Il mio Blog

AUGURI NONNA!

12 SETTEMBRE 2009

Oggi per me è un giorno davvero speciale. Oggi la mia adorata nonnina compie 90 anni. Un traguardo, un vero traguardo per una donna fisicamente distrutta come lei. Una donna straordinaria con una forza di volontà immane, mai vista in nessun altro essere vivente. Lei la mia dolce nonna, la donna che mi ha orgogliosamente donato il suo nome…. E la mia mamma, orgogliosa di chiamarmi con questo nome, perché anche lei sa ciò che sua madre ha fatto durante tutta la sua vita, i sacrifici e le rinunce che ha dovuto fare durante questi novant’anni…. Ma io sono orgogliosa e onorata più d’ogni altra persona di portare questo nome e guai a chi si permette di storpiarlo e sminuirlo con nomignoli sciocchi!
Ed oggi la mia nonna è così indifesa, ieri forte e autoritaria, oggi così debole e fragile….
Le sue ossa la stanno abbandonando, ma lei ricurva e debole, prosegue con orgoglio il cammino della sua vita, lo prosegue a testa alta nonostante i dolori la perseguitano ogni giorno, ogni ora, ogni minuto…..
Oggi una festa, una gran festa in suo onore… Tutti i suoi figli riuniti e con loro le rispettive famiglie. Nipoti e stranipoti, perché la mia nonna è diventata bisnonna di sei bellissimi bimbi e tra poco lo diventerà ancora per la settima volta….. Si siamo una famiglia veramente numerosa!
Oggi i miei occhi la scrutano, la cercano affamati, e i miei occhi si velano di lacrime nel vederla così sofferente e nel sapere che tanti di quei sacrifici da lei fatti sono stati invani. Lei che ha sempre lottato perché la sua famiglia fosse sempre unita, che i suoi figli fossero sempre legati l’uno all’altro, ma che oggi soffre nel vedere due di questi figli, per una piccola sciocchezza, non parlarsi più e non guardarsi più in faccia. Due fratelli ormai troppo grandi per bisticciare, e troppo orgogliosi per ammettere ognuno il proprio errore, perché quando si bisticcia, la colpa non è mai di una o dell’altra persona ma, al contrario, è sempre di tutti!
I suoi ricordi ormai fanno parte solo del passato, del presente lei non ricorda mai nulla e ripete sempre le stesse cose, suscitando a volte le ire di mio nonno, che, ancora nel pieno delle sue facoltà mentali, non riesce a capacitarsi di ciò che sta accadendo a sua moglie, e sfoga così questa sua sofferenza…. Già, mio nonno, un vero capofamiglia, duro e inamovibile come nessun altro poteva essere, oggi anche lui ha gli occhi colmi di lacrime nel vedere sua moglie, la compagna di tutta    un’ esistenza, aggrapparsi alla vita con tutte le sue forze e lottare con orgoglio per viverla pienamente fino in fondo. Guardare sua moglie, nonostante la mancanza della forza fisica, alzarsi puntuale ogni mattina per svolgere le faccende di casa e far trovare sempre pronto in tavola al proprio marito, compiendo fino all’ultimo i propri doveri coniugali. Ma, mio nonno,  guai a farsi vedere dagli altri con le lacrime, lui deve sempre mostrarsi forte…. E gli altri, a differenza mia, sembra che non si accorgano di quanto accade e di quanto anche mio nonno stia soffrendo!!!
Oggi le mie orecchie cercano di ascoltarla come non mai, le mie orecchie assetate delle sue storie di gioventù, delle sue storie sulla guerra vissuta…. Oggi come non mai, le mie orecchie sono affamate dei suoi consigli, sempre preziosi, ma consigli non sempre ascoltati a causa di quella cocciutaggine giovanile che sempre ha caratterizzato noi ragazzi…..
Oggi la mia mente, invece, torna al passato, quando io piccolina, giocavo a “Mamma e figlia” con una bambola conquistata dopo una recita all’asilo, promessami come premio da mia madre se avessi fatto la brava. E ricordo che in realtà la brava io non l’avevo fatta perché a me recitare proprio non piaceva…..  Ed ero lì, a casa della mia nonna, a prendere ogni genere di stoviglie, piatti, tazzine, posate e bicchieri, persino la pasta vera perché la mia casetta doveva essere fatta di cose vere, come vera era  casa di nonna…. E lei, nonna, la madre di tutti, mi lasciava giocare e a volte la sorprendevo a guardarmi divertita perché io imitavo in tutto e per tutto mia madre, come se quell’istinto materno si fosse già impossessato di me, della mia anima….. A volte invece, lei sembrava volesse giocare con me, forse le dispiaceva ch’io ero li sempre sola, sempre e solo a casa sua e mi diceva: “Gio la tua bimba sta piangendo, forse ha fame, dalle un po’ di latte”…. Ed io: “ Si nonnina, corro subito”….
Ricordi, tanti ricordi, tristi e allegri…. Tristi perché la mia nonna non esitava a darmi una bella sculacciata quando combinavo delle marachelle. Oggi lei, quando racconta di me e dei miei giochi dice sempre “Se Giovina stava in silenzio per lungo tempo, se non la si sentiva, allora vuol dire che stava combinando qualche marachella”… E in effetti aveva proprio ragione, ero da qualche parte, nascosta a combinare guai, ma forse più che guai curiosavo tra gli strumenti di mio nonno e giocavo a costruire, a fare il falegname, oppure smontavo macchinine o  piccoli robot per capire il meccanismo che li faceva camminare da soli o addirittura, e mi viene davvero da sorridere, aprivo le teste delle bambole semplicemente per capire il meccanismo degli occhi che si aprivano e si chiudevano da soli…. Eh si ero una vera pestifera, la pecora nera della casa come sempre mi chiamavano, la ribelle…. Ma mia nonna mi adorava! Lo so, ed io con il mio chiacchierare continuo, da sola, le tenevo compagnia!

Ricordi tanti ricordi. Ricordi che rimarranno per sempre dentro il mio cuore, che mi accompagneranno per tutto il resto della mia vita.

Oggi gli sguardi sono tutti puntati su di lei, oggi le attenzioni sono tutte per lei. E nonna che ripete: “Ma perché dovete fare sempre le cose in grande, perché dovete sempre spendere i soldi, metteteli da parte ca stu menn nin si so gna va a finì. A me bastava solo che venite a farmi gli auguri a casa, ca tante nin ci stò niente da festeggià.” Ma poi se la guardi attentamente ti accorgi che è onorata di tutto questo, ti accorgi che è veramente felice e che, come accade per i bimbi, fa di tutto per stare al centro dell’attenzione.
Cara nonna, non pensare sempre che spendiamo i soldi inutilmente, ciò che facciamo, lo facciamo solo perché ci piace farlo, perché ci piace vederti per un momento felice, perché forse ci illudiamo che questi piccoli momenti ti donano un po’ di serenità,  anche se alla fine sappiamo bene che, finita la festa, il tuo pensiero tornerà sempre al passato ed i tuoi occhi torneranno nella solita loro espressione di sofferenza e di tristezza.
Oggi mia dolce nonna, hai 90 anni! Oggi, mia adorata nonna, hai davanti ai tuoi occhi il frutto della tua vita e dei tuoi sacrifici, siamo noi nonna, i tuoi figli ed i tuoi generi e nuore, siamo noi nipoti, sono i tuoi pronipoti, siamo noi nonna il frutto del tuo amore…. Siamo una grande famiglia nonna cara, una famiglia comunque unita anche se non perfetta, anche se pure noi abbiamo i nostri problemi, ma, dolce nonnina, quale famiglia a questo mondo non è minata dai problemi quotidiani o da piccoli litigi?…. Quindi non preoccuparti, perché tutto ciò che hai fatto nella tua vita, durante questi lunghi 90 anni, tutti i sacrifici e le rinunce che hai dovuto fare alla fin fine non sono stati invani, perché guardaci, nonna, noi siamo il risultato del tuo amore! Noi siamo te … Siamo orgogliosi e fieri di ciò che ci hai donato e di tutto l’amore che ci hai dato! Noi siamo felici di ciò che siamo oggi, e questo lo dobbiamo a te.

BUON COMPLEANNO NONNA CARA DA TUTTI NOI.

BUON COMPLEANNO DOLCE NONNA DA ME. DALLA RAGAZZA CHE PORTA IL TUO NOME, DALLA DONNA CHE SARA’ SEMPRE ORGOGLIOSA DI FARSI CHIAMARE COL TUO NOME!

TI VOGLIO BENE E TE NE VORR0’ PER SEMPRE.

La piccola Gio