Kremuzio

Quando ero adolescente, ricordo che dopo una fumatina con gli amici, con il passaggio della sigaretta fatta in casa e farcita di erbette aromatiche esotiche, ci veniva una gran fame. Se eravamo in una casa, saccheggiavamo il frigorifero, se eravamo in una piazza o in un campo, tiravamo a sorte qualcuno che veniva rimpinzato di monete dopo la colletta, perché andasse a comprare dei cornetti caldi o altro di commestibile. Niente a che vedere con i nuovi effetti delle droghe odierne. Addirittura una di queste viene chiamata “droga del cannibale” dato che i drogati, sotto l’influenza di queste sostanze tossiche, cercano di mangiare, letteralmente, gli altri malcapitati che sono a tiro. Comodo, senza neanche aprire il frigorifero. Ce ne parlano le cronache, che vedono come protagonisti una coppia dell’est: lui di 26 anni russo e lei 24, ucraina, residenti a Genova.

Beh, la storia è semplice. Lui, di buona famiglia, si porta a casa l’ex fidanzata e consuma la droga che gli porta un amico. Poi questi se ne va. La coppia probabilmente aveva il frigo vuoto, e lei chiede di essere portata a casa. Lui decide di optare per il self service e si avventa al collo della ragazza cercando di strangolarla, facendole perdere i sensi.

Il giorno dopo lei si sveglia e si ritrova nuda (avete mai provato a mangiare una gallina con tutte le penne? Ed ora che ci penso, pensate se lei si fosse chiamata Galina…) e coperta di sangue. Il conte Ugolino dell’Est le aveva quasi staccato un labbro a morsi, e poi l’aveva assaggiata, ovvero azzannata, in altre parti del corpo. La donna per fortuna rientra in se e fugge urlando, sparecchiandosi, ed i vicini chiamano la polizia che accorre prontamente. Lei poi, ricoverata in ospedale viene dichiarata guaribile in 25 giorni. 

 (apro una parentesi… sarà che non ho mangiato troppo ieri sera, ma ho in mente delle battute bellissime che tengo per me perché probabilmente fuori luogo, poco rispettose del dramma culinario e potrebbero scandalizzare chi mi legge… peccato… chiusa parentesi)

Ad un esame del sangue dell’addentatore, vengono trovate tracce della droga del cannibale, chiamata anche droga dei sali da bagno o anche settimo cielo, miscuglio sintetico che provoca un forte istinto di mozzicare e mangiare il prossimo. Perquisendo l’abitazione la polizia trova quattro palline bianche simili alle zigulì, un involucro di carta bianca con dentro un tocchetto scuro ed uno bianco, ed una confezione di compresse gialle etichettata in rosso. Tutto quest’armamentario è ora allo studio della scientifica. 

Pare che negli Stati Uniti, questa nuova droga sintetica abbia già causato diversi atti di cannibalismo. Presto la vedremo all’opera in una puntata di CSI, ci scommetto. Ma ora come facciamo? A prescindere che tutte le droghe sintetiche stanno portando ad una decadenza di costumi e ad un rincoglionimento totale dei giovani, molto più a rischio delle canne di una volta, pare non ci sia un limite allo sballo. E probabilmente questo è dato proprio dal fatto che queste sostanze siano somministrate sotto forma di pillole, carine, pulite, amichevoli, che vanno giù, calate, assimilate, come un qualsiasi ansiolitico, come un integratore, modificando il rapporto con l’immissione di sostanze estranee e deleterie per l’organismo e la mente, come per quelle che vengono ritenute più pericolose. Quelle si fumano, ed il fumo fa male; si iniettano, e l’immagine del tossico che si buca nei posti più scomodi è disgustosa. Poi quella nobilizzata che si sniffa e ci porta a scenette da telenovela. Questa nuova la inghiotti, la mandi giù e non sai che succederà. Neanche senti il sapore, forse, o come un medicinale omeopatico sarà dolce. Chissà, non voglio saperlo, meglio una zigulì sul serio, almeno ci sono le vitamine.

Beh, speriamo che non prenda piede questa nuova schifezza, che vedere le strade piene di zombies non è bello, specie se non puoi sparargli in testa…