figlie zitelle e dei nipoti rimasti senza nessuno. Jane non conobbe mai il piacere di lasciarsi galleggiare in un lago, portata alla deriva da un filo di aquilone, come suole fare Benjamin nonostante l'età avanzata. Jane non ebbe mai tempo di pensare, né di permettersi dubbi. Benjamin è tuttora un amante focoso, ma Jane ignora che il sesso può procurare qualcos'altro oltre ai figli. Benjamin, fondatore di una nazione di inventori, è uno dei grandi uomini di ogni tempo. Jane è una donna del suo tempo, uguale a quasi tutte le donne di tutti tempi, che ha compiuto il suo dovere su questa terra e ha espiato la sua parte di colpa nella maledizione biblica. Ha fatto il possibile per non diventare pazza e ha cercato invano un po' di silenzio. Il suo caso non avrà alcun interesse per gli storici.

(Eduardo Galeano)


«La Turco voleva una donna, si era innamorata dell’idea delle quote rosa» (Corriere della Sera)

Un "tiè!" con i controfiocchi a tutti i Benjamin di questa terra.



Foto: Henri de Toulouse Lautrec - Lavandaia

 
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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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